Queste le dichiarazioni di Fausto Rossi ospite dí Rigorosamente calcio:
“Incassare un gol così alla fine è un colpo durissimo ma la prestazione ci dice che siamo una grande squadra e abbiamo la consapevolezza che ci sono undici battaglie e combatteremo fino alla fine perché non può essere finita qui.
Il possibile fallo di mano di Buonaiuto? Era un momento molto delicato ed eravamo molto lontani, negli spogliatoi non se n’è parlato, il movimento di Buonaiuto lascia però pensare ad un tocco di braccio. L’episodio su Ronaldo? Ronaldo ha un po’ il modo di fare di allargare la gamba, secondo me comunque l’arbitro ha gestito bene la gara.
Il gol del Padova? Avremmo dovuto gestire in modo diverso il possesso palla un po’ da “figli di buona donna” facendo sparire i palloni, poi dovevamo ricompattarci, e magari fare un fallo. Sono piccoli dettagli che vanno a pesare sui tre punti finali.
Preparare un derby è sempre particolare, è stata una settimana diversa dalle altre e poi ieri siamo partiti forte imponendo il nostro gioco e siamo passati meritatamente in vantaggio. Il pareggio ci lascia rammarico ma nulla è concluso perché ci sono ancora 33 punti a disposizione.
Avremmo dovuto gestire in modo diverso la punizione e ricompattarci, questi gli unici due errori del match, tutto lo stadio ci ha spinto già da prima; noi ci crediamo, non è finita qui, dobbiamo spingere ancora.
L’umore negli spogliatoi? Le due partite hanno dimostrato che abbiamo fatto meglio di loro ma abbiamo raccolto meno, alla fine c’era grande amarezza perché ci avrebbe dato un grande slancio emotivo e anche perché avremmo fatto felici i nostri tifosi, comunque abbiamo la consapevolezza che siamo una squadra forte, dobbiamo continuare con grande applicazione e portare a casa anche le partite sporche.
Fortin ha portato tanti punti al Padova, io conosco suo padre per i trascorsi al Vicenza e posso dire che buon sangue non mente, spero che si prenda ancora un po’ di tempo per fare la B perché è ancora molto giovane e lasci spazio a noi.
Vengono prima gli uomini dei giocatori e ognuno deve avere ben chiaro il proprio ruolo così come io sono consapevole del mio e penso ad essere un professionista d’esempio per i più giovani. Che giochi un minuto oppure 95, voglio essere sempre una risorsa per la squadra.
La trasferta di Lumezzane? Non ci possiamo permettere di sbagliare l’atteggiamento, dobbiamo recuperare sette punti e l’unico modo che abbiamo è essere dei martelli, solo così si può fare la differenza.
Come stai? Bene già da qualche settimana, ci sono le scelte tecniche che vanno rispettate, sono in una squadra forte e l’importante è farsi trovare pronti quando si è chiamati in causa perché l’obiettivo comune viene prima di quello personale”.