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Contini 6: Il tabellino finale dice due tiri in porta del Perugia e due gol. Un “refrain” a cui i tifosi biancorossi sono da tempo abituati. Non intravvediamo responsabilità sui gol

Maggio 5,5: Detto che fa specie vedere un quarantenne con molte più energie da spendere di qualche collega più giovane ed allenato, prova a spingere dalla sua parte, trovando spazi ma non sfruttandoli sempre con la giusta precisione

De Maio 4,5:
De Luca è un buon attaccante che però lo mette in difficoltà più del dovuto. Il corner che prelude al pari dei grifoni nasce da un suo disimpegno tecnicamente errato e poco lucido nella scelta. Pare stia tirando i remi in barca della sua carriera, e la notizia non è buona visto che ha altri due anni di contratto

Padella 4,5: Marcatura blanda e pigra su Curado sul gol del pari. Come De Maio sempre in affanno su De Luca. Confonde la dedizione alla causa con la rissa verbale con qualsiasi avversario: finisce ammonito e salterà la trasferta di Como per squalifica

Lukaku 5: Il lento recupero dall’infortunio si fa sentire. Per un tempo con il freno a mano tirato, si fa vedere con più continuità nella metà campo avversaria nella ripresa ma non basta a promuovere la sua prestazione (dall’ 83′ Crecco s.v.: Ha sui piedi la palla del 2-2 sull’ultima azione del match ma calcia troppo debole e centrale per impensierire Chichizola)

Cavion 5: Convincente in avvio, quando recupera la palla da cui nasce il gol di Dalmonte, un po’ alla volta si affloscia. In ritardo nella marcatura sul gol di Segre si consegna tristemente alla sostituzione (dal 74′ Da Cruz 5: Un tiro pericoloso su cui è bravo Chichizola, appena entrato in campo… nulla più)

Bikel 6: Tra i più a suo agio con la filosofia di recupero palla alta imposta dal nuovo mister, sembra anche uno dei pochi ad avere ancora “gamba” da spendere

Zonta 5,5: Sappiamo ormai quali sono le sue qualità e i suoi difetti. Centrocampista combattivo, stavolta  però poco dentro la partita (dal 62′ Greco 5,5: Catapultato dalla serie C alla B prova ad ambientarsi in fretta ma con scarso successo)

Dalmonte 6: Quest’anno del Dalmonte visto la scorsa stagione è rimasto solo qualche ricordo qua e là, come in qualche squarcio di questa partita (dal 62′ Ranocchia 5: Seguiremo con simpatia la carriera di questo ragazzo che oggi contro la squadra della sua città non ha brillato ma che a lungo ha provato, quasi da solo, a tener su la baracca nella peggior stagione della storia del L.R. Vicenza)

Diaw 5: A suo agio più nel condurre il pressing sui difensori che nel fare da punto di riferimento della manovra offensiva dei biancorossi, dove, come accaduto troppe volte, termina il match senza mettere a referto nessuna conclusione pericolosa verso la porta avversaria

Giacomelli 5: Spesso temuto e fischiato dai tifosi umbri a cui ha riservato in passato dei dispiaceri. Stavolta è praticamente innocuo e in più anche lui si becca l’ammonizione che lo terrà fuori nella gara di Como dove si potrebbe sancire l’aritmetica retrocessione dei biancorossi (dal 62′ Teodorczyk 3,5: Chi si è accorto che è entrato, alzi la mano. Semplicemente inadeguato)

Baldini 5,5: Una settimana è poco per cambiare la testa di una squadra piena di dubbi, insicurezze e con autostima sottozero. Qualche sprazzo qua e là si è visto ma è rimasto troppo del vecchio L.R. Vicenza per evitare l’ennesima caduta. A Como potrebbe arrivare la fine aritmetica delle speranze di salvezza per la squadra (e l’impressione è che qualche giocatore stia aspettando l’evento come una liberazione). Il suo compito, al di là del suo destino per la prossima stagione, è quello di dare una chiusura dignitosa a quello che per i tifosi biancorossi è stato un campionato “calvario”, impensabilmente più di quanto avevano sperimentato con altre vituperate recenti proprietà.

(foto: Il Giornale di Vicenza)

 

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