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Si è tenuta oggi presso la sala stampa del “Menti” la presentazione ufficiale del nuovo difensore biancorosso Maxime Leverbe. Questo un breve riassunto delle sue dichiarazioni:

“Sono felicissimo di essere qui. Quando ho ricevuto la chiamata sono stato “stracontento” perché so che questo è un progetto molto importante che io cercavo per rilanciarmi. Sono pronto ad iniziare questa “battaglia”. E’ stata una estate più complicata a livello mentale che fisico, ma comunque riprendere con i ragazzi della Primavera mi ha dato la possibilità di recuperare con tranquillità ed ora sono al cento per cento, avendo fatto un mese intenso ai miei ritmi che mi ha permesso di rimettermi a posto.  Mentalmente è stata più dura perché sapevo che sarei dovuto andare via, arrivavano tante notizie dal mercato ma non sai mai se sono vere e alla fine quando è arrivata la chiamata del L.R. Vicenza sono stato contento perché pur scendendo di categoria so che arrivo in una società che vuole risalire. Domenica? Se il mister vuole posso giocare. Ho fatto varie amichevoli con la Primavera sempre giocando novanta minuti con lo scopo di “fare gamba”. L’impatto coi compagni? Molto positivo. Mi era stato detto che c’è un grande gruppo e ho potuto verificarlo subito. In campo danno tutto e in spogliatoio si ride e si scherza e mi hanno accolto molto bene.  Ho parlato con lo staff tecnico e mi hanno già fatto capire le loro idee di gioco e alcuni movimenti; a livello di persone si vede che sono seri e amano il lavoro che fanno. Il mio ruolo in questa squadra? A me piace fare il centrale nei tre e credo che questo sia il ruolo che mi si addice di più, posso valutare i movimenti in campo e decidere come comportarmi a livello tattico. Gol in carriera? Qualcuno su colpo di testa oppure su rigore, ma in generale nel gioco aereo sono più forte nella fase difensiva che offensiva.

Dei compagni conosco Confente con cui ho giocato al Chievo poi gli altri per la maggior parte li ho incrociati da avversari. La piazza di Vicenza? Ho imparato a conoscerla da avversario venendo al “Menti” uno stadio sempre pieno. Ho letto che ci sono già settemila abbonati quindi lo stadio si annuncia bello pieno.  Nella mia carriera ho fatto varie volte i playoff, sfiorando la promozione però fare un campionato con l’obbiettivo di salire è più gratificante che giocare per la salvezza ed è anche per questo che ho fatto questa scelta. Numero di maglia? Ho scelto la 6 perché è sempre stato il mio numero fin da piccolo.
Golemic? Non ho ancora avuto modo di parlare con lui. So che perderlo come giocatore comporta perdere anche una voce importante in campo di personalità, un capitano. Spero di poter riuscire a fare bene come lui anche sotto questo aspetto. Io sono uno che in campo parla e da indicazioni, essendo l’ultimo, prima del portiere, a vedere cosa succede in campo, aiutare i compagni in questo senso è molto importante”.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net