Dopo cinque giornate il Padova e il Mantova sono in testa alla classifica con 13 punti, con i biancorossi guidati da mister Diana che seguono a quota 11. Nello scorso campionato, sempre alla quinta giornata, le capoliste erano il Padova e la Feralpisalò con 12 punti, con il L.R. Vicenza dell’allora tecnico Francesco Baldini al quinto posto (dietro anche a Novara e Pordenone ndr) a quota 10.
Il primo confronto è quindi positivo (anche perchè alla sesta giornata lo scorso anno arrivò la pesante sconfitta per 3-0 a Novara ndr): un punto in più, e un miglior piazzamento, ma quello che più salta all’occhio nella comparazione tra i due gruppi è che quello di mister Diana è senza dubbio molto più solido in fase difensiva e dotato, tra i “nuovi”, di alcuni giocatori, Golemic, Laezza e Fausto Rossi in particolare, di spiccata personalità. Non tutto funziona ancora al meglio, ed è giusto sottolineare come soprattutto nella costruzione della manovra ci sia la necessità di far girare il pallone più rapidamente, migliorare il movimento dei giocatori senza palla, e trovare le giuste linee di passaggio in verticale che finora hanno latitato limitando alquanto la pericolosità offensiva.
Ciò che fa ben sperare, rispetto alla scorsa stagione passata, è anche il poter disporre di una panchina dal valore tecnico assoluto, con tante presunte riserve che giocherebbero da titolari in quasi tutte, per non dire tutte, le squadre del girone. Convince inoltre la gestione di Aimo Diana che pare proprio avere il pieno controllo della squadra in tutti i suoi elementi, anche di quelli che finora hanno giocato poco o nulla. Una unione d’intenti e una compattezza che sono componenti fondamentali per andare a vincere il campionato, come la categoria e i campionati precedenti hanno sempre dimostrato.
Quanto alle rivali, alla quinta giornata è forse presto per dare giudizi definitivi, ma se si va a guardare alla potenzialità degli organici è facile indicare nel Padova e nella Triestina le avversarie più pericolose. E il Mantova? Finora la squadra virgiliana, ripescata dopo la retrocessione sul campo della stagione appena conclusa, ha dimostrato di “correre” tanto e soprattutto bene, mostrando solidità e concretezza come i numeri (10 gol fatti e solo 2 subiti ndr) confermano. Il punto debole potrebbe essere rappresentato da una panchina non proprio “lunga” e tecnicamente qualitativa, anche se la formazione guidata da mister Possanzini può contare tra le seconde linee sul grande ex del Lane Stefano Giacomelli.
Valutazioni che, come dicevamo, cercheranno conferme nelle future giornate, a partire dalla prossima che vedrà il big match al “Rocco” tra Mantova e Triestina, il Padova a Trento, e il Lane affrontare al “Menti” l’Atalanta under 23 dell’ex Modesto. Quella contro i bergamaschi sarà la prima di una serie di partite che vedrà il L.R. Vicenza affrontare Pro Vercelli, Triestina e Fiorenzuola in trasferta, gare inframezzate dalla sfida casalinga contro il Renate. Un mese, il prossimo, che sarà quindi molto importante per il cammino del Lane, anche perché si chiuderà, il 29 ottobre, con il big match al “Menti” contro il Padova al termine del quale ne sapremo molto di più sul reale valore delle squadre che puntano alla promozione nel girone A.
In conclusione due parole sul calendario a mo’ di “calcio spezzatino” imposto dalla tv a pagamento. Una scelta che porta la Lega Pro a programmare le partite dal venerdì al lunedì (e dal martedì al giovedì per i turni infrasettimanali) un pò a tutte le ore, che va a colpire le tifoserie di tutta la serie C, quei tifosi che da più parti sono dipinti come una componente importante, essenziale, per dare colore ed importanza alla categoria, ma poi se ne calpesta l’entusiasmo e la passione senza alcuna remora, imbarazzo, per non dire vergogna.