Grandi 5 – Poco può sulle due reti del Lecce, ma non dà mai quella sensazione di sicurezza che è fondamentale per un reparto arretrato. Imbarazzante la gestione con i piedi dell’ultimo pallone del match, anche se è chiaro che la sconfitta ha tante altre cause
De Maio 5 – La condizione è quella che è e si vede. Di testa la prende poco e nei movimenti è lento ed impacciato. Dal suo arrivo ci si attendeva almeno personalità ed esperienza ma anche in questo finora ha latitato
Bruscagin 4.5 – Soffre tantissimo Listkowski che lo beffa in occasione del primo gol. La sua è una partita in continua sofferenza, spesso in ritardo e fuori posizione
Brosco 4 – Brocchi decide di farlo giocare nonostante la società l’abbia messo sul mercato da tempo. La cosa non rappresenta ovviamente una scusante e non giustifica la sua pessima prestazione. Coda è un bomber di razza e questo lo si sapeva, ma lui non lo limita quasi mai tanto che il numero 9 del Lecce segna il 2-0 e sfiora più volte altre reti
Di Pardo 4 – Prestazione da inserire nel programma “chi l’ha visto”. Non pervenuto nè in fase di spinta, nè in quella difensiva (dal 58′ Boli 4,5 – Catapultato in una realtà disastrosa per il momento non ha mostrato la personalità e le doti tecniche per mettersi in evidenza e distinguersi dal grigiore (eufemismo ndr) generale
Crecco 4 – Per correre lui corre, ma purtroppo sbaglia la stragrande meggioranza dei palloni che tocca. Prestazione da dimenticare
Zonta 4,5 – Rientra dopo la positività al Covid, ma questa non può essere una scusante. Non evidenzia la solita grinta, è spesso male piazzato e di conseguenza corre a vuoto perdendo nettamente il duello con i pari ruolo avversari (dal 79′ Bikel s.v. – Pochi minuti per avere conferma che ha scelto di sposare una causa molto complicata)
Ranocchia 5 – Non è più il giocatore brillante di inizio campionato ma un vecchio proverbio recita che “chi va con lo zoppo impara a zoppicare”. Forse è per questo che la Juventus sta (ri)pensando di mandarlo a giocare da un’altra parte. Prende subito un giallo che lo porterà alla squalifica saltando la sfida di domenica contro l’Alessandria
Giacomelli 5 – Ci mette tutto quello che ha che però in questo momento è troppo poco per incidere (dal 58‘ Proia 4.5 – Entra in campo senza la necessaria voglia in un momento in cui serviva suonare la sveglia. La sua è un’altra prestazione da dimenticare)
Diaw 4 – Nei primi minuti di gioco ha avuto un paio di volte lo spazio per fare male alla difesa avversaria, ma non è riuscito a rendersi pericoloso. Inutile girare intorno al problema, a Vicenza ha segnato un solo gol e per un attaccante a metà stagione è un bottino fallimentare (dal 46′ Meggiorini 6 – Mostra di stare bene e di avere un pò di orgoglio. Realizza un gol che non porta punti ma che conferma che deve giocare di più)
Mancini 4 – Dispiace, ma la sua prestazione è decisamente negativa. In fase di attacco non la prende mai, e nell’azione del 2-0 del Lecce sbaglia tutto quello che è possibile sbagliare davanti a Grandi (dal 58‘ Da Cruz 5 – Mezzo voto in più per l’assist a Meggiorini, ma per il resto pare svogliato e, per uno dal suo bagaglio tecnico, sbaglia troppi palloni
Brocchi 4 – Di fronte ad una prestazione della sua squadra senza idee, senza gioco e senza grinta, risulta indifendibile. L’undici schierato nel primo tempo è poco comprensibile con l’unica attenuante che la condizione dei nuovi arrivati (tutti con mesi di inattività alle spalle ndr) non è ottimale e probabilmente ha dovuto fare i conti con i loro “acciacchi”. Schiera Ranocchia diffidato che, ammonito, salterà per squalifica la partita contro l’Alessandria e si consegna alla decima sconfitta in quattordici partite della sua gestione. Un bilancio che non ha bisogno di ulteriori commenti, e che certifica come la squadra non lo segua e non reagisca alle sue sollecitazioni. Il suo sfogo dalla panchina – quando ha urlato ai suoi “orgoglio” – conferma la sua impotenza di fronte alla drammatica situazione della squadra.
(foto pagina Facebook U.S. Lecce)