E’ trascorso più di un mese dall’inizio ufficiale del calcio mercato con il club biancorosso che ha chiuso cinque operazioni in entrata (De Col, Laezza, Massolo, Costa e Golemic) e prosegue nel lavoro di riduzione dell’organico. Rispetto allo scorso 5 luglio quando abbiamo illustrato la situazione dei calciatori che non rientrano nel piano tecnico di mister Diana, alcune operazioni sono state concluse, ma sono ancora molte le posizioni che dovranno essere perfezionate entro le ore 20 dell’1 settembre quando chiuderanno i battenti del mercato estivo.
Le cessioni di Tjaš Begić e di Sebastiano Desplanches hanno portato nelle casse biancorosse un discreto gruzzolo (circa 2 milioni di euro più eventuali bonus ndr) che sarà importante per far fronte ad una stagione in cui, a parte gli incassi degli abbonamenti, del botteghino e degli sponsor commerciali, arriverà poco dalla Lega Pro nonostante la recente cessione dei diritti tv a Sky per il biennio 2023/2025.
Ecco perchè, oltre ad una tanto drastica quanto dolorosa riduzione dei costi attuata nel settore giovanile, cedere i calciatori che non fanno parte del progetto tecnico e togliere a bilancio i loro ingaggi è assolutamente fondamentale.
Di fatto, alle cessioni concluse con varie formule, dei giovani Malik Djibril, Filippo Alessio, Tommaso Busatto, Christian Corradi, e del bassanese Loris Zonta, urge adesso sistemare anche altre posizioni meno comode ed economicamente più pesanti come quella ad esempio di Nicola Dalmonte che è stato molto vicino alla cessione alla Feralpisalò, trattativa però saltata a causa del mancato accordo tra il club berico e quello dei Leoni del Garda. Al momento per Dalmonte si registra un tiepido interessamento del Como, anche se non sembrano esserci dubbi sul fatto che l’esterno di Ravenna non rientri nei piani di mister Diana. Nel reparto arretrato sono in bilico le posizioni di Daniel Cappelletti e di Nicola Pasini, con l’idea della dirigenza berica di procedere alla cessione di almeno uno dei due. Con la valigia in mano c’è anche Marco Bellich che è seguito dalla Juve Stabia dove ritroverebbe mister Pagliuca che lo ha allenato quando entrambi erano alla Lucchese. A metà campo oltre a Riccardo Cataldi che verrà ceduto in un club dove possa giocare dopo il grave infortunio subito nello scorso dicembre a Viterbo nel match di Coppa Italia, dovrà esserci almeno un’uscita tra Fabio Scarsella (su cui c’è il Lumezzane), e Federico Proia, per il quale negli ultimi giorni, nonostante un ingaggio molto pesante per il budget del club biancorosso, si è aperta una possibilità di trovare un’intesa che porti alla conferma a Vicenza.
Tornando ai giovani in uscita, si sta lavorando per trovare una sistemazione a Nicholas Fantoni, nello scorso campionato all’Ancona, a Federico Paoloni reduce dall’esperienza all’Aprilia Calcio, a Simone Tronchin, nella scorsa stagione alla VirtusVerona, oltre ad Enrico Oviszach superato nelle gerarchie da un sempre più convincente Raul Talarico che, come ribadito più volte da mister Diana, farà parte del gruppo che punterà a vincere il campionato ed a tornare in serie B. Una sistemazione andrà trovata anche a Stefano Cester e ad Alberto Lattanzio che si sono messi in evidenza nello scorso campionato vestendo la maglia dell’ArzignanoValchiampo.
Per ultimo abbiamo tenuto il caso che riteniamo il più spinoso e di conseguenza il più complicato da risolvere. Ci riferiamo al 36enne Sebastien De Maio, reduce da una negativa stagione al Modena in cui ha collezionato una decina di presenze. L’ingaggio lordo del difensore francese è vicino ai 600 mila euro, un costo molto pesante non solo per le casse del L.R. Vicenza tanto che non è escluso che si possa arrivare ad una rescissione del contratto che scadrà il prossimo 30 giugno 2024.