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Confente 6,5: Una parata decisiva, anche per il risultato finale, sul diagonale di Pagliuca quando ancora il risultato era bloccato sullo zero a zero. Poi una serata tutto sommato tranquilla

Cuomo 7: Parte un po’ così cosi (non irreprensibile proprio nell’occasione della Virtus descritta sopra), poi sale di livello con una prestazione in linea con i suoi standard

Leverbe 7: Guida la difesa senza frenesie, con esperienza, sbrogliando situazioni apparentemente intricate con una disarmante tranquillità

Sandon 7: In alcuni momenti oltre a contenere l’avversario diventa addirittura straripante, concedendosi delle proficue sortite nella metà campo opposta

Talarico 6,5: In ripresa rispetto ad alcune recenti opache prestazioni: brillante e utile nelle due fasi sul suo settore di competenza (dal 67′ Della Latta 6,5: Buon ingresso in campo; recupera e gestisce con profitto nella mediana)

Carraro 7: Forse la miglior prestazione del medianone vista qui al “Menti”. Non spreca mezza palla, rompe e cuce il gioco dettando i ritmi  (dall’ 87′ Rossi s.v.: Dopo la “sfacchinata” di Coppa uno spicciolo di gara nel finale)

Zonta  6,5: Torna al suo “vecchio” ruolo per buona parte del match, ma ormai è una garanzia di rendimento praticamente in ogni posizione

Costa 6,5 : Non è ancora il martello di fascia che conosciamo; ciononostante è sempre decisivo con numeri da altre categoria come la rasoiata che Rolfini traduce in gol

Della Morte 7: E’ strano come qualcuno riesca a criticarlo anche quando disputa gare di questo livello. Al di là della bomba con cui spacca la porta e mette il sigillo finale al match, è sempre nel vivo della manovra e con le sue accelerazioni mette alla frusta la difesa di Gigi Fresco   (dal 83′ Greco s.v.: una decina di minuti senza gran lavoro da smaltire)

Rauti 6,5: Ha il merito di sbloccare la gara anche se in precedenza non aveva avuto modo di mettersi troppo in luce. La rete lo galvanizza e poco dopo va vicino al bis clamoroso con un destro al volo a lato di poco (dall’ 87′ Cester s.v.: Anche per lui un po’ di gloria con il risultato già in ghiaccio)

Rolfini  7: Il “cobra” è il “pensiero frequente” di Sibi per tutta la partita, Lo impegna più volte fino al colpo di testa che gira e inchioda la palla all’angolino. Applausi (dal 67′ Morra 6: Ritorno un po’ in sordina ma la buona notizia è che sia recuperato anche prima del previsto)

Vecchi 7,5: In una stagione da numeri record (e che passa sotto traccia solo per la marcia ancora più folle del Padova), disinnesca anche il pericolo Virtus Verona che al “Menti” spesso ha fatto penare i biancorossi. Stavolta per la truppa di Gigi Fresco, che pure affronta la gara a viso aperto, non c’è “trippa”. Il L.R. Vicenza è sul pezzo per tutto l’incontro concedendo poco, creando occasioni in serie e senza mai arretrare il baricentro, stavolta unendo al risultato finale anche un gioco  che probabilmente avrà accontentato anche qualche palato fine

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net