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Ascoli-Alessandria 3-0

Dopo oltre mesi l’Ascoli torna a vincere (3-0) in casa contro l’Alessandria e torna a respirare l’aria dei play off. Il primo brivido però è degli ospiti con Leali che al 22′ deve salvare su un colpo di testa di Di Gennaro. L’Ascoli gioca di rimessa come più sa fare e passa al 29′ con un gran gol di Saric che si libera in area e con un interno destro trafigge Pisseri. L’Alessandria reagisce ancora con una spizzata di testa di Di Gennaro che al 34′ spaventa Leali. Sul finale ci prova ancora Saric con un colpo di tacco bloccato senza affanno da Pisseri. Nella ripresa l’Ascoli raddoppia al 9′ con una rasoiata di destro da fuori area di Bidaoui al quinto centro stagionale. I padroni di casa dilagano con Botteghin che di testa trafigge al 16′ un incerto Pisseri sugli sviluppi di un corner. Al 45′ st Leali nega a Benedetti il gol della bandiera.

Monza-Pisa 1-2

Il Pisa torna alla vittoria e festeggia il primo brindisi del 2022, passando a Monza. E’ subito gara con due formazioni che mostrano i muscoli e cercano i tre punti. Al 9′ da un’azione avviata da Mancuso, velo di Colpani, palla a Valoti che sorprende la difesa ospite e scarica in rete. Al 18′ la risposta del Pisa con il gol di Puscas che approfitta di un errore difensivo monzese per battere Di Gregorio. E’ un primo tempo tambureggiante con conclusioni da ambo le parti. Al 21′ è Colpani a concludere a rete. Poi predominio dei ragazzi di mister D’Angelo che vanno vicini al vantaggio con Leverbe al 24′, con Mastinu al 35′ e al 36′. Nel recupero da un angolo testa di Mota Carvalho, palla in angolo. Ripartenza aggressiva del Pisa che al 65′ sugli sviluppi di un angolo ribalta il vantaggio iniziale del Monza grazie a un tiro di Caracciolo con una deviazione di Pedro Pereira. Gara sempre vivace. All’82’ Siega solo davanti alla porta incredibilmente spara alto. Nei minuti finali pressing monzese alla ricerca del pareggio. All’88’ è Valoti a concludere alto. Dopo 5′ di recupero esultano giustamente i tifosi ospiti. Quella del Pisa è una vittoria meritata sul piano tattico e del gioco.

Parma-Ternana 2-3

Seconda sconfitta consecutiva per il Parma che cade tra le mura amiche contro la Ternana, avanti di due reti in avvio, poi raggiunta prima dell’intervallo ma capace nella ripresa di trovare la rete decisiva del 2-3. Primo tempo pirotecnico con il vantaggio di Donnarumma, servito sul filo dell’offside da Pettinari, quindi il raddoppio di Partipilo che scarta Colombi e deposita in rete a porta sguarnita. A riequilibrare i conti il tap-in sotto misura di Cobbaut, al suo primo gol in Italia, e la magia di Vazquez che raccoglie la sponda di Simy e di sinistro insacca all’incrocio dei pali. In avvio di ripresa Colombi salva su Proietti, Partipilo (due volte) e Agazzi, ma non può nulla sull’incornata di Pettinari assistito dalla sponda aerea di Bogdan. Poi Iannarilli respinge il tentativo di Man prima che il neoentrato Inglese sfiori il pareggio con un un destro a lato di un soffio. Nel finale ancora il numero uno dei rossoverdi dice di no al colpo di testa di Vazquez.

Perugia-Cremonese 0-0

Pareggio con poche occasioni da rete tra due squadre che hanno cercato comunque di tenere sempre alto il ritmo del gioco. L’importanza della posta in palio ha condizionato l’atteggiamento in campo. Nel primo tempo dopo alcuni tentativi con De Luca il Perugia si è reso pericoloso con Lisi, la cui conclusione è stata smanacciata da Carnesecchi. Dall’altra parte i lombardi ci hanno provato con Bartolomei in ribattuta dopo una conclusione di Ciofani. Nella ripresa è ststa la Cremonese ad avere un maggior possesso palla, andando alla conclusione con lo stesso Ciofani e con Zanimacchia, mentre il Perugia ha avuto la palla per segnare con Segre dalla lunga distanza, con parata di Carnesecchi. Grigiorossi in testa in compagnia del Pisa a quota 45 punti, umbri settimi con 38.

Reggina-Pordenone 2-0

Termina 2-0 la sfida del Granillo tra Reggina e Pordenone. Le reti di Menez e Di Chiara decidono la terza vittoria in una settimana per gli amaranto. Primo tempo senza sussulti: l’unica vera occasione è costruita dal Pordenone al 17′ con Candellone che da ottima posizione col destro manda fuori, poi tanta noia. Il secondo tempo si apre con un ritmo più alto. I neroverdi si rendono subito pericolosi ma senza sbloccare il risultato, come quando Butic, al 9′, non riesce a calciare in rete. Al 21′ una giocata di Menez porta la Reggina in vantaggio: servito in area, il francese beffa con una serie di finte la difesa del Pordenone e manda la palla in rete. Poi, al 41′, gli amaranto raddoppiano con una perla di Di Chiara che, su punizione da fuori area, calcia direttamente in porta oltrepassando la barriera e segnando il gol del 2-0. Alla fine la Reggina porta a casa tre punti importanti mentre il Pordenone resta fermo in fondo alla classifica.

Brescia – Frosinone 2-2

Avanti piano. Il Brescia riacciuffa il pareggio in extremis con Proia. Un punto conquistato per Inzaghi, due persi per Grosso che pregustava la vittoria al Rigamonti.
Frosinone in vantaggio al 34′ del primo tempo. Grande azione in ripartenza della squadra laziale. Palla a Ciano che, con una finta, manda fuori giri Mangraviti e Pajac infilando Joronen con un potente fendente. Per la conferma del gol serve l’ausilio del Var. Il pareggio arriva nell’unico minuto di recupero del primo tempo. Ripartenza ficcante di Leris, assist di Bertagnoli e sinistro chirurgico di Tramoni. Nella ripresa il palo nega il gol a Zampano dopo una grande giocata personale. Finale pirotecnico.
Vantaggio del Frosinone all’87’ con Canotto. Un minuto dopo pareggio in mischia di Proia.

Cittadella – Benevento 0-1

Ancora un big match al Tombolato. Arriva la corazzata Benevento che, come il Cittadella, deve trovare i punti per rientrare nei playoff. Subito a viso aperto le due squadre, con ritmo elevato e prima occasione per Tello che calcia fuori su servizio di Insigne. Risponde Okwonkwo che impegna a terra l’ex di turno Paleari. A metà tempo si distingue Insigne con punizione a giro che però non preoccupa Kastrati. Piano piano, però, gli animi si placano e il primo tempo scivola via senza altri sussulti.
Tre cambi in avvio di ripresa per Gorini, due tecnici e uno forzato per infortunio di Benedetti. Prova Vita a risvegliare il match costringendo Paleari alla deviazione in corner su staffilata dal limite. Si fa vivo Beretta che si libera in area, ma l’estremo ospite è sempre attento e pronto a respingere. Poco dopo è per Antonucci l’occasione buona, ma spara alto.
Poi, all’improvviso, arriva il vantaggio per le streghe:
contropiede di Improta che appena dentro l’area di sinistro insacca sotto la traversa. Cittadella colpito nel suo momento migliore. I granata non ci stanno e per due volte vanno vicini al pari con Antonucci e Del Fabbro. Proprio allo scadere occasionissima per il giovane Mastrantonio, ma il suo sinistro lambisce l’incrocio.

Como – Cosenza 2-1

E’ l’energia di Gabrielloni, entrato nel Como a metà ripresa, a risolvere una gara che fa cominciare in negativo l’esperienza di Bisoli sulla panchina del Cosenza. Il numero nove del Como, con una doppietta, sblocca l’equilibrio di una gara quasi totalmente priva di occasioni nella prima parte, se si eccettua al 41′ un beffardo pallonetto di Parigini che Bittante salva in extremis sulla linea. Un po’ più vivace la ripresa, anche se i tiri in porta continuano a latitare. Un’occasione per parte, con Cerri e Caso, prima che il risultato cambi. Bella azione che lancia a rete Gabrielloni per il primo gol, assist finale di Ioannou. Il Cosenza non riesce a reagire e il Como trova il colpo del ko, ancora con Gabrielloni, stavolta servito da destra da Vignali. Ma i calabresi trovano comunque nel finale il gol della bandiera con Caso.

Lecce – Crotone 3-0

Monologo del Lecce contro il Crotone, vittoria per 3-0 e di nuovo primato solitario in classifica. Quella contro i calabresi di mister Modesto è stata una partita dominata in lungo e largo dal Lecce che già nel primo tempo si era costruito le basi per il trionfo. Nei primi 45′, dapprima Coda (al 34′) su lancio da circa 30 metri di Hjukmand, ha trovato l’angolino giusto per battere Saro. Lo stesso Coda, al 45′, ha trasformato un calcio di rigore concesso per un fallo di mano di Cuomo (espulso). Nei primi 15′ di gara due salvataggi miracolosi di Saro (al 16′ su tiro di Helgason e al 18° su colpo di testa di Majer) avevano consentito al Crotone di evitare una vera e propria goleada. La ripresa ha confermato la bontà del gioco espresso dal Lecce che, oltre ad aver segnato un gran gol (quello del 3-0) con Strefezza, si è visto annullare un rigore (all’8) concesso dall’arbitro e poi cancellato dal Var. Un pomeriggio di gloria, quindi, per la squadra di Baroni che ha sfruttato nel migliore di modi la prima delle due partite interne consecutive. Mercoledì il Lecce capolista giocherà ancora al Via del Mare contro il Cittadella.

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