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E’ stato accolto con grande affetto alla festa della Curva Sud al “Menti” e quando Stefano Vecchi ha preso il microfono consegnatogli dal grande (a dispetto del nickname …) Karletto, gli applausi sono stati scroscianti. Così come l’incitamento a continuare sulla strada intrapresa nel girone di ritorno, da quando il tecnico bergamasco si è seduto sulla panchina biancorossa.

Vecchi davanti ai tifosi biancorossi in festa ha detto cose importanti e non banali. “Il mercato sta procedendo bene, manca ancora qualcosa ma ad inizio campionato saremo sicuramente competitivi per arrivare dove vogliamo” – le parole di Vecchi – una conferma che l’obiettivo sarà quello di abbandonare l’inferno della serie C. Compito non facile perché vincere non è mai scontato, ma stavolta si può partire da un gruppo solido e collaudato anche se non bisognerà dimenticare che sicuramente l’organico non avrà più Tronchin, e che Ferrari e Ronaldo dovranno recuperare da un infortunio grave come la rottura del legamento crociato che comporta tempi di recupero non brevi e che si possono allungare in caso di complicazioni. Vero è che Zamparo e Morra sono già arrivati per rimpolpare e rinforzare il reparto offensivo e qualcun altro arriverà, ma sarà anche molto importante che nessun altro tra i pezzi “pregiati” tra i giocatori chiave lasci Vicenza.

E in quest’ottica non è un mistero che Confente, Costa e Della Morte (ma ci sono sirene anche per Cuomo e Greco ndr) siano richiesti da formazioni di categoria superiore oppure, come nel caso del mancino di Noventa Vicentina, dall’Avellino che dispone di un budget molto importante e che sta costruendo una squadra molto forte per centrare la promozione diretta in serie B. Entrando nell’argomento Vecchi ha espresso un concetto rilevante – ” i nostri giocatori valgono, sono forti, e quindi se qualcuno li vuole deve pagare tanto” – un pensiero condivisibile che apre però uno scenario tipico del calcio, comune a tutte le società di tutte le categorie. Succede infatti che i club che vorrebbero acquisire le prestazioni di Costa, Confente e Della Morte, abbiamo già contattato i loro procuratori ed offerto contratti pluriennali a valori molto importanti. Da Avellino per esempio si parla chiaramente di un triennale con una parte economica quasi doppia al contratto attuale di Costa che in biancorosso resterebbe molto volentieri ma è chiaro che con un contratto in scadenza il prossimo 30 giugno chieda un prolungamento adeguando il corrispettivo. Il ragionamento portato avanti dai procuratori è semplice: tu società mi dici che il mio assistito è forte, vale molto, e non lo vuoi cedere; va bene, ma allora allunghi ed adegui il suo contratto, magari non proprio pareggiando l’offerta che abbiamo in mano, ma andandoci almeno vicino.

Che sia giusto o sbagliato sarà argomento per i tifosi biancorossi che ci leggono, ma di sicuro è un “modus operandi” che nel calcio di oggi è quasi la normalità. Del resto le norme che regolano i trasferimenti sono radicalmente cambiate soprattutto con la “legge Bosman” del 1995, l’introduzione del “parametro zero” e di una serie di diritti che i calciatori hanno acquisito. Chiaro che si tratta di una situazione delicata perché poi soprattutto chi ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2025 potrebbe a sua volta andare a “battere cassa”, ma spetta adesso alla proprietà dare le direttive che la dirigenza dovrà poi applicare. In fondo comunque sono cose di calcio, che come detto accadono un pò dappertutto quando in rosa hai giocatori forti che sono nel mirino di altre società. Ma per vincere il campionato e centrare la serie B senza passare per la “lotteria” dei playoff, è fondamentale mantenere la stessa ossatura dell’organico guidato da Vecchi, ed inserire alcune pedine di spessore agonistico e tecnico considerando, come detto, che Ferrari e Ronaldo rientreranno (si spera) ad inizio del girone di ritorno. Perdere al mercato qualche altro pezzo da “novanta” sarebbe un peccato e un problema, anche se è vero che il mercato chiuderà il 30 agosto e tempo per sostituirlo ce ne sarebbe sperando ovviamente che, nel caso, chi arriverà sarà all’altezza di chi se n’è andato.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net