Matteo Minesso domenica sarà il grande ex della partita e sulle colonne del Giornale di Vicenza ha parlato così del suo passato biancorosso e sulla rincorsa al Padova:
”Quando cresci con dei colori addosso, ci rimani affezionato (a Vicenza è arrivato nel 2003, all’età di 13 anni, e ci è rimasto fino al gennaio del 2011, dopo aver esordito in Serie B nel 2008 con Angelo Gregucci ndr). Ho esordito al Menti, contro il Frosinone, vincemmo 2-1 con i gol di Masiello e Terranova; quell’anno poi riuscimmo a raggiungere la salvezza in B, era un Vicenza formato da giocatori di un certo tipo. Io era già diverso tempo che andavo in panchina e finalmente quella fu la volta buona, una grande emozione.
In prima squadra purtroppo ho giocato poco, per diversi motivi. Con la Primavera siamo anche arrivati quarti ad un torneo di Viareggio. Mi dispiace poi non essere tornato a vestire quei colori. In realtà c’è stata la possibilità, quando la famiglia Rosso è passata a Vicenza, io ero a Bassano, ma scelsi di andare a Padova in B.
Domenica sulla carta sarà quasi Davide contro Golia. Il Lane ha un organico che punta ad altri obiettivi rispetto a noi, ma utte le partite partono da 0-0 e noi abbiamo un obiettivo la salvezza, che non è meno importante.
Il tempo per rimontare il Padova c’è. Lo dico per esperienza: quando ero a Perugia a cinque giornate dalla fine eravamo a -7 dal Padova, poi l’abbiamo vinto noi. Credo che il Vicenza abbia la possibilità di recuperare i punti di distacco e gli auguro di riuscirci, ma dalla partita successiva a quella di domenica contro di noi.”