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Presentato oggi presso la sala stampa del “Menti” Nikita Contini, portiere arrivato in prestito dal Napoli, che ha già fatto il suo debutto nella sfortunata traferta di Frosinone. Queste le risposte alle domande dei giornalisti presenti:

Neanche il tempo di acclimatarsi e sei sceso subito in campo, te lo aspettavi o è stata una piacevole sopresa anche per te?
Innanzitutto sono contentissimo di essere qui. Sono arrivato all’ultimo minuto di mercato e non mi aspettavo di scendere in campo subito ma sono felice per l’occasione che mi è stata data. Spero di giocare il più possibile.

Come giudichi il tuo debutto?
Personalmente sono abbastanza contento, anche perché non scendevo in campo da un po’ ma resta l’amaro in bocca per il risultato. Per come ho visto la squadra e le sue qualità credo non meritiamo questo tipo di classifica. Cerchiamo di lavorare giorno per giorno  per portare più punti possibili a casa.

Cosa ti aspetti da questa esperienza a Vicenza e cosa pensi di poter dare?
Come ho detto sono contento, spero di ripagare la fiducia che mi è stata data dalla dirigenza del L.R. Vicenza e dal mister che mi ha messo subito in campo. Arrivo da un alcuni mesi particolari a Crotone ma sono qui per dare una mano alla squadra.

Quali credi siano i tuoi pregi e dove pensi di poter migliorare?
Personalmente non mi piace parlare molto di me. Cerco di migliorare giorno dopo giorno perché c’è sempre da imparare. Qui c’è un prepartore portieri come Squizzi che è molto preparato e cercherò di lavorare al meglio con lui per affinare le mie qualità in modo che possano portare risultati alla squadra.

Ai portieri moderni è chiesto sempre più di partecipare alla fase di costruzione della squadra. Tu come te la cavi sotto questo punto di vista?
Mi piace tantissimo giocare con i piedi, tanto è vero che da piccolo giocavo in attacco. Anche mister Brocchi richiede che il gioco parta da dietro e stiamo lavorando tanto su questo e a me non fa altro che piacere, senza dimenticare comunque che il primo obbiettivo dei portieri è quello di parare.

Da giovane eri un portiere promettente, cosa ti è mancato per fare il salto di qualità?
Credo che nel calcio ci sia bisogno anche di fortuna e soprattutto nel ruolo di portiere è fondamentale giocare. Solo così potrò capire anche io dove potrò arrivare. Spero di poter avere la possibilità di giocare con continuità a Vicenza e dimostrare quello che valgo.

Come te la cavi nelle uscite, punto un po’ dolente qui a Vicenza negli ultimi tempi…?
A me piace giocare alto e vivere il gioco della squadra, quindi sono un portiere che non ha problemi nello stare lontano dalla linea di porta.

Hai un modello di riferimento tra i portieri?
No, mi piace seguirli un po’ tutti. In questo momento mi piace Maignan del Milan che ha tutte le caratteristiche che piacciono a me.

La difesa del L.R. Vicenza è la più battuta della categoria. C’è la sensazione che non ci sia la giusta tranquillità nella gestione dei palloni che arrivano in area. Tu come l’hai vista alla tua prima presenza?
Sinceramente non ho avuto questa sensazione. Il Frosinone è un’ottma squadra e abbiamo sofferto un po’ come è normale che sia. Dobbiamo lavorare giorno per giorno e conoscerci di più, anche perché siamo in molti nuovi nel reparto arretrato e in questo modo subiremo meno gol.

Quella di sabato sarà una partita fondamentale con un solo risultato a disposizione. Come la state preparando?
Da oggi in poi ogni partita per noi sarà fondamentale. Sappiamo l’importanza che ha la partita di sabato e quale sia la nostra situazione, però le parole contano poco, contano i fatti e portare più punti possibili a casa per raggiungere il nostro traguardo.

Arrivi da Crotone, squadra che come il L.R. Vicenza era partita con altri obbiettivi e ora si trova invischiata in fondo alla classifica. Che differenza hai trovato tra i due ambienti?
Il campionato di serie B è molto strano e non si sa mai che piega possa prendere. Qui ho notato senz’altro una organizzazione che non mi aspettavo e proprio per questo mi sembra strano che siamo in questa situazione ma faremo di tutto per uscirne.

Un’ultima curiosità: ti era mai capitato in carriera di subire un autogol come quello di sabato scorso?
(Ride) Non ne ricordo, mi sembra di no. E’ stato veramente un episodio sfortunato: la palla girava e sembrava finisse fuori, invece è andata sotto l’incrocio. Purtroppo sono cose che nel calcio possono capitare.

 

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