Le dichiarazioni di mister Brocchi alla vigilia del recupero di LR Vicenza-Alessandria:
“Squadra in regressione? Sicuramente c’è stata nella partita con il Lecce, dal punto di vista dell’energia. Abbiamo tenuto in maniera scolastica fino al gol dello svantaggio e poi non abbiamo reagito. Quella di domani è una partita fondamentale, mi aspetto da parte dei giocatori una energia e cattiveria agonistica importante. Queste partite vanno giocate ad alto livello di intensità, sono partite dove ogni singolo giocatore non deve essere stimolato perché deve avere già consapevolezza dell’importanza del match, altrimenti è meglio che smetta. Spero e penso di non avere dubbi sull’atteggiamento che metteranno in campo.
Diaw non si è allenato per due giorni, oggi ha fatto la rifinitura. Non è al 100% ma è convocato. Anche Proia è acciaccato, ha un problema che si porta dietro dalla partita con il Cittadella ma è comunque disponibile. Cappelletti gioca titolare, a sinistra spazio a Crecco.
Mercoledì mi sono arrabbiato perché prima di fermarci avevamo raggiunto un livello emotivo importante e, nonostante a Lecce abbia dovuto fare delle scelte quasi obbligate, l’unica cosa che mi faceva stare tranquillo era l’affinità raggiunta.
Con il Cittadella i nuovi hanno portato a livello di interpretazione e personalità qualcosa di importante, sapevamo non fossero pronti a giocare tre partite in una settimana. Sul mercato non bastano i soldi per arrivare a comprare tutti i giocatori, altri non sono arrivati per scelte personali. Il mio compito è cercare di farli rendere al meglio.
L’allenatore è sempre in bilico. Penso di aver dato qualcosa di buono fino a dicembre. Ho dato anima e identità alla squadra, purtroppo sono mancati i punti. Ora c’è uno step da fare e dobbiamo assolutamente farlo. Quello che può aiutare è vincere una partita, anche in modo brutto. Non importa come, bisogna raggiungere i risultati con voglia e determinazione.
La chiave della partita di domani? Loro psicologicamente sono in una posizione di vantaggio, noi dobbiamo pensare solo a mettere in campo la giusta cattiveria agonistica”.