Le parole di Fausto Rossi dopo L.R. Vicenza-Giana Erminio:
Bella vittoria anche se un primo tempo migliore rispetto al secondo.
“Si, siamo partiti molto bene e abbiamo approcciato molto bene la partita. Siamo andati in vantaggio di due goal, il che ci ha facilitato perchè riuscivamo a trovare le linee di passaggio ed uscire bene. Il rammarico è non averla chiusa sul 3-0. Ci aspettavamo di poter chiudere meglio il primo tempo e poter gestire il secondo, mentre nel secondo ci siamo abbassati un pò troppo e lasciato spazio. Loro sono una squadra organizzata infatti a volte ci hanno messo in difficoltà. Credo sia comunque una vittoria meritata”.
Sul calcio d’angolo su cui poi il L.R. Vicenza ha subito goal, hai guardato il mister per lo schema?
”No, lo avevamo già provato in settimana ma il campo oggi era ghiacciato e quindi non sapevo se sarei riuscito a farlo”.
Il mister è cambiato; quali sono le differenze, come ti stai e come vi state trovando?
”Da quando è andato via mister Diana non ho mai avuto modo di parlare quindi ci tenevo a ringraziarlo, soprattutto per avermi portato qui perchè era un mio desiderio. Lo ringrazio per quello che abbiamo fatto assieme sia alla Reggiana che qui. Le cose non sono andate bene ma credo che la gran parte della responsabilità sia nostra, dei giocatori, perchè non siamo stati all’altezza delle nostre qualità e prestazioni. Detto questo cerco sempre di prendere il meglio da ogni allenatore che ha i propri pregi e difetti. Con mister Vecchi lavoriamo in maniera importante, chiara, forte. Credo che la cosa migliore per un professionista sia mettersi sempre a disposizione dei propri compagni e dell’allenatore e fare le cose che gli vengono richieste”.
Da fuori è sembrato tu abbia avuto poco spazio. Tu ti saresti aspettato di avere un impegno più costante?
”E’ una domanda particolare, sapete il momento che ho vissuto. Magari quest’ultimo mi ha tolto qualche partita in cui stavo bene fisicamente, ma mi sono dovuto fermare per motivi personali. Oltretutto sono un professionista e devo accettare le scelte degli allenatori. Quello che devo fare è solo mettermi a disposizione per quando sono chiamato in causa, che siano due o 90 minuti. Devo sempre dare il massimo per la squadra e per questo mi ritengo un professionista di livello. Le parole sono tante… riguardo al mercato per me le cose sono chiare: la società mi ha detto che non sono sul mercato e ne prendo atto. Io ho cercato di dimostrare il mio valore con le possibilità che ho avuto, poi se sarò un titolare o un alternativa lo deciderà il mister”.
Cosa serve in questo girone di ritorno per riuscire a raggiungere quello che è l’obiettivo?
“Tanta fame, tanta voglia di rivalsa, che è quello che conta di più in serie C. Si può avere tanta qualità, ma senza saper approcciare le partite e avere la mentalità giusta non si va da nessuna parte. Bisogna avere voglia, fame, determinazione”.
Oggi il risultato finale è positivo ma la partita poteva essere condizionata da episodi importanti. Tu stesso in Coppa Italia hai avuto la disavventura dell’espulsione che poi ha condizionato la partita. C’è l’impressione che gli arbitri quando a Vicenza siano poco sereni?
”Sicuramente giocare in uno stadio del genere può mettere pressione, ma ogni giocatore, allenatore e arbitro lo vive personalmente in modo diverso quindi non saprei. Oggi l’arbitro ha arbitrato bene, a prescindere dall’episodio di Pellegrini. Per quanto riguarda l’espulsione di Ferrari, lui era molto vicino e potrebbe aver allargato un pò il braccio, ma si poteva sorvolare. È normale che quando la dinamica della partita va in un certo senso l’arbitro possa condizionare”.