Di seguito la conferenza stampa di presentazione di Marco Bellich, Enrico Oviszach e Tjas Bejic
Balzaretti: “Tjas arriva dal NK Celje e nonostante sia un ragazzo molto giovane (2003) è il terzo campionato da professionista. Ha una discreta esperienza. Lui ed Enrico sono due ragazzi che arrivano con un’idea abbastanza chiara: sono due esterni d’attacco e con il mister stiamo lavorando per farli diventare due giocatori moderni a tutta fascia che possono attaccare ma imparare anche a difendere. Su di loro stiamo facendo un lavoro importante. Enrico ha fatto un percorso tra l’Udinese e il Torino nel settore giovanile e poi l’anno scorso è stato preso dal campionato inter-regionale. Questo per farvi capire che cerchiamo di seguire e monitorare qualsiasi tipo di campionato e che anche dalle categorie “minori” c’è del talento e del materiale importante. Lui era stato già affermato e bloccato a gennaio e poi abbiamo ufficializzato. Sono ragazzi che ci daranno grandi soddisfazioni. Bellich è un profilo che a noi mancava in rosa. Abbiamo solo Thomas Sandon come centrale mancino. Lui può giocare in una difesa a tre sia da perno centrale sia da braccetto. Anche lui è giovane, classe ’99 con la sua bella gavetta. Siamo stati contenti di prenderlo e sarà molto utile perché ha delle caratteristiche che in rosa non avevamo.”
Marco Bellich:
Esperienza precedente importante dove ti sei fatto molto apprezzare. Questo potrebbe essere l’anno della consacrazione in una piazza ancora più ambiziosa?
“Sì, l’idea è questa. L’anno scorso ho fatto un bel campionato a Lucca, sopra le aspettative. La piazza e la squadra pretendono tanto e sono qui per dare il mio contributo”.
Per voi centrali, con questo modulo molto offensivo, non è semplice.
“Lavoriamo molto sulla fase difensiva, non ho mai lavorato sulla linea come quest’anno. Ci stiamo adattando a quello che ci chiede e vedremo i risultati. Credo che sia buona cosa giocare in modo offensivo per permetterci dei risultati importanti; sono poche le squadre che giocano in questo modo in Lega Pro”.
Per un giovane come te, soprattutto in difesa, è importante avere dei punti di riferimento tra giocatori di maggiore esperienza. Nel caso del L.R. Vicenza, chi hai?
“Quando sono arrivato conoscevo già i ragazzi del “pacchetto difensivo”. So della loro esperienza e cerco ogni giorno di prendere qualcosa. Mi stanno dando molto”.
Con i compagni del tuo settore come ti trovi?
“Molto bene. Stiamo trovando l’affinità giusta che nel reparto difensivo serve più di tutti: conoscere bene il compagno, le sue caratteristiche, le coperture, come si muove. Ci lavoriamo tutti i giorni.”
E’ un valore aggiunto il fatto che mister Baldini abbia ricoperto il tuo stesso ruolo?
“Sicuramente. E’ molto tosto e fa un lavoro eccellente. Noi mettiamo in campo quello che ci chiede”.
Il tuo sogno?
“Penso che per ogni bambino che inizia a giocare a calcio il sogno sia arrivare a giocare in serie A e lo spero con questa maglia e arrivare a giocare in nazionale oppure a un mondiale”.
Enrico Oviszach:
Anche per te un’opportunità di rilancio importante.
“L’anno scorso ho preso la decisione di fare un passo indietro per farne due in avanti. A gennaio ho avuto l’opportunità di firmare con il L.R. Vicenza ed ero super contento. Ero lì a tifare con loro per poter rimanere in categoria anche se così non è stato. Sicuramente le mie emozioni di questo nuovo percorso non sono svanite. La categoria non ci appartiene e vogliamo puntare in alto. C’è tutto il potenziale per farlo, m basta tenere i piedi per terra e lavorare tanto”.
Come ti trovi in questa versione da esterno più da fascia?
“E’ un ruolo nuovo per me. Ho parlato con il mister e con il direttore ed è un ruolo che posso fare benissimo per le mie caratteristiche. Gli anni prima ho sempre giocato più offensivo come ala o seconda punta. Bisogna saper ricoprire più ruoli in modo da poter essere maggiormente utile alla squadra”.
Che rapporto hai con il pubblico?
“A me il pubblico non spaventa. E’ uno stimolo in più che ti porta tante emozioni. Fare goal o vincere una partita di fronte a tutti i tifosi è un grande stimolo”.
La scelta del tuo numero di maglia ha qualche motivazione particolare?
“Ci ho pensato in questi anni. All’inizio era un numero causale ma ora è legato alla mia storia famigliare. Ho trasformato il numero come fosse un infinito che mi lega a mio papà che è venuto a mancare quattro anni fa”.
Cosa ti aspetti personalmente da questo campionato?
“Non voglio accontentarmi e ogni volta che il mister mi chiamerà in causa sarò pronto a dare il massimo per raggiungere l’obiettivo di gruppo. In primis viene la squadra e poi il singolo”.
Il tuo sogno?
“Il sogno è quello di scalare tutte le categorie ma ora voglio concentrarmi su quest’anno che è fondamentale”.
Tjaš Bejic:
Come va con l’italiano?
“Ogni giorno meglio. Penso che in un mese lo parlerò bene”.
Quando ti ha chiamato il L.R. Vicenza come hai reagito?
“Quando ho sentito che il L.R. Vicenza mi voleva sono stato contento perché è un grande club con una grande storia. Mi è piaciuto molto”.
Tu hai esordito nel massimo campionato sloveno. Noti differenze con questa categoria?
“La serie A slovena è forte ma anche qui in serie C si va molto forte. Abbiamo una squadra che attacca e penso di poter giocare bene”.
Hai un giocatore di riferimento, che ti piace?
“Mi piace Vinicius Junior perchè ha molte skills (abilità ndr) come piace a me”.
Cosa ti aspetti personalmente da questo campionato?
“Voglio giocare bene e acquisire maggiore esperienza”.
Il tuo sogno?
“Io penso molto al presente. Bisogna andare step by step”.