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Contini 6,5: Ingaggia un duello personale con Strefezza che l’attaccante giallorosso alla fine vince solo grazie alla deviazione decisiva di De Maio, poi lascia il campo per il fattaccio che condizionerà il resto del match (dal 73′ Grandi s.v.: un paio di uscite e rinvii lunghi alla ricerca di Diaw, oltre a questo non viene impegnato)

Brosco 6: Meglio nella prima frazione di gara, poi con il passare dei minuti va un po’ in affanno e commette qualche leggerezza evitabile

De Maio 6,5: Buona prova su Coda al centro del trio difensivo. Usa bene l’arma dell’anticipo, anche nel finale di gara. Sfortunato in occasione della deviazione di petto sul tiro di Strefezza che buca Contini

Bruscagin 6: Dalla sua parte deve fronteggiare Strefezza il giocatore più pericoloso del Lecce e tutto sommato quando è direttamente coinvolto nella marcatura, non demerita (dal 73′ Giacomelli 6,5: Entra nel momento peggiore ma con la voglia e la determinazione di chi ci crede ancora. non sempre è sorretto dalla lucidità nelle giocate ma dà il suo apporto nell’assalto finale)

Maggio 6: Gara generosa fino alla fine, quando si accende la spia della riserva ma cambi non ce ne sono più. Encomiabile per dedizione alla causa

Zonta 6:  Sostanzialmente lo scontro con il centrocampo salentino finisce in parità. Provvede a vigliare sul suo versante senza acuti ne grosse topiche (dal 61′ Meggiorini 5,5: Conquista il rigore che riaccende le speranze biancorosse ma, lui che non aveva ancora sbagliati, lo calcia piuttosto male. Per fortuna è tutto da rifare e ci pensa Diaw)

Cavion 6: Non è il Cavion dei primi mesi in biancorosso (che peraltro farebbe comodo tornasse presto), però la sua non è nemmeno una prestazione da buttare (90’+4 Dalmonte s.v.: pochi palloni da giocare ma si gusta dal campo il gol vittoria)

Lukaku 5,5: Così così nella fase offensiva. Dietro ha sulla coscienza la ciabattata che innesca l’azione gol del Lecce (dal 73′ Crecco 6: prende il posto di Lukaku, coprendo le spalle a Giacomelli)

Ranocchia 7: Dopo aver a lungo litigato con pali e traverse, finalmente si sblocca in biancorosso, cogliendo il suo primo gol nella partita più importante. Prestazione da leader di un 2001 che potrà dire la sua nel calcio italiano

Da Cruz 6: Sufficienza stiracchiata: fa vedere qualche cosa interessante qua e là, ma per alcuni tratti della partita risulta assente ingiustificato

Diaw 6,5: Si incarica di (ri)tirare il pesante rigore che rimette in parità il match. Sostiene il peso dell’attacco quasi da solo. Non lo fa sempre nel migliore dei modi ma la sua fisicità a volte è difficile da contenere per i centrali pugliesi e Lucioni, con un intervento da arancione su di lui, ne sa qualcosa

Baldini 7: Il L.R. Vicenza arriva vivo all’ultima giornata di campionato e, diciamo la verità, lo speravamo tutti ma ci credevano in pochi, vista la caratura dell’avversario. I biancorossi erano l’unica squadra impegnata nella zona retrocessione a non aver ancora colto una vittoria contro le prime cinque in classifica e si sono sbloccati in tal senso nel match più importante e difficile. Intendiamoci non è che la squadra giochi meglio di prima che arrivasse lui, però tatticamente regge meglio il campo e soprattutto mette lo spirito adeguato alla posizione in classifica che occupa, cosa che prima non si vedeva.
La strada per la permanenza in B passa per la trasferta ad Alessandria; che il L.R. Vicenza ci sia arrivato ancora padrone del proprio destino è senz’altro un merito che va dato al tecnico toscano.

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