Filippo Inzaghi non è più l’allenatore del Brescia. L’allenatore piacentino questa volta non sembra in grado di tenersi la panchina dopo le riflessioni e i confronti della giornata di ieri tra il patron Massimo Cellino e il direttore sportivo Francesco Marroccu. L’ex centravanti della Nazionale Italiana era già stato messo in discussione dal presidente all’inizio di febbraio ma sembrava tutto rientrato, con un precario equilibrio, per tenere tutto l’ambiente unito in vista della parte finale del campionato. Nulla di più sbagliato: Inzaghi è tornato in discussione dopo quattro giornate senza vittorie (tre pareggi e una sconfitta) e per il ritorno della difesa a tre, che il numero uno del club lombardo “detesta”.
A quanto si apprende infatti Pippo Inzaghi ha subito impugnato la clausola di salvaguardia contenuta nel suo contratto, nel quale si dice che il tecnico non si può licenziare se la squadra è fra le prime otto della graduatoria, ma il Brescia sta aspettando una risposta da parte degli organi competenti.
Nel frattempo c’è già il nome del sostituto, che sarà Eugenio Corini (nella foto): si tratta di un ritorno, visto che aveva già guidato il Brescia alla promozione in serie A nel 2019; il tecnico bresciano ha risolto il contratto in essere col Lecce ed è quindi libero di accasarsi altrove. Il suo contratto sarebbe già stato depositato ma la situazione è ben lontana dalla risoluzione: una volta allontanato ufficialmente Inzaghi può far ricorso al Collegio arbitrale e, in caso di vittoria, potrà essere immediatamente reintegrato in qualsiasi momento fino alla scadenza dell’accordo con il club lombardo (giugno 2023).