Al termine della sconfitta di misura patita contro il Como, la quattordicesima in diciassette partite per i biancorossi di Brocchi, Emanuele Padella ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa.

“C’è poco da commentare, ci guardiamo in faccia e diciamo sempre le stesse cose. Facciamo bene, tanti tiri in porta senza riuscire a segnare e noi prendiamo gol al primo tiro in porta. Lo scorso anno portavamo a casa anche le gare sporche, quest’anno invece siamo ultimi nonostante facciamo le cose fatte bene. Siamo un gruppo per bene, non ci sono mele marce. C’è un gruppo serio che combatte e lotta, meriteremmo almeno tre punti in più nelle ultime partite. Siamo ultimi ma lottiamo. Siamo qui a mettere la faccia perché siamo uomini che diamo tanto per la maglia, fin dai tempi della serie C, e siamo ancora qui a farlo. Il Como ha fatto la partita che facevamo noi lo scorso anno, noi invece facciamo bene quello che il mister ci fa provare in settimana. Abbiamo giocato bene palla a terra, ma non è bastato. Dobbiamo tirarci su le maniche e andare a Lecce a testa alta, per fare la nostra partita, non certo per fare la vittima sacrificale. Nel secondo tempo siamo calati perché nel primo tempo abbiamo giocato ad altissimo livello, poi loro si sono abbassati e hanno incominciato ad addormentare la partita. Dobbiamo stare tutti uniti, altrimenti non ne usciamo. Noi dobbiamo pensare a noi stessi, dobbiamo fare la corsa sul Cosenza, che sta ad otto punti (in realtà sono nove ndr). Dobbiamo pensare soltanto ai playout, poi chiaro che il campionato di serie B è stranissimo. Il ritorno è un altro campionato. Cercheremo di fare più punti possibile fino alla sosta, e speriamo di avere più fortuna nel prossimo anno. Le critiche dei tifosi? Sono giuste. Quando sei ultimo con 7 punti, tanti gol subiti e pochi fatti, è normale e giusto. Le critiche ci devono caricare in vista di Lecce. Gli errori grossolani commessi da giocatori di esperienza? Anche gli avversari hanno fatto tanti errori, solo che gli altri concretizzano e noi no. Siamo arrabbiati, adesso non riuscirò nemmeno a guardare in faccia mia moglie e i miei figli per l’incazzatura.”