L’amarezza è tanta e la voglia di fare le pagelle dell’ultima partita della stagione è poca. Un pò tutti i biancorossi hanno giocato al di sotto delle loro possibilità, chi arrivato stanco e con la spia della benzina accesa, chi con poche energie nervose, chi non al meglio e chi, come Cuomo, ha dovuto alzare bandiera bianca nell’intervallo quando si pensava fosse uno dei pochi a stare bene. Star qui a fare l’elenco dei tanti assenti non ha senso perché nel calcio conta il risultato del campo, il resto solo sono discussioni vane che non portano a niente. Di questa stagione resterà il rendimento altamente negativo della gestione di mister Diana (voto 4 meno, meno …) e la bella, esaltante, cavalcata da quando a Vicenza è arrivato mister Vecchi (voto 8).
Senza tanti giri di parole, è evidente, è obbligatorio, che il L.R. Vicenza che affronterà il prossimo campionato di serie C riparta dal tecnico bergamasco e dal suo staff, persone che hanno dimostrato di essere serie, competenti e che hanno saputo legare bene con l’ambiente biancorosso. Non fosse così, sarebbe molto grave, un segnale che la proprietà non ha intenzione di costruire una squadra forte che punti a vincere il campionato perché i playoff si sono dimostrati, ancora una volta, difficili da vincere, un vero e proprio terno al lotto. Le parole di mister Vecchi, che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno 2025, al termine della partita di Carrara sono state molto chiare e hanno confermato la sua volontà di restare a Vicenza per riprovare a portare il Lane in serie B. “Quest’anno abbiamo apparecchiato la strada, l’abbiamo tracciata, non abbiamo raccolto e spero che il lavoro fatto serva il prossimo anno – ha sottolineato Vecchi – questa è l’unica cosa che adesso mi lascia un pò di speranza. Abbiamo dato, ma abbiamo avuto tanto in cambio perché per l’ambiente che c’era sembrava di allenare in serie A”.
Dopo Carrara lo striscione che sarebbe da appendere al portone del “Menti” è RIPROVIAMOCI ANCORA perché in serie C questa piazza, questa tifoseria, non merita di stare. Si riparta quindi da mister Vecchi, dalle sue indicazioni, e da gran parte della rosa che nel girone di ritorno e nei play off ha dimostrato di avere il potenziale per vincere. In linea di massima sarebbe opportuno non cedere nessuno dei cardini della rimonta biancorossa, ma potremo comprendere se nel mercato partisse una pedina. L’esempio del Cesena dopo l’eliminazione in semifinale playoff da parte del Lecco potrebbe essere quello da seguire; conferma del tecnico, conferma di larga parte della rosa e una unica cessione, quella di Stiven Shpendi, che ha finanziato il mercato. Tra i biancorossi il più ricercato ad oggi è senza dubbio Matteo Della Morte, ma parlare di mercato adesso è senza dubbio prematuro. La cosa importante è che nelle scelte si vada verso un potenziamento tecnico, sia qualitativo che a livello numerico, della rosa che sia condiviso tra dirigenza e staff tecnico e che l’obiettivo sia di costruire una squadra forte senza se e senza ma. E qui sarà fondamentale capire cosa intenda fare la proprietà, quale sia la sua intenzione e quali i programmi futuri. Perché non è scontato e non è scritto da nessuna parte che ci sia la disponibilità ad investire ancora per riprovare a portare il L.R. Vicenza in serie B. Ed a a questo si riferisce probabilmente mister Vecchi quando a fine gara a Carrara interpellato sul suo futuro ha detto – “dipende dalla società quello che decide di fare. Tutti assieme abbiamo indicato la strada, il gruppo era in difficoltà e siamo riusciti a renderli protagonisti di una stagione importante”.
La palla quindi adesso passa alla proprietà che ci auguriamo renda noto a breve alla tifoseria quali sono le sue intenzioni. Perché sono trascorsi sei anni dal suo insediamento e il Lane è ancora in serie C. Ed il giudizio non può finora essere positivo, e questo non siamo noi a dirlo ma sono i risultati del campo a certificarlo. Così come è chiaro che il Lane non centra niente con la serie C e merita ben altre categorie. Quelle che questa proprietà ha promesso al suo arrivo senza finora riuscire a centrare l’obiettivo. L’importante adesso è capire quale saranno i progetti e i programmi. E’ in attesa di capirlo mister Vecchi, ha il diritto di saperlo anche la tifoseria che giustamente canta a gran voce NOI VOGLIAMO UN GRANDE VICENZA.