Di seguito la conferenza stampa alla vigilia di L.R Vicenza – Juventus Next Gen
La squadra risente di qualche tipo di pressione dall’ambiente, dalla società?
“Io sono un tipo che mette pressione, ma in determinati modi. Io dico sempre loro che bisogna fare una grande prestazione e con questo intendo diversi punti di vista, non è solo il dover vincere per forza. Se ancora non abbiamo capito che portarci dietro la pressione di una piazza importante e che per indossare questa maglia bisogna avere le spalle larghe dovevamo tutti fare altre scelte all’inizio. Siamo a Vicenza e giochiamo in un campionato di Lega Pro e dobbiamo capire che ci aspetta questo tipo di responsabilità, dobbiamo accelerare questo processo di crescita. Ora che giochiamo ogni tre giorni dobbiamo sempre tenere il passo e la concentrazione. Se dovessimo fare il risultato siamo lì, le altre squadre che ci sono davanti hanno perso le partite che abbiamo perso noi, le altre squadre davanti hanno i nostri problemi di amalgama come li abbiamo noi; questo periodo è normale. Detto questo, anche a noi sarebbe piaciuto portare a casa il bottino pieno.”
Situazione infermeria? Come sta Cappelletti?
“Oggi pomeriggio abbiamo la rifinitura. In questo momento mi arrivano notizie che Cappelletti sta abbastanza bene, Pasini rientrerà in gruppo per il primo allenamento e rientrerà Rolfini dalla squalifica. Non abbiamo defezioni. Starà a me valutare quali sono le scorie di queste partite consecutive.”
Uno dei problemi che si osserva è la poca verticalità, troppi passaggi laterali. E’ una cosa che lei imputa ai difensori che non hanno il piede per accelerare la ripartenza quando ricevono palla o è un problema dei centrocampisti?
“Il problema è che quando ci sono le squadre chiuse che ti aspettano là dietro e la linea difensiva degli avversari è a tre metri dalla loro area di rigore, trovare la verticalizzazione non è semplice. Se ci mettiamo che quando trovavamo la verticalizzazione ci rubavano palla e ci ripartivano a duemila all’ora, un po’ di spavento ci è venuto. Vi assicuro che alleno solo quello. Io sono uno che guarda molto in verticale, le esercitazioni che facciamo sono tutte fatte per andare in verticale. Le ripartenze che abbiamo preso in questo periodo ci hanno fatto essere meno verticali con le squadre che si chiudono. Domani verrà una squadra che non si chiude o meglio che si chiude bene quando non è in possesso palla; è una squadra che prova a giocare, a fare la partita, sono molto giovani. ”
Pensi di stabilizzare il modulo con la difesa a quattro?
“Quello che ho fatto domenica è stato levare l’incubo delle ripartenze. Penso che i zero tiri in porta concessi all’avversario, a parte il goal che ci hanno fatto, siano il risultato di quello che volevamo trovare cioè la sicurezza. Andremo avanti con questa compattezza.”
Sul fronte offensivo quali saranno gli interpreti?
“Abbiamo ancora da fare la rifinitura. Domenica come in Coppa Italia è partito titolare Giacomelli, quindi vedremo. Ieri c’è stato allenamento ma quelli che hanno giocato domenica hanno fatto scarico. Non ho ancora deciso. Rolfini ha più caratteristiche per stare vicino a Ferrari mentre Stoppa ha più qualità per poter fare l’esterno d’attacco in un eventuale 433. Valuterò oggi in giornata.”
Il Patron al termine della partita ha riferito che non sei mai stato messo in discussione e ha citato testuali parole: “Vi rendete conto cos’ha fatto quest’uomo?”. Cosa ne pensi tu?
“Sono molto contento di quello che ha detto il Presidente. Nel calcio si fa presto a dimenticare tutto. Quella che è stata la mia stagione insieme al mio staff l’anno scorso da Catania fino a qui a Vicenza è stata una stagione importante. Ogni allenatore attraversa un periodo di difficoltà ma è quasi sempre dettato dai risultati. Noi veniamo giudicati per quello. Io non ho mai staccato perché dopo Catania, esperienza complicata, mi sono buttato in un’avventura “che ci ha fatto arrivare a Roma e non ci ha fatto vedere il Papa”. Il finale di stagione dell’anno scorso è stato qualcosa di importante anche se entrambe le vicende si sono concluse in maniera negativa perché il Catania è fallito e il Vicenza è retrocesso. Il giorno dopo si è subito iniziato a lavorare per la nuova stagione. Il Presidente sa quello che tutti quanti ci mettiamo per cercare di riportare il Vicenza dove merita. ”