Confente 6,5: Fino alla mezz’ora del primo tempo fa quasi da spettatore, poi, all’improvviso, deve rispondere a Egharevba che trova lo spazio per incunearsi in area ma non per perforarlo perché il portierone biancorosso risponde chiudendo lo specchio.
Cuomo 7: Duello rusticano con il pennellone Del Leo, vinto senza mezzi termini dal difensore biancorosso
Leverbe 7: La contraerea biancorossa è guidata dal francese che respinge tutto e anche palla a terra si fa valere usando spesso l’arma dell’anticipo.
Laezza 6,5: Bene, con l’unica sbavatura su Egharevba nel finale. Vecchi si accorge che il passo dei due è diverso e corre ai ripari. (dall’ 83′ Sandon s.v.: nel quarto d’ora in cui scende in campo è prezioso e preciso nelle chiusure)
De Col 7: Sulla destra trova molto spazio per incunearsi e dialogare costantemente con i compagni. Prova anche il destro dalla distanza e gli va male di poco
Della Latta 7,5: Una prestazione che gli fa far pace con la sciocca espulsione rimediata con l’Albinoleffe. Dominante a centrocampo, tocca in maniera decisiva la palla che poi Zamparo trasformerà nel gol da tre punti.
Zonta 7: Un’altra gara dove il “biondo bassanese” esce tra gli applausi e dimostra che, in fin dei conti, non sa usare solo la spada ma anche il fioretto (dal 76′ Rossi 6: Entra per gestire con la sua esperienza soprattutto la fase difensiva)
Costa 7: Tira un po’ il fiato ma nonostante tutto in tante delle azioni migliori del “Lane” (compresa quella del gol) c’è sempre il suo zampino
Della Morte 7: Fa piovere in area una serie di traversoni che mettono costantemente in difficoltà il reparto difensivo del Renate ma piace (e molto) anche per una serie di recuperi difensivi che ne sottolineano l’ottimo stato di forma (dal 76′ Talarico 6: Sostituisce il compagno mantenendo la pressione sugli avversari in quella zona del campo)
Capone 6.5; Una prima da titolare dove convince per dinamismo, partecipazione alle azioni offensive della squadra e anche per una certa intraprendenza al tiro, anche se non accompagnata da precisione nella mira (dal 68′ Rauti 6: Due palle gol dal limite buone per chiudere la gara ma non finalizzate)
Zamparo 7: Prova generosa anche se non sempre supportata dalla precisione. Dal punto di vista finalizzativo nel rapporto occasioni avute rispetto alla pericolosità può sicuramente migliorare ma alla fine la butta dentro e questa è la cosa più importante. (dal 68′ Morra 6,5; Prezioso nel finale aiuta e riparte permettendo alla difesa di respirare)
Vecchi 7: Per più di un’ora il L.R. Vicenza, con varie novità nell’undici titolare, chiude il Renate in un angolo senza dargli respiro. Il difetto in una partita del genere è quello che ha ammesso anche l’allenatore biancorosso nel dopo partita, cioè non aver concretizzato tutto il gran lavoro fatto dalla squadra. La gestione del dopo gol probabilmente è un po’ troppo affannosa, e… sì, probabilmente stiamo cercando il pelo nell’uovo, ma rischiare di non uscire con i tre punti da una partita così, sarebbe stata una beffa. Dall’altra parte il Padova non perde un colpo ma restare in scia era (ed è) fondamentale per non far dormire sonni tranquilli ad Andreoletti e ai suoi.