La conferenza stampa di mister Modesto alla vigilia di Pro Patria – L.R. Vicenza
I risultati non vengono mai per caso, cosa sta succedendo?
“Siamo tutti sempre sotto esame, a partire da me, e ogni partita è un esame da superare. Nelle ultime due partite siamo andati in vantaggio meritatamente poi abbiamo avuto momenti di non serenità invece di restare equilibrati. Dobbiamo pensare che la partita non è mai finita. La differenza è la concentrazione e la cattiveria che devono rimanere sempre alte. Non lo abbiamo fatto, i risultati non sono arrivati, poi è normale che la squadra accusi il colpo. Sono degli eventi che succedono. Il percorso deve cambiare come spirito, voglia e atteggiamento. Ognuno di loro deve fare il giocatore che è. I giocatori ci tengono fortemente a fare bene per il L.R. Vicenza. Dobbiamo dare una risposta immediata. La sconfitta ti fa abbassare l’autostima. Tutti i giocatori devono sentirsi partecipi per raggiungere questo obiettivo perché ci crediamo”.
L’infermeria è piena quindi la rosa è corta, forse a centrocampo era meglio prendere qualcuno
” Il mercato è finito, la rosa è molto competitiva, è forte e ho giocatori importanti. Andiamo ad affrontare un avversario che arriva da due risultati importanti ed è una squadra molto organizzata. Quindi dobbiamo andare lì, giocare, essere coraggiosi e riprendere il nostro percorso”.
Ferrari, Dalmonte e Zonta erano affaticati ci saranno?
” Sì. Dalmonte ha fatto due partite consecutive, Ferrari è rientrato e poi ha sentito qualcosa, ma sta bene, Zonta pure”.
E’ soddisfatto del mercato?
“Non parlo più di mercato, non mi interessa. Io guardo i miei giocatori e solo quello che mi danno. Dobbiamo andare avanti perché sono sempre gli stessi, si sono aggiunti solo Iacobucci, Ndiaye e Della Morte”.
Loro arrivano da un momento opposto e Vargas vorrebbe giocarla anche lui, che partita sarà domani?
“Una partita tosta sui duelli. Io non vorrei giocarla perché non ce la faccio, i miei giocatori vanno più forti di me. Però è una sensazione bella perché ci rispettano. Dobbiamo fare una partita di quelle vere, quando c’è da soffrire bisogna saperlo fare. Bisogna avere coraggio”.
Sembra che quando la squadra va sotto ci sia una mancanza di reazione
“Se la squadra si allunga e non manteniamo le distanze tutti andiamo in difficoltà. Noi siamo bravi a difenderci in un fazzoletto. Se ci allunghiamo non facciamo bene la fase difensiva. Magari la squadra vuole vincere a tutti i costi ma ci sono momenti in cui devi ragionare. Dobbiamo essere bravi quando gli avversari escono fuori. Magari è mancato questo. Se io vado forte, tutti dietro vanno forte. Anche a livello caratteriale possiamo ancora migliorare tanto”.
Cos’è cambiato adesso?
“Abbiamo preso gol su errori che si potevano evitare. Il primo è un errore su un’uscita nostra, il secondo è un errore gravissimo su un rinvio del portiere avversario e noi schierati”.
Hai scelto Greco e non Jimenez con il Novara nel secondo tempo come mai?
“Avevo bisogno di gamba in mezzo al campo e Greco era quello che mi copriva più campo. La mezzala degli avversari aveva gamba e ho scelto quello. In quel momento non avevo bisogna di gioco ma di sostanza”.
Sagramola ha parlato anche di problemi di personalità, tu hai avuto la stessa sensazione?
“La personalità si racchiude in tante situazioni. Quando vengono meno i risultati hai meno coraggio. Il momento si supera giocando un calcio più semplice”.
I giocatori tu li stai vedendo arrabbiati?
“Loro ci tengono moltissimo, è normale che non piace a nessuno perdere. Sull’1-1 con il Padova la squadra era “avvelenata”. Loro hanno questo sentimento e senza di questo non si può giocare a calcio. I sentimenti ti aiutano ad affrontare le cose”.