È stato presentato il Secondo Torneo Nazionale AIAC “Azeglio Vicini”, organizzato in collaborazione con la società LR Vicenza. Il trofeo, riservato alla categoria Primavera U19, vedrà sfidarsi il 4 giugno, allo stadio comunale di Caldogno: LR Vicenza, Brescia Calcio, Cesena F.C. e U.C. Sampdoria.
Alla conferenza stampa erano presenti il responsabile del settore giovanile biancorosso Michele Nicolin, Giampiero Dosselli, Consigliere Nazionale AIAC, Mariano Silvello, Vice Presidente AIAC Vicenza, Daniele Magnani, Presidente AIAC Cesena, Andrea Retis, Presidente del Caldogno Calcio e Gianluca Vicini, figlio del compianto Azeglio.
A parlare per primo è stato Michele Nicolin che ha spiegato quanto il torneo sia fortemente sentito ed ha ringraziato l’AIAC per l’organizzazione dello stesso.
La parola è poi passata a Giampiero Dosselli: “Ringrazio tutti gli organizzatori del torneo, che hanno dato grande disponibilità e aiuto. Il torneo è nato in memoria di Azeglio Vicini, che nacque a Cesena, giocò a Vicenza, in seguito a Brescia e alla Sampdoria. Il torneo si sviluppa in quattro anni, uno per ognuna delle squadre in cui ha giocato, è dedicato alla categoria Primavera in quanto Azeglio ha lanciato tantissimi giovani nel professionismo, tra cui Paolo Rossi, Roberto Baggio e il grande Gianluca Vialli. Siamo partiti da Brescia, termineremo con la quarta edizione a Cesena, quest’anno siamo a Vicenza, dove anch’io sono molto legato professionalmente avendoci lavorato e vissuto ed essendo io un tifoso del LR Vicenza, che è una grandissima società con la sua storia, la vittoria in Coppa Italia, con grandi presidenti e imprenditori che l’hanno alimentata e che curerà al meglio quest’edizione del torneo”.
Ha poi continuato Gianluca Vicini: “Il torneo si svolge con le quattro squadre con le quali mio padre ha giocato, che non sono semplicemente quattro squadre, perché rappresentano tutta la sua vita, la vita della sua famiglia. Ha esordito con il Cesena, ha esordito in serie B con il Vicenza vincendo il campionato, esordendo poi in serie A l’anno successivo, mia madre poi è vicentina e l’ha conosciuta sotto la Basilica Palladiana. Durante il periodo della Sampdoria è nato mio fratello, finendo la carriera poi a Brescia, dove sono nato io e mia sorella, ecco perché queste quattro città rappresentano tutta la nostra vita. Una delle cose di cui mio padre era più orgoglioso era di aver vinto per due volte il torneo di Viareggio con la maglia del Vicenza, ci raccontò che la prima volta in cui lo vinse, al ritorno a Vicenza, trovò 30.000 persone ad accogliere la squadra. Poco fa sono andato a vedere la tribuna, perché quando mio padre è mancato, il Vicenza gli ha dedicato un seggiolino in tribuna, con una targhetta, e come famiglia non possiamo che essere grati di questo affetto che fa vivere il suo ricordo”.
Ha concluso, infine Andrea Retis: “Quando abbiamo ricevuto la proposta da parte di Michele l’abbiamo accettata subito, con grande gioia. Mi sono avvicinato a questo sport attraverso il Vicenza da piccolo, il ricordo di Azeglio è bellissimo, quando c’era una delle nazionali più belle e vincenti, ma anche come uomo, un gentleman del calcio, un signore dello sport. Per noi del Caldogno è quindi un onore avervi ospiti e vi aspettiamo a braccia aperte”.