Quello che affronterà il girone di ritorno è un L.R. Vicenza più forte di quello che ha chiuso il girone di andata con 10 punti? Per sperare di poter raggiungere la permanenza in serie B, la risposta deve essere per forza affermativa in quanto, in caso contrario, la condanna all’inferno della serie C sarà inevitabile. Di sicuro l’organico a disposizione di mister Brocchi è rivoluzionato con otto operazioni in entrata (nove se si considera anche il giovane Jean Freddi Greco che resterà a Catania fino a giugno ndr) e otto cessioni tra cui quella del “colpo” estivo Federico Proia. Una vera e propria rivoluzione che ricorda, cercando di evocare precedenti “favorevoli”, la stagione 2007/2008 quando dopo un mercato estivo concluso con gli arrivi dei vari Serafini, Giubilato, Terranova, Sforzini, Marchesetti, Capone, Brivio, Masiello e del compianto Piermario Morosini, la dirigenza riteneva di aver costruito un gruppo da parte sinistra della classifica. La realtà è che alla fine del girone d’andata la squadra guidata da mister Gregucci stazionava in fondo alla classifica con 16 punti (6 in più di quelli ottenuti in questa stagione alla 19esima giornata ndr) tanto che nel mercato di gennaio la società decise di correre ai ripari acquistando gli attaccanti Zampagna e Matteini, il centrocampista Bernardini, il portiere Fortin, oltre a Passiglia, Andreolli, Minieri e Perrulli. Matteini e Zampagna, rispettivamente con 5 e 6 reti, contribuirono alla rimonta dei biancorossi che con 29 punti nel girone di ritorno (anche se con qualche altra imbarazzante umiliazione come il 5-1 esterno subito dalla Triestina) riuscirono con 45 punti a conservare la categoria, ottenendo la salvezza alla penultima giornata senza la disputa dei play out considerato che, oltre a Cesena, Spezia e Ravenna, l’Avellino quart’ultimo chiuse la stagione con 36 punti, nove di meno dei biancorossi di Gregucci. Alla fine, alla faccia di tutti i proclami pre campionato, il Vicenza chiuse al diciasettesimo posto con appena 10 vittorie, 15 pari e ben 17 sconfitte, 43 gol fatti, e 60 subiti.
La storia, ci si augura, potrebbe ripetersi quest’anno anche se la campagna di trasferimenti conclusa da mister Balzaretti non ha portato a Vicenza nè un Matteini, nè tantomeno uno Zampagna, due giocatori che con Bernardini (per tutti il “professore” ndr) guidarono la rimonta e portarono il Vicenza alla salvezza. Il ds del club berico Balzaretti ha puntato, a suo dire, su giocatori con voglia di riscatto anche se un pò tutti sono arrivati a Vicenza reduci da una lunga inattività con l’inevitabile prezzo da pagare di aver bisogno di un pò di tempo (ma di tempo ce n’è purtroppo molto poco) per trovare una condizione accettabile. Un rischio necessario, ha sottoineato Balzaretti, nella conferenza stampa di chiusura del “calciomercato” che ha visto il dirigente berico spiegare le decisioni prese.
Diciamo subito che dal punto di vista tecnico non aver acquistato un terzino destro di ruolo è una pecca non da poco visto che tranne Bruscagin e un “adattato” e “acciaccato” Cappelletti c’è poco o nulla in organico a meno di non voler snaturare totalmente le caratteristiche di un Padella oppure di un Brosco che potrebbero interpretare il ruolo solamente nella fase difensiva. A metà campo, nonostante le smentite della proprietà e della dirigenza, è sempre parso molto probabile, così come poi è stato, che Proia avrebbe salutato la truppa verso altri lidi. Il centrocampista romano non ha mai dato l’impressione di essersi calato nella realtà dell’ambiente biancorosso, e le sue frasi appena arrivato a Brescia ne sono la chiara dimostrazione. Al suo posto è arrivato Cavion, un vicentino che per attaccamento alla maglia e per determinazione darà senza dubbio un contributo maggiore. Cuore e fedeltà ai colori biancorossi, ingredienti che avrebbe potuto portare a piene mani anche Luca Rigoni che però è stato messo in un angolo da tempo da mister Brocchi e che nei prossimi giorni molto probabilmente chiuderà la sua stagione (e la sua importante carriera) in biancorosso.
Della concorrenza tra Grandi e il nuovo arrivato Contini per la titolarità nel ruolo di portiere deciderà il campo, così come ci si augura che un giocatore esperto e di personalità come De Maio possa crescere rapidamente di condizione per guidare la difesa biancorossa e limitare l’emorragia dei tanti, troppi, gol subiti finora. In mediana le chiavi del gioco saranno consegnate a Bikel, con il giovane Ranocchia, Cavion e Zonta che, in attesa del recupero di un finora “non pervenuto” Taugourdeau, avranno il compito di “suonare la carica”. In avanti l’arrivo di Teodorczyk dovrà garantire, nelle idee della dirigenza berica, il punto di riferimento della manovra biancorossa sperando che il ritrovato fiuto del gol di Diaw possa essere confermato anche nelle prossime partite. Fondamentale nel reparto sarà il recupero di Meggiorini che tutti i tifosi sperano di poter (ri)soprannominare “San” Meggiorini come accaduto nella scorsa stagione, e di giocatori come Giacomelli che spesso nei momenti difficili hanno saputo trovare la giocata risolutiva.
La rosa, ora definitiva, comprende 29 giocatori di cui fanno parte anche il giovane portiere Gerardi, il “ritrovato” Cester che abbiamo rivisto con piacere al campo dopo una lunga assenza, e il ventenne mediano Djibril. In base alle regole che determinano la composizione delle “rose” delle squadre di serie B, l’organico attuale ha un “over” in più ma la questione sarà risolta con la prossima rescissione di Luca Rigoni.
Portieri: 1 Gerardi, 98 Confente, 21 Contini, 22 Grandi
Difensori: 15 Bruscagin, 23 Cappelletti, 4 De Maio, 13 Pasini, 14 Padella, 17 Brosco, 73 Sandon, 94 Lukaku
Centrocampisti: 6 Zonta, 7 Cavion, 30 Rigoni, 5 Taugourdeau, 11 Ranocchia, 16 Bikel, 77 Cester, 26 Crecco, 20 Boli, 34 Dalmonte, 74 Djibril
Attaccanti: 10 Giacomelli, 70 Da Cruz, 39 Mancini, 9 Diaw, 69 Meggiorini, 91 Teodorczyk