Ancora ferito dalla brutta sconfitta subita a Legnago, il L.R. Vicenza affronta in campionato al “Menti“ la Pro Sesto cercando di ripartire con tre punti che darebbero ossigeno ad una situazione divenuta molto delicata. “In questo momento la prima cosa che dobbiamo fare è cercare di risolvere i problemi che abbiamo, servirà grande compattezza. Cosa mi aspetto dai tifosi? Non chiediamo aiuti perché non ce li siamo meritati, abbiamo il dovere di capire perchè non riusciamo ad esprimerci come vorremmo, scavare nei rapporti, e lavorare. L’auguro è che presto possano arrivare delle soddisfazioni per tutti ma che in primis sarebbero le nostre”.
Nelle precedenti esperienze ti sei mai trovato in una situazione così difficile?
Nella carriera di un allenatore cono contesti che capitano, a volte se ne esce, a volte no. L’importante è che chi ci crede ci segua, anche se siamo noi a dover uscire da questa situazione. Adesso non ci resta che analizzare e risolvere in profondità i problemi, anche se siamo consapevoli che non basterà una vittoria per sistemare tutto. Detto questo sono certo che domani daremo tutto e sputeremo sangue in qualsiasi contrasto, su tutti i palloni, su tutto quello che faremo. Dovremo avere umiltà, pensare che per vincere dovremo lottare almeno alla pari dei nostri avversari e non che si vince solo perché ci chiamiamo L.R. Vicenza. Nel calcio di cose semplici non ce ne sono, vincere non è mai facile; ho fatto oltre 160 punti negli ultimi due campionati, e ne ho vinto uno all’ultima giornata.
A livello di condizione la squadra come sta?
Laezza sta meglio, così come Della Morte, mancano solo gli squalificati Costa e Ferrari (oltre ai lungo degenti Pasini e Cataldi ndr). Domani cambieremo ancora qualcosa nell’undici iniziale, l’ho fatto spesso soprattutto a causa delle squalifiche e degli infortuni, e non sempre i giocatori subentrati hanno dato lo stesso rendimento. Mi chiedete se confermerò la difesa a tre? Domani deciderò, abbiamo provato varie siluzione tattiche e ovviamente farò le scelte che riterrò più giuste per avere più possibilità di vincere la partita. Nel calcio non è mai bene inventarsi chissà che cosa, io porto in campo le mie idee, e le mie conoscenze. Quello che voglio sottolineare che tra di noi c’è grande unione, ma capisco che adesso sono parole che contano poco e di conseguenza dobbiamo solo stare nel “nostro brodo” perchè spetta solo a noi venir fuori da questo contesto negativo.
Contro la Pro Sesto si aspetta dai suoi una reazione forte?
Mi aspetto di vincere, conta quello per noi così come per i tifosi. Purtroppo non siamo ancora solidi come vorremmo, non abbiamo la giusta continuità per più partite e, come a Legnago, a volte cediamo senza capire nemmeno perchè. Contro la Pro Sesto conterà l’atteggiamento, avere l’approccio giusto, dare il massimo per prebderci i tre punti. Il modulo potrebbe cambiare, nelle ultime partite stiamo lavorando con il trequartista nel tentativo di servire meglio le punte. Tutti noi cerchiamo di trovare il modo di giocare che ci possa far rendere al meglio, e nessuno ha l’idea di mollare, di alzare bandiera bianca. Del resto è vero che il distacco dalle prime in classifica non è poco (10 punti ndr) ma è anche vero che non siamo quindicesimi ma sesti e che abbiamo il dovere di pensare a risalire la china.