Alla vigilia della sfida dell’Euganeo tra Padova e L.R. Vicenza, il tecnico dei biancoscudati Bruno Caneo ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.
“A volte un derby è l’occasione migliore per rialzare la testa dopo una sconfitta. Noi abbiamo fatto una buona settimana, nonostante la sconfitta siamo riusciti a trarre il meglio di quanto abbiamo fatto sul campo. La nostra idea di calcio sta crescendo, ha messo in mostra molte nostre qualità contro la Pro Vercelli e questo ci dà una sensazione positiva per continuare il nostro progetto. Anche se davanti abbiamo il Vicenza noi dobbiamo continuare il nostro percorso. Sicuramente non sarà una partita qualunque sia per noi che per loro. Si resetta tutto in queste occasioni. Ci sono a confronto due squadre importanti che quest’anno faranno di tutto per superarsi e per andare più avanti possibile in classifica. Ci sono tutti gli elementi per fare un’ottima gara, anche perché giochiamo davanti al nostro pubblico: cercheremo di trascinare con l’impeto e con la dinamicità che metteremo sul campo l’entusiasmo del pubblico. Non ci dobbiamo risparmiare per far sì che il pubblico possa apprezzare la nostra mentalità. Gli infortunati? La situazione è quella che è, però undici andranno in campo e giocheranno. Abbiamo un gruppo di calciatori importanti, anche se mancheranno delle pedine fondamentali. A piangersi addosso non si combina niente: dobbiamo pensare a cosa deve fare chi andrà in campo, e sono sicuro che lo farà molto bene. Zanchi, Gasbarro, Krwan sono sicuramente out. Radrezza oggi ha avuto un’infiammazione intestinale, vedremo se sarà tra i convocati. Zanchi ha avuto un problemino all’adduttore: pensavamo fosse recuperabile, e invece no. Calabrese l’abbiamo recuperato e quindi verrà in panchina, è una notizia buona. Non mi va di pensare a chi non c’è, voglio pensare a chi c’è e dare fiducia ai ragazzi: non dobbiamo piangerci addosso assolutamente. I trascorsi turbolenti dello scorso anno con Baldini? Lui in quell’occasione non centrava niente, è stato un suo collaboratore a mettere la palla in campo, e poi non ha nemmeno avuto il coraggio di ammetterlo. Tra me e lui ci siamo chiariti, non c’era niente di chiarire, ce l’avevo solo con chi aveva fatto un gesto antisportivo. Io e Baldini ci assomigliamo? Non lo conosco personalmente. Da un punto di vista tecnico le sue squadra giocano molto bene. Io da calciatore ero dinamico, aggressivo e intraprendente, perciò la mentalità che cerco di trasmettere alla squadra è questa. Liguori? Credo giocherà, lui e anche De Marchi. Il terzo non te lo dico. La catena sinistra? Eravamo forti in quel settore di campo e adesso li abbiamo persi tutti. Neanche in bicicletta possiamo più andare, altro che catene… Stiamo rimediando, abbiamo preso Jelenic che ci darà una mano e sarà della partita dal primo minuto, visto che si è sempre allenato in patria. Lo abbiamo testato: sta bene fisicamente ed è intelligente dal punto di vista tattico. Ilie nei tre di dietro? Sì, perché siamo veramente pochi dietro. Ho detto loro di stare tutti bene assieme, allineati e di non prendere colpi d’aria, perché non voglio che prendano neanche un raffreddore. L’errore di De Marchi a Vercelli? È un errore che ci può stare perché era la prima volta che scendeva in campo e si trovava in una situazione del genere, però succede di sbagliare i gol. Ne ho visti anche di peggio, sbagliati sulla linea di porta. L’importante è che abbia dato un contributo importante in fase offensiva, soprattutto dal punto di vista fisico. Domani affrontiamo una squadra ben messa sotto questo punto di vista e Michael è quello che ci dà le maggiori garanzie in quest’ottica. Del Vicenza temo soprattutto la fisicità e la dinamicità degli esterni, oltre all’organizzazione. Sulle palle inattive i tre dietro, oltre a Ferrari possono essere insidiosi. Ferrari ha quella verve che serve all’attaccante per farsi rispettare, è molto incisivo per la sua squadra. Per me sarà il debutto ufficiale, l’ho fatto apposta per debuttare in casa. Star fuori dal campo quando uno lavora tutta la settimana non è certo una cosa edificante. Prendiamo atto del fatto che è una cosa che è successa l’anno scorso e ritornerò in panchina contro il Vicenza. È un bell’incontro e un bello scenario e me lo voglio godere. È una partita importante ma è solo la seconda di campionato. Domenica scorsa era già un esame importante, e lo abbiamo superato bene perché abbiamo dimostrato di avere le capacità di imporre i nostri tempi e il nostro gioco, mettendo in difficoltà gli avversari. Ho letto le interviste del loro allenatore e dei loro attaccanti dove dicevano che il Padova ha fatto una partita di spessore e li ha messi in difficoltà parecchie volte. Non capisco perché si dica che non abbiamo mai tirato in porta, perché secondo me siamo arrivati al tiro parecchie volte, seppur con poca lucidità. Ci siamo preparati bene e siamo coscienti di poter superare anche questo esame: non dobbiamo temere niente. Ceravolo? Ho detto dall’inizio che ci sono delle competizioni interne. Lui non sta attraversando un bel periodo, si sta allenando bene ma sul campo sta facendo fatica e quindi preferisco dare spazio ad altri calciatori per invertire il trend. In vista della partita ci troviamo domani mattina e poi andremo in ritiro per preparare la sfida di Alessandria. A me non piace andare in ritiro. Sono convinto che il professionista si può concentrare anche in casa, sostenuto dagli affetti e potendo gestire i suoi tempi.”