Andrea Nalini, attualmente in forza alla Virtus Verona, ha indossato sia la maglia del Crotone che quella del Vicenza. Ecco le sue parole al Giornale di Vicenza:
“Sinceramente non mi aspettavo proprio di vedere il Vicenza così in fondo alla classifica. Mi dispiace tanto. Venerdì guarderò ovviamente la partita e farò un po’ il tifo per entrambe. Ho il cuore diviso, perché sia Vicenza che Crotone mi hanno dato tanto, sono società a cui devo molto.”
Sul Crotone. “Arrivai che ero l’ultima ruota del carro. Venivo da due anni con la Salernitana in B, avevo fatto bene solo uno spezzone di campionato. Il Crotone ha rischiato molto prendendomi, però a lungo andare, col sacrificio, la perseveranza e la dedizione, mi sono conquistato la fiducia della società ed è stato un sogno realizzare la doppietta contro la Lazio nell’ultima giornata, quella che di fatto ha regalato la salvezza al Crotone. Ci misi sette mesi per disputare una partita dal primo minuto, ma ne è valsa la pena. Se si parla di me nel calcio, è grazie a questi colori.”
Sul Vicenza. “Ho provato la gioia di conquistare una promozione in B con un gruppo pazzesco. Il rammarico è che avrei voluto godermi di più il sostegno dei tifosi. C’era il Covid, purtroppo dopo tre gare hanno chiuso tutto. So di che pasta erano fatti i tifosi del Lane, quando sono arrivato, e mi dispiace non aver potuto vivere più a lungo l’atmosfera del Menti. E poi sì, lo ammetto, ho il rammarico di non essere più lì con la squadra, avrei voluto restare a Vicenza, speravo nel rinnovo. Nell’anno della promozione, ma anche nella stagione successiva quando ci siamo salvati, chiunque entrasse in campo faceva bene, tutti facevamo la corsa in più per il compagno. Magari non c’erano grandi nomi, ma gente di sacrificio, che amava fermarsi oltre la fine dell’allenamento per curare il dettaglio. Ai miei ex compagni posso solo augurare di riprendersi al più presto. È difficile dire perché la squadra non riesca a vincere. Sento spesso Meggiorini, Giacomelli e Dalmonte e nemmeno loro si spiegano la situazione. Sicuramente l’unità del gruppo, inquesta fase, può fare la differenza. Ciascuno deve essere bravo a trovare nuove energie e a trasmetterle agli altri compagni.”
Sulla gara. “Allo Scida sarà una battaglia. Il Crotone ha sempre puntato su una precisa identità di gioco, esce palla al piede e fa iniziare il gioco dal portiere. Se il Vicenza lo aggredirà alto, potrà indurlo nell’errore e fargli male. Benali è fortissimo, gioca tanti palloni e dai suoi piedi nasce sempre qualcosa di buono. Non sarà al meglio, ma il Lane dovrà fare attenzione soprattutto alle sue giocate».”