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Alla vigilia di Ternana-L.R. Vicenza, sfida valida per la 9^ giornata di serie B, il tecnico rossoverde Cristiano Lucarelli ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa, che riportiamo da www.ternananews.it.

La partita con il Pordenone ha dimostrato la crescita della squadra. Dalla partita con il L.R. Vicenza chiedi ai tuoi un ulteriore passo in avanti?
“Se l’altra settimana ho fatto certi discorsi sul Pordenone a maggior ragione li faccio sul L.R. Vicenza. Hanno esonerato un allenatore che aveva vinto il campionato al primo anno. Mio testimone di nozze tra l’altro. Quando mandi via una bandiera della piazza di Vicenza che ha vinto un campionato e si è salvato alla grande l’anno dopo vuol dire che hai delle aspettative alte e ritieni di avere un gruppo che può lottare per vincere il campionato. La partita di domani non le nasconde le insidie, sono ben palesi. Il L.R. Vicenza è squadra forte, come noi ha avuto inizio difficoltoso. Due settimane fa ha vinto a Pordenone. Avanti di due reti, sono stati raggiunti ed hanno trovato la forza per segnare nuovamente. Segno che mentalmente non sta malissimo. Contro la Reggina ha giocato bene nel finale del primo tempo soprattutto. Domani ci sono tutti i presupposti per considerarla una partita da massima allerta. Mi aspetto delle conferme ma è anche vero che ogni partita ha una sua storia. Le conferme me le aspetto a livello mentale e fisico. A livello tecnico bisogna essere sempre in due. Per me non ci sarà continuità con la partita di Pordenone”.

Che peso daresti ad una vittoria della tua squadra?
“Questo campionato così equilibrato dà segnali inequivocabili. Ogni giornata ci sono risultati a sorpresa. L’unico segnale è che c’è un grande equilibrio, tutte le partite non hanno un esito scontato”.

Tre punti sarebbero utili per allontanare la zona bassa o avvicinare quella alta?
“Servono perché come detto tempo fa, qualunque cosa vogliamo fare dobbiamo passare prima per i 50 punti”.

I progressi in quale settore si sono palesati con insistenza?
“Sicuramente sul piano fisico. Ma è così da quando lavoro con Bartali. La condizione è quella che ti fa mandare cattivi o positivi pensieri alla testa. I ragazzi notano settimanalmente questo miglioramento: ciò li fa stare molto più tranquilli e li rende consapevoli di quello che andremo a fare”.

Centro sportivo?
“Quest’anno con tutte queste partite ad orari diversi non è facile seguire quello che succede al di fuori dal campo. Dico solo che Bandecchi è un patrimonio da tutelare per questa città ovviamente nelle forme e nella legge. Non mi pare che si sia mai comportato al limite della legge e del buoncostume. Spero che gli facciano fare quello che lui ha in mente. E’ importante per la città e la sua economia. Non se ne trovano tanti. Molto società vanno in mano agli stranieri con ripercussioni future tutte da valutare. Magari uno straniero arriva, investe, alza il monte ingaggi ma se dopo due o tre anni non vince lascia. A quel punto sono in pochi che possono prendere società così”.

Possono avere ripercussioni sulla squadra le uscite del Presidente?
“Se il carroarmato è chiuso bene ci preoccupiamo solo di quello che dobbiamo fare in campo”.

Ha parlato di maggiore cinismo recentemente…
“In B non ci sentiamo bravi al tal punto da non subire mai tiri. Le partite vivono di momenti. Sarà impossibile pensare di fare una partita evitando che un avversario ci crei almeno tre o quattro situazioni pericolose. E’ la gestione e la reazione a quei momenti che è importante. Domenica c’è stato un momento in cui il Pordenone ha provato il tutto per tutto colpendo anche la traversa. La nostra reazione è stata andare a segnare il terzo gol. Ci metterei la firma perché sia sempre così”.

Stanno iniziando a giocare bene anche i subentrati…
“Sabato non siamo entrati tutti bene. Chi ci è riuscito benissimo, gli altri devono avere un atteggiamento più risoluto. Nonostante le cinque sostituzioni a disposizione, oggi la maggior parte dei cambi siamo costretti a spenderli per ammonizioni o altre cose. Con la valutazione dei falli molto leggera che c’è oggi c’è il rischio di finire le partite con l’uomo in meno”.

Dei tre reparti qual è quello che vedi meglio?
“Devono essere collegati. C’è stata una crescita generale, che di conseguenza ha aiutato la consapevolezza di tutti i reparti. Oggi abbiamo ripreso a difenderci da squadra, e questo aiuta la difesa perché abbiamo subito meno gol. Non so se siamo forti. So solo che se interpretiamo una partita alla volta e ad essere sul pezzo sarà difficile per tutti”.

Falletti falso 9 è un’idea?
“A me piace far giocare i calciatori nel loro ruolo. Falletti in un momento della partita con le sue caratteristiche può mettere in difficoltà le difese avversarie. E’ una variante. Gli attaccanti li abbiamo ma c’è la possibilità di scegliere anche questa opzione. Un altro che ha gamba simile è Mazzocchi”.

Salim Diakité ha giocato con la Primavera, Koutsoupias?
“Koutsoupias ha una microfrattura quindi i tempi sono quelli. Salim ha fatto 65 minuti. Un passetto in avanti. E’ un giocatore sul quale noi pensiamo a cinque anni. Se poi riesce a darci una mano subito ben venga. Se non ha fatto una partita intera di B vuol dire che è ancora indietro. Per la società è un investimento a lunga scadenza, se poi ci scoppia in mano subito ben venga. Deve fare il suo percorso sereno cercando di sistemarsi fisicamente, poi verrà valutato come tutti gli altri. Per i problemi che ha avuto bisogna valutare anche i campi dove andrebbe a giocare”.

Stavolta cambierai poco?
“Il turnover deve diventare normale. Se riusciamo a portare tutti i giocatori sullo stesso livello è un bene per tutti. Valutiamo. Vediamo quello che sarà anche la rifinitura. E’ vero che ci sono le tre partite ma questa volta sono diluite in 9 giorni e non 7 come spesso accade. Sicuramente cambiare qualcosina è nella mia indole. Non possiamo permetterci di lasciare indietro nessuno. Qualcosina al netto degli acciacchi ci sarà, ma oggi non siamo ancora pronti per cambiare 10 giocatori tutti insieme. Miscelare un po’ tra le due partite ci può stare”.

Nella partita di domani che tipo di miscela vuoi fare?
“Vediamo dipende dal campo, dal tempo. Posso anche aver deciso poi stanotte viene giù il mondo e domani c’è bisogno di una partita da pallanuoto”.

Tatticamente hai scelto una direzione, il ritorno al 4-2-3-1 oppure ti lasci aperto qualche spiraglio per il 4-3-3?
“Se noi riusciamo difenderci 4-4-1-1 è un conto, se ci difendiamo 4-2 è un altro”.

Capone può fare lo stesso percorso di Partipilo dell’anno scorso?
“Sicuramente sì. Ma stessa cosa deve fare Anthony. Ad oggi ha già fatto cinque assist. Il gol arriverà. Deve stare tranquillo. La mia fiducia in lui è incondizionata. Non mi aspetto gol ma altre prestazioni così”.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net