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Stefano Rosso, in una lunga intervista concessa in esclusiva a Il Giornale di Vicenza, si è soffermato sulla sfida salvezza contro il Lecce: “Bisogna crederci finché c’è ancora qualche speranza e un po’ di ossigeno. La società ha abbassato i prezzi, i tifosi hanno risposto alla grande, adesso tocca alla squadra. Sicuramente partire male ha condizionato la stagione e poi è mancata la componente umana, caratteriale del gruppo squadra. E poi gli episodi… A dicembre abbiamo sempre fatto grandi prestazioni e non abbiamo raccolto nulla. I cambi in panchina qualche risultato l’hanno portato, alla fine del girone di andata avevamo 7 punti (in realtà erano 10 ndr) e siamo ancora qui a giocarcela. Se tornassi indietro le scelte le avrei fatte a luglio, a cominciare da alcuni giocatori che hanno reso sotto gli standard“.

Sul futuro del LR Vicenza, il presidente biancorosso non lascia spazio a dubbi: “Dopo la sconfitta in casa con il Perugia proprietà e soci si sono confrontati e la cosa bella è che ho visto un gruppo solido e coraggioso, deciso ad andare avanti. Sarebbe un peccato buttare via tutto dopo quattro anni di lavoro, non dobbiamo mai dimenticare che quando siamo arrivati qui non c’era niente. Ripartiremo più decisi di prima“.

Riguardo i recenti “malintesi” con i tifosi non arrivano, per il momento, messaggi di scuse o passi indietro ma spiegazioni e la volontà di ricercare, in futuro, una distensione con il popolo biancorosso: “L’unica strada da perseguire è quella del dialogo, sarà opportuno farlo al più presto. Non adesso però, gli animi sono ancora accesi, per la stagione e per i fatti che hanno coinvolto mio padre. Un tifoso mi ha chiesto quanti presidenti hanno fatto il gesto del dito medio. Nessuno, ho risposto. Ma quanti Renzo Rosso ci sono nel mondo? Mio padre è un istintivo, quel gesto è figlio della passione che ha per il suo lavoro e del fatto che si è sentito punto sulla sua creatività, non è indicativo sull’impegno e sulla passione che ci mette per il Lane. Come si fa a ricompattare l’ambiente? Non è facile, ci sono molte componenti. Serviranno risultati sportivi e momenti di condivisione dove far capire qual è la nostra mentalità, cosa vogliamo fare e recepire anche il pensiero della nostra gente“.

Sul budget per la prossima stagione: “Quest’anno il monte ingaggi delle squadre di B è salito del 30% e questo ci ha sorpreso, perchè nonostante a inizio stagione avessimo speso una cifra che ritenevamo adeguata, alla fine ci siamo resi conto che avevamo investito una cifra non adeguata al livello del nuovo campionato. Quindi il budget previsto per la B può essere rivisto. Serie C? Ci ragioneremo eventualmente dopo“.

Sulle critiche a fronte dei risultati della stagione: “Quelle costruttive o le contestazioni sono legittime ma quello che più mi ha ferito sono state le offese gratuite, gli attacchi personali. Certo, abbiamo sbagliato anche noi, in alcuni casi abbiamo parlato troppo o troppo poco, ma adesso dobbiamo ricompattarci. Basta con la rabbia, andiamo avanti insieme, in fondo siamo tutti sulla stessa barca e vogliamo il meglio per questi colori“.

 

 

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