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Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il nuovo attaccante del L.R. Vicenza Matteo Stoppa si è presentato ai suoi nuovi tifosi con le seguenti dichiarazioni.

“Il mio arrivo a Vicenza è stato un po’ rocambolesco, ma sono contentissimo di essere qua e di essere arrivato in questa piazza. Sono andato prima a Palermo, ma sono cambiati diversi piani a livello societario e quindi ho preferito venire qui a Vicenza, in questa grandissima piazza, dove c’era anche un direttore che mi ha voluto fortemente e sono contentissimo di venire a giocarmi le mie carte qua. Il mio esordio con la Pro Sesto è coinciso con una vittoria importante, più che altro essendo la prima di campionato ci tenevamo a fare benissimo e così è stato. C’è da lavorare tanto perché era solo la prima partita e il torneo è molto lungo. La competizione all’interno del gruppo? Sarà una bellissima stagione dove cercheremo di essere protagonisti. La competitività è una cosa positivissima: noi siamo una squadra forte in tutti i reparti, e quindi una cosa importante è che non c’è egoismo, siamo tutti uno per l’altro e siamo contenti quando fa gol qualcun altro. Una componente importante per fare un grande campionato è il gruppo. Se stiamo uniti faremo grandi cose.
Le mie caratteristiche? Sono una seconda punta, un trequartista. Mi piace giocare in quasi tutte le posizioni davanti e svariare su tutto il fronte offensivo. Sono rapido e veloce nei primi passi e quindi mi piace ricevere palla sia sui piedi che in profondità. Non ho un ruolo specifico: dove mi metterà il mister cercherò di dare il massimo e di aiutare la squadra. L’impatto con il pubblico biancorosso? La piazza secondo me ha poco a che fare con la serie C: sabato c’era lo stadio pieno e ci ha dato una una forza incredibile. Possiamo solo ringraziare i tifosi che ci stanno vicino e cercare di farli gioire sempre. Il gruppo squadra? Il clima è ottimale: ci sono dei ragazzi fantastici e un gruppo importante. Conoscevo già Bellich e Ronaldo, con cui avevo giocato a Novara cinque anni fa: sono molto contento di averli ritrovati. Siamo tutti sereni, felici e vogliosi di far bene, soprattutto nella partita contro il Padova che è un derby e i derby sono partite a sé. Ce la metteremo tutta per vincere. Obiettivi per la stagione? Personalmente voglio migliorarmi sempre di più: sono giovane, ho 21 anni, però la strada è ancora tanto lunga. I miei obiettivi sono quelli di far bene personalmente e aiutare i miei compagni a raggiungere un obiettivo importante per tutti noi. La scelta del numero di maglia? È legato alla mia data di nascita: è la prima volta che ce lo scelgo”.

Di seguito invece le dichiarazioni dell’altro neoacquisto biancorosso, il difensore Federico Valietti.

Dopo una stagione negativa sia a livello personale che di squadra c’è voglia di riscatto, di far vedere che l’annata scorsa è stato un piccolo inciampo e c’è voglia di ripartire e lavorare al meglio per fare una grande stagione. Il ruolo? Nel settore giovanile dell’Inter e a Crotone ho già fatto l’esterno di centrocampo. L’anno scorso invece ho giocato come terzino nella difesa a quattro: è un ruolo che so fare. Quest’anno il mister chiede di essere più aggressivi e quindi lavorerò per mettermi a disposizione della squadra e dell’allenatore. Giocare come centrale di destra? Quando ho parlato con il direttore e con il mister mi hanno detto che mi vedevano bene anche in quel ruolo, è una possibilità. Quest’anno nella prima parte di stagione anche mister Di Carlo mi diceva che mi vedrebbe bene come difensore centrale e quindi potrei mettermi a disposizione in quel ruolo lì. Il numero di maglia? Mi sarebbe piaciuto il 4 perché Zanetti è il mio idolo fin da quando sono piccolo, però era già occupato e quindi ho scelto il 2. Non c’è una motivazione particolare. La formula con cui sono arrivato in biancorosso è quella del prestito biennale. Questa trattativa non è partita nei giorni scorsi: il direttore mi aveva cercato già a gennaio, negli ultimi giorni di mercato. Sono contento di essere arrivato qua, soprattutto perché un contratto biennale è un bell’investimento: il mio obiettivo quindi è quello di lavorare per diventare di proprietà della società. La piazza? Fin dai primi giorni ho visto un ambiente carico con una tifoseria alle spalle molto presente, questo ci darà un qualcosa in più per il prosieguo del campionato e per il raggiungimento dei nostri obiettivi. La partita di Padova? La stiamo preparando bene, bisogna rimanere tranquilli perché comunque pur essendo un derby è una partita come tutte le altre. Dobbiamo fare quello che ci chiede il mister in campo. Murgita? Lo ringrazio moltissimo per le belle parole, è una bella persona e mi ha sempre trattato molto bene. Spero di fare quanto ha fatto lui qua a Vicenza. Il Pordenone? Sono ben strutturati e hanno un allenatore di livello per la categoria, sono ben attrezzati per fare un campionato di vertice, ma ci sono anche altre squadre tra cui noi”.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net