Le dichiarazioni di Kaleb Jimenez:
“La vittoria di oggi la dedichiamo a Fausto Rossi che ha perso il padre stamane. Siamo tutti uniti, volevamo fargli sentire il nostro abbraccio. Ho vissuto anch’io da piccolo una grave perdita, so cosa vuol dire, ci tenevamo a fargli arrivare la nostra vicinanza, a lui e alla sua famiglia, in questo momento di dolore.
Il mio ruolo? Molti mister hanno avuto il dubbio di quale fosse il mio ruolo migliore, perché riesco a ricoprire tutti i ruoli del centrocampo. Sono nato come trequartista, anche se non è un ruolo che viene molto utilizzato in Italia. Fare il mediano mi piace, perché tocco tanti palloni. Anche perché magari quando ne tocco pochi, mi innervosisco.
Devo mettere più cattiveria? Quella è una cosa che uno ha dentro, nel calcio italiano è fondamentale, perché con la tecnica arrivi fino a un certo punto. Poi si va sul fisico, sulle palle sporche e seconde palle, dove io faccio più fatica sia perché sono magro, sia perché ho un gioco più pulito, ma devo migliorare, dipende da me. Ci lavorerò.
Il gruppo è in ripresa? A Legnago abbiamo preso una bella batosta, ci siamo parlati in modo molto trasparente. Come gruppo siamo molto uniti in spogliatoio, in allenamento non litighiamo mai. Questo è molto importante perché se vivi un momento non positivo e non vai nemmeno d’accordo con i tuoi compagni è un grosso problema. Ma la nostra forza è che tra di noi stiamo veramente bene, siamo una famiglia. Il problema è stato nell’atteggiamento a Legnago. Oggi ci serviva una bella vittoria.
Ferrari? Abbiamo ritrovato un giocatore fondamentale, che lo scorso anno ha fatto 24 goal. Lui è fortissimo, in questa categoria fa la differenza.
Mantova? Non si può parlare di scontro diretto vista la distanza in classifica, ma sarà una gara molto importante. In caso di vittoria, le altre squadre prenderebbero paura. Ma prima dobbiamo riuscire a vincere a Novara e solo dopo potremo parlare del Mantova. Poi avremo anche i quarti della Coppa, quindi dobbiamo rimanere concentrati su ogni gara.
Più difficoltà con le squadre di bassa classifica? Non è una scusa, ma in certi campi facciamo fatica, perché sono pesanti. Poi certe squadre quando giocano contro il Vicenza danno l’anima, mangiando ogni pallone con cattiveria. Contro la Triestina, invece, sai già cosa aspettarti, non è che sottovalutiamo le altre, ma la Serie C è così, puoi vincere o perdere contro tutte”.