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Della Morte resta è il ritornello ormai un pò stantio che il direttore sportivo del L.R. Vicenza Luca Matteassi ripete da giorni. Una storia lunga, una telenovela che proprio il direttore sportivo del Lane ha paragonato alla soap opera “Beautiful” a conferma che se ne parla da parecchio, da troppo, tempo. Del resto era il 20 giugno e su Della Morte c’erano già gli interessi concreti di diverse squadre di serie B e della serie A greca, dell’Athens Kallithea in particolare. Niente di sorprendente per un giocatore che ha mostrato di saper fare la differenza, dotato di tecnica da categoria superiore, abile nel dribbling, negli assist, e con un sinistro da “fuori” che spesso è una sentenza. Dicevamo normale che sia richiesto, così come è normale che il L.R. Vicenza lo voglia tenere. E il Della Morte resta infatti è il punto fermo, inamovibile, del club di via Largo Paolo Rossi.

Ma cosa ne pensa di questo l’entourage di Della Morte? Premettiamo che il dottor Chiaretti non ha voluto in alcun modo commentare le parole del direttore sportivo del L.R. Vicenza, ha solo concesso una piccola apertura quando oltre al “diktat” Della Morte resta, abbiamo chiesto lumi sul – “troveremo la quadra per essere contenti tutti insieme” – parole pronunciate da Matteassi in conferenza stampa una settimana fa, spiegando che ad oggi la quadra proprio non c’è, e che un’intesa che soddisfi anche Matteo Della Morte non è lontana, è lontanissima.

E allora noi ci chiediamo, come resta Della Morte a Vicenza? Con che sentimento, con che testa, visto che anche mister Vecchi ha spiegato, alla fine della partita di Legnago in cui Della Morte è andato in panchina, che quello di questi giorni, parole di Vecchi, “non è il Matteo che conosciamo“. Del resto se ad un ragazzo che avrebbe la possibilità di andare a giocare in serie B (e serie A greca) con offerte di contratti quadriennali decisamente importanti, tarpi le ali non ti puoi aspettare altro. Perché se Della Morte è un top player e come tale è incedibile, dovrebbe essere valutato in maniera importante anche quando si discute di contratto. Il che vuol dire, senza tanti giri di parole, che Della Morte può restare convinto e determinato se gli si rinnova il contratto e glielo si adegua. Altrimenti lo si cede e si incassa, visto che le offerte ci sono e sono importanti. E’ la legge del calcio, piaccia o non piaccia. Quando, per esempio, un mese fa abbiamo chiesto alla Feralpisalò di una possibile cessione del “pupillo” di mister Vecchi Davide Balestrero, ci è stato risposto che Balestrero era incedibile e che il giorno seguente ne avremmo avuto la prova. Puntuale il giorno dopo la Feralpisalò ha diramato un comunicato che annunciava adeguamento, prolungamento e promozione a capitano di Balestrero.

Per Della Morte niente di tutto questo è accaduto, ma un giocatore sotto contratto lo si può sicuramente costringere a rimanere. E’ accaduto altre volte, ma spesso non è poi andata proprio benissimo. Per questo, oltre al Della Morte resta, forse sarebbe opportuno che Matteassi spiegasse anche come resta Della Morte, con che sentimento, e con che spirito. E se oltre due mesi non sono bastati per trovare – “la quadra per essere contenti tutti insieme” – forse, c’è ancora tempo per recuperare. Per evitare un muro contro muro che sarebbe rovinoso per tutti.

 

 

 

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net