Mister Grosso, la sua valutazione sul mercato: soddisfatto delle operazioni che la società ha operato?
“Sono soddisfatto. Ringrazio innanzitutto i ragazzi che erano con noi e che sono andati via. Li ringrazio per la professionalità e la serietà che hanno avuto nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme e faccio loro un grande in bocca al lupo. E ora si riparte finalmente, il mercato è chiuso, non si parlerà più di chi viene e chi va, di chi vuole venire e chi vuole andare. Si penserà solo al campo che è la cosa più bella e più importante. Siamo totalmente focalizzati su questo. Abbiamo fatto partire determinati giocatori che avevano voglia di provare determinate esperienze e sono arrivati ragazzi giovani che proveremo a far inserire il prima possibile. Cercheremo tutti di continuare a portare avanti una modalità che abbiamo mostrato in questa prima parte di stagione”.
Il Frosinone è l’unica tra le prime che di fatto non ha cambiato l’undici titolare. Guardando gli innesti delle avversarie ritiene si siano rafforzate?
“Sicuramente hanno provato a farlo, anche se sarà il campo a dare responso finale. Non è sempre matematico fare meglio intervenendo sul mercato. Ognuno ha fatto le sue strategie, ha messo in campo le idee. Ci sono diverse squadre in alto che hanno fatto ancora grandi investimenti in un campionato difficile”.
A differenza di Pisa e Parma, il Vicenza giocherà indubbiamente in maniera più coperta. Questo potrebbe crearvi maggiori difficoltà nel cercare di sbloccare il risultato?
“Questa è una partita complicata: loro nelle ultime 3 gare hanno fatto 4 punti. La classifica dice una cosa diversa rispetto alle individualità presenti nella rosa. È una squadra che ha messo tanti ragazzi nuovi e che sta cercando di risalire la china. Domenica scorsa ha vinto una partita importante, si è visto anche dal modo in cui l’hanno vissuta e festeggiata: questo ci deve far capire che tipo di squadra arriverà. Sono convinto altresì che mettendo in campo le nostre qualità saremo in grado di metterli in difficoltà. Viceversa queste loro individualità e questo loro entusiasmo potrebbero darci molto fastidio”.
Che Vicenza si aspetta di trovare di fronte? Nelle ultime partite è parsa una squadra viva e che lotta?
“Una squadra che aveva investito molto e lo ha fatto di nuovo adesso, e che comunque aveva degli obiettivi diversi da quelli che ha ora. La partita come detto è complicata ma ribadisco che abbiamo tutte le qualità per fare una grandissima prestazione e per metterli in seria difficoltà”.
Col Vicenza inizia un ciclo di 8 gare in un mese con 3 turni infrasettimanali. Molti addetti ai lavori ritengono che questo tour de force possa incidere parecchio nell’economia del campionato. Lei che idea si è fatto?
“Inciderà parecchio, alla fine del tour de force sarà tutto più chiaro per tutte le squadre. Si giocheranno tante partite. Saranno tre settimane in cui si disputeranno partite ogni 3 giorni. Servirà la partecipazione di tutto il gruppo perché ci sarà necessità per tutti di mettere in campo quasi l’intera rosa. Siamo consapevoli di ciò che ci aspetta e dobbiamo fare quello che sappiamo fare quando andiamo in campo. Non sempre si riusciranno a fare le cose positive ma provare a farle sarà l’aspetto determinante”.
In vista del prossimo tour de force come procede il recupero di Charpentier? Ci sono possibilità che sabato vada in panchina?
“No, sabato non sarà con noi. Mancherà anche Haoudi che ha preso una distorsione alla caviglia e mancherà Bozic che è arrivato ieri è comunque squalificato. Tutti gli altri sono a disposizione. Rohden invece sarà con noi, farà parte del gruppo anche se non ha tantissimi allenamenti nelle gambe ma è un giocatore importante. Nell’ultimo periodo non abbiamo avuto lui, Gabriel che mi auguro di riavere presto a partire dalla settimana prossima e non abbiamo avuto nemmeno Brighenti che è rientrato e sarà un giocatore della rosa importante come tutti gli altri in questo tour de force che ci aspetta”.
I risultati ottenuti in questa stagione con il Frosinone rappresentano per lei anche una piccola rivincita, dopo qualche stagione sfortunata?
“No, non sono in cerca di rivincite. Io cerco di lavorare sempre al meglio e di mettere tutto quello che ho dove vengo chiamato. Poi le disamine possono essere fatte in tanti modi e sarebbe molto più lunga e da approfondire rispetto a quella superficiale che porta a dire che ci sono state delusioni. Io sono contento dei percorsi che ho avuto. Il risultato finale per me non è determinante, così come non lo ricerco nelle partite. E’ quello che vogliamo tanto ma so benissimo che viene ottenuto attraverso delle prestazioni e attraverso un percorso. E’ il mio schema quando vengo chiamato a guidare un gruppo ed è quello che pretendo io dalla squadra quando ci alleniamo quotidianamente.”