Le dichiarazioni di mister Diana, al termine della gara di Coppa Italia Serie C, contro la Pro Patria:
Siamo partiti bene, bell’atteggiamento, come mi aspettavo, poi abbiamo avuto anche altre occasioni, tanti angoli, punizioni, insomma una squadra piuttosto inedita, ma sapevo che poteva dare quello. Mi aspettavo anche che si potesse andare in difficoltà quando la Pro Patria ha alzato i ritmi, all’inizio del secondo tempo, siamo andati in difficoltà, ma era chiaro che potesse capitare di sbagliare delle situazioni e delle letture. Dopo il pareggio subito, ci siamo rimessi di nuovo a fare la partita, con le forze che abbiamo in questo momento, ho cercato di tenere in campo più tempo possibile i giocatori, anche per dar loro minutaggio e poi abbiamo iniziato con i cambi, secondo me con i cambi poi abbiamo aumentato la nostra capacità, abbiamo avuto occasioni importanti per fare goal, per chiuderla prima, non l’abbiamo fatto, però portiamo a casa lo stesso una vittoria. Alcuni ragazzi hanno fatto 120 minuti, sinceramente avrei voluto che non li facessero, ma non avevo altre soluzioni. Sono contento che abbiano esordito anche dei ragazzi del nostro settore giovanile, c’è stata l’occasione per vederli in campo anche con la maglia della prima squadra. Diciamo che a mio avviso ci sono degli aspetti positivi in questa serata e quello che non è positivo, è abbastanza immaginabile, non abbiamo finito la partita con tanti crampi, ci saranno da valutare un paio di situazioni di affaticamento che possono nascere. Adesso ci concentriamo completamente sulla partita di sabato, che è sempre con la Pro Patria, anche se sarà con un’altra Pro Patria. Ci sono comunque da sistemare alcune cose che hanno funzionato di meno, visto che abbiamo avuto un blackout di 10 minuti. Aldilà di tutte quelle situazioni, come la disabitudine a giocare di alcuni giocatori, non possiamo permettercelo.
Ronaldo si è preso in spalla la squadra quando è entrato? Lui ha una grande resilienza credetemi, perché io lo vedo tutti i giorni, si allena bene, ascolta poco l’esterno, perché non è facile giocare per lui, credetemi. Mi dispiace molto per questo, perché anche oggi ho sentito alcune cose dal pubblico, anche su alcuni dei ragazzi giovani, quando hanno sbagliato, qualche critica anche ad alta voce. Sui ragazzi giovani soprattutto, secondo me, non va fatta, bisogna cercare anche di capirli, certi ragazzi giovani sono emozionati. Ronaldo, invece, mentalmente è molto forte, un giocatore che a me piace tantissimo e può sbagliare anche lui, come sbagliano gli altri, solo che a lui non gli viene perdonato nulla, però lui continua, sempre con un bell’atteggiamento. Anche gli altri sono entrati bene, molto bene dal mio punto di vista. Mi dispiace aver utilizzato dei giocatori che ho in mente anche per sabato e che oggi hanno fatto anche 120 minuti.
De Col braccetto? E’ una possibilità senza Golemic, Ierardi e De Maio, altrimenti occorrerebbe cambiare sistema di gioco, ma sarebbero comunque sempre gli stessi a giocare. Può interpretare bene quel ruolo, come l’ha interpretato bene oggi, chiaro che deve capire ancora determinate situazioni ma è un volenteroso, uno che ha voglia di fare e con una certa esperienza. Non sarei per nulla preoccupato se giocasse di nuovo in quel ruolo, anzi potrebbe essere una risorsa in più vista la sua corsa e gli spazi che può andare ad occupare. E’ un giocatore fatto e finito, al quale affidarsi.
Risposte dai ragazzi oggi? Hanno fatto una partita gagliarda, gli alti e bassi li subiscono tutti. Erano ragazzi che avevano giocato poco, penso a Fantoni che ha giocato 120 minuti e l’ultima partita intera l’aveva giocata quasi un anno fa, non sapevo come potessero durare nel tempo ma è chiaro che possano concedere qualcosa su alcune occasioni degli avversari. Ma si è dimostrato affidabile dietro, come Lattanzio, Tronchin. Mi è dispiaciuto per Talarico che non ho potuto far giocare per un attacco febbrile, anche lui può darci sicuramente qualcosa.
Tronchin? La sua posizione non è prettamente quella del play, poi quando si è in condizione si può fare qualsiasi ruolo. Però per caratteristiche, è un interno di centrocampo, duro, l’avete visto che poi quando ha cominciato a prendere anche un po’ più di confidenza è un giocatore non solamente di rottura, ma che sa anche inserirsi. Ha avuto le due-tre occasioni più importanti, tra le quali ha fatto anche goal, sono sicuro che ritroveremo dei ragazzi ancora più motivati nei prossimi allenamenti, già lo sono, ma sicuramente più consapevoli perché oggi hanno portato a casa una vittoria, anche loro.
Buona prova loro? Assolutamente sì, perché come vi dicevo, loro ci sono sempre, anche quando non hanno giocato, sono lì a soffrire, a dare una pacca. Oggi tutti i ragazzi infortunati erano comunque tutti al nostro fianco, erano tutti nello spogliatoio con noi, a parte gli squalificati che non potevano entrare. Sono contento anche per i ragazzi della primavera, li terrò con noi ancora un paio di giorni, perché sono entrati con grande umiltà e hanno fatto intravedere qualcosina, quindi per il futuro c’è da essere positivi. Avrei voluto mettere dentro anche il quarto ragazzo classe 2005, ma non avevo più slot e quindi mi ha fregato un po’ l’affaticamento di Rolfini. In queste partite i ragazzi giovani possono portare quella corsa asfissiante, se ti affidi a loro negli ultimi minuti ti danno tutto il massimo che hanno, mi sembrano però dei giocatori affidabili nel caso in cui avessimo ancora bisogno di rimpolpare la rosa.
Valietti? Temevamo che fosse un infortunio più grave e invece non ha lesioni ma ha un’elongazione, una cosa sicuramente molto meno grave di quella che pensavamo.
Proia, Rossi e Laezza sono prossimi al rientro, anche Costa e quindi credo che da domani o dopodomani, rientreranno con la squadra.
Jimenez? Nel secondo tempo, si è perso un pochettino, peccato perché io credo sia un giocatore di talento. Deve aumentare la sua capacità di finalizzare e di fare bene, nell’arco di 90 minuti, è un giocatore che in questo momento ha 30-35 minuti fatti in un certo livello, poi sicuramente a livello fisico paga un po’, soprattutto contro queste squadre molto fisiche, ma è un percorso di crescita che devono fare questi ragazzi. Noi cerchiamo di metterli dentro, perché alcuni sono anche più pronti rispetto altri, Jimenez però ha un atteggiamento sempre molto positivo, può solo andare a migliorare, perché il talento non gli manca, però per essere un po’ il Della Morte della situazione, deve arrivare a metterci anche fisicamente qualcosina di più. Però c’è grande fiducia in lui, c’è grande speranza, che col tempo soprattutto, che con i campi migliori, possa poi riuscire a dare una qualità che a volte a questa squadra manca”.