Per molti tifosi biancorossi, amareggiati, delusi ed arrabbiati per un campionato che avrebbe dovuto essere molto diverso, questa stagione si sta trascinando in una lenta, lentissima agonia verso la retrocessione diretta. La squadra di mister Brocchi anche contro la Spal, così come accaduto con il Cosenza, non è riuscita a vincere lo scontro diretto al “Menti” continuando ad evidenziare evidenti limiti di gioco, di personalità e di carattere. L’1-1 ottenuto contro una Spal arrivata a Vicenza con evidenti problemi, ha comunque confermato come gli estensi dispongano di un organico più completo e più forte per cui la lotta alla salvezza pare proprio riservata alle ultime cinque in graduatoria. A tenere in vita le sempre più flebili speranze di salvezza dei biancorossi c’è fortunamente l’andamento lento delle rivali che procedono con una media punti decisamente inferiore anche rispetto alla stagione scorsa quando alla 24esima il fanalino di coda era la Virtus Entella con 17 punti, uno in meno del Pescara, e con l’Ascoli a 21 e il Cosenza a 23. La Reggiana, poi retrocessa sul campo con 34 punti, insieme a Virtus Entella (23), Pescara (32) e Cosenza (35), era a quota 27, a pari punti con i biancorossi guidati da Di Carlo. Un verdetto stabilito senza la disputa dei play out considerato che l’Ascoli ha chiuso il campionato con 44 punti, nove in più del Cosenza quart’ultimo, poi ripescato a causa del fallimento del ChievoVerona.
In casa biancorossa servirebbe una svolta, una sterzata, una vittoria che faccia saltare il banco delle tante, troppe prevedibili sconfitte contro le formazioni di media, alta classifica. L’occasione era capitata a Pisa, ma il vantaggio di due reti non è bastato per portare a casa i tre punti, per cui il Lane dovrà riprovarci domani in casa di una Cremonese che viaggia con il vento in poppa. Riuscirci sarà molto difficile, ma provarci è obbligatorio perchè senza un colpo di reni il baratro si avvicinerà sempre più. La spinta, nelle idee del direttore sportivo del club berico Federico Balzaretti, dovrebbe venire (finora è più corretto dire sarebbe dovuta venire) dai nuovi arrivi di gennaio, ma ad oggi i soli Contini e Cavion hanno dato ragione alle scelte della dirigenza berica. Purtroppo Lukaku, fuori rosa e fermo da mesi alla Lazio, è ai box pagando una condizione fisica inadeguata e le sue croniche problematiche muscolari che erano ben note a tutti gli addetti ai lavori. Teodorczyk, anche lui fuori rosa ad Udine, è lontano da una forma accettabile, Boli è infortunato, De Maio finora ha deluso, e Bikel e Da Cruz sembrano, soprattutto il primo, ancora alla ricerca di capire il calcio cadetto e di integrarsi nel gruppo. Un quadro poco incoraggiante, con tanti, troppi errori commessi nel mercato estivo, decisioni errate che non si è riusciti a tamponare (vedi il ruolo di terzino destro) a gennaio, con il tentativo quasi disperato di mettere una pezza adesso con il ritorno di Christian Maggio. Ad oggi la quart’ultima posizione che vale i play out è occupata dal Cosenza che ha cinque punti in più in classifica ma in vantaggio nello scontro diretto che, in caso di arrivo a due a pari punti, condannerebbe i biancorossi. Ma c’è da tenere conto anche del fatto che, anche centrando il quart’ultimo posto, bisognerà tenere a tiro (massimo a quattro punti ndr) la quint’ultima che oggi è l’Alessandria che ha nove punti in più del Lane che è chiamato quindi a recuperarne almeno cinque. L’impresa è senza dubbio ardua considerato che lo score di questa stagione (3 vittorie, 5 pareggi e 16 sconfitte) è il peggiore nella storia dei colori biancorossi. Tant’è che il cuore degli impagabili tifosi biancorossi ci crede e ci crederà finchè la matematica lo consentirà, ma la ragione induce al più cupo pessimismo. L’imperativo, comunque andrà, è quello che i calciatori biancorossi onorino la maglia sino all’ultimo minuto della stagione, perchè se retrocessione sarà, avvenga almeno con dignità e rispetto verso una tifoseria che anche in questa disgraziata stagione la sua parte l’ha fatta.