Confente 6: Fa buona guardia nelle occasioni in cui viene chiamato in causa dagli attaccanti liguri (Morosini in primis), incolpevole sull’azione del rigore che ha deciso la partita
Ierardi 6: Chiamato a scendere in campo all’ultimo secondo a causa di un problema fisico di Pasini nel riscaldamento, si conferma ancora una volta il più positivo dei suoi in difesa
Cappelletti 5.5: Schierato da centrale di mezzo al posto di Pasini evidenzia come dopo la lunga assenza non sia ancora al meglio della condizione. Mostra qualche passo in avanti rispetto alla brutta prestazione offerta contro il Padova, e conferma che per tornare ad essere il giocatore visto a Vicenza con mister Di Carlo nell’anno della promozione in serie B e nella stagione seguente della salvezza, la strada è ancora lunga
Sandon 5: L’intervento da rigore è tanto netto quanto maldestro, e va ad aggiungersi ad una prestazione decisamente non esaltante in cui evidenzia anche altre incertezze
Valietti 5.5: Titolare per novanta minuti dopo una lunga assenza, non sfigura, proponendo una buona prestazione in fase difensiva ma mancando decisamente di contribuire allo sviluppo della manovra offensiva
Zonta 5.5: Meglio nel primo tempo, in cui ispirato dalla presenza di Ronaldo tenta più volte di inserirsi per vie centrali per dare supporto agli attaccanti, scompare completamente dal terreno di gioco nella ripresa (dall’82’ Cavion s.v. – Presenza senza acuti nei minuti finali)
Ronaldo 6: Il Lane esiste solamente fino alla sua uscita dal campo, e questo la dice lunga sull’importanza di un giocatore con le sue caratteristiche per lo sviluppo del gioco offensivo gradito tanto a Modesto quanto al suo predecessore Baldini (dal 57′ Greco 6 – Prova a dare dinamismo e rapidità alla manovra con risultati alterni. Ma almeno lui ci prova)
Dalmonte 5: Ci prova con qualche conclusione da fuori, ma è troppo poco per riuscire ad incidere. Non prova mai l’uno contro uno e non trova mai l’intesa vincente né con Stoppa né con Rolfini, patendo particolarmente (come tutto il reparto avanzato, del resto), l’assenza del centravanti di Rosario
Jimenez 5: Dalle sue parti il Vicenza non combina nulla di rilevante, complice anche l’atteggiamento più remissivo e meno spregiudicato del duo Ierardi-Valietti rispetto alla fascia composta da Sandon e Dalmonte. Lontano parente del giocatore ammirato a inizio stagione (dal 70′ Oviszach 5.5 – Tornava dall’infortunio e si è visto che, ovviamente, non è ancora al meglio)
Stoppa 5: Come Dalmonte, cerca spesso la combinazione vincente palla a terra tramite il dialogo con Rolfini, ma l’assenza di un riferimento certo come Ferrari pesa non poco sulla concretezza offensiva dei biancorossi (dall’82′ Giacomelli s.v. – Una decina di minuti in cui trova lo spazio per calciare dai venti metri ma la palla finisce a lato della porta di Borra)
Rolfini 5: Nel ruolo di centravanti non ci siamo proprio. Sbaglia tutti i movimenti non trovando mai l’intesa con i compagni di reparto, è spesso per terra alla ricerca di falli inesistenti e non calcia mai in porta (dal 70′ Alessio 5.5 – Modesto gli concede la possibilità di mettersi in evidenza e lui non la sfrutta al meglio)
Modesto 5: La squadra mostra una preoccupante involuzione sotto il piano dell’agonismo e della concretezza, iniziata già nel match contro il Piacenza. Un contesto che necessita di una svolta per una squadra che non ha alternative a quella di vincere il campionato per non considerare questa stagione un altro fallimento dopo l’amarissima retrocessione dello scorso anno. Le assenze pesanti dell’ultimo periodo hanno certamente pesato sulla brillantezza della squadra, ma in generale l’impressione è che i biancorossi si sentano quasi appagati dalla striscia di risultati utili ottenuta nell’ultimo periodo e manchino di quella fame di vittorie necessaria ad avere la meglio di avversarie meno dotate sul piano tecnico, ma estremamente compatte e motivate. Serve un’inversione di rotta immediata, già a partire dalla sfida in programma domenica contro l’AlbinoLeffe, sperando che nel frattempo qualche aiuto arrivi pure dal mercato in entrata, soprattutto in attacco (dove manca una vera alternativa a Ferrari) e in mezzo al campo (dove serve come il pane un play alternativo a Ronaldo, anche in virtù dell’infortunio di Cataldi).