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Al termine della partita tra L.R. Vicenza e Reggina, valida per l’8^ giornata di Serie B e terminata sul punteggio di 0-1 in favore dei calabresi, i protagonisti del match hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Aglietti: “Non si può mica pensare di vincere senza sacrificio: noi siamo una discreta squadra, ma le partite si vincono soffrendo. Nel primo tempo abbiamo dominato, nel secondo tempo abbiamo rischiato solo sulla punizione di Taugourdeau. Il nostro cammino prosegue. Dobbiamo arrivare a una salvezza tranquilla: nessuno ci chiede di vincere il campionato, è bene che voi della stampa ve lo mettiate in testa. Durante la settimana cerco di mettere in campo chi è più pronto: Cortinovis e Rivas erano stanchi per gli impegni delle nazionali, ma noi abbiamo un gruppo valido e credo che oggi lo abbiamo dimostrato. L’arbitro? Col VAR diventa difficile lamentarsi per questo, il VAR mette d’accordo tutti in tal senso. Menez è rientrato dopo tanto tempo, nel primo tempo ha avuto dei lampi ma poi è uscito con i crampi. Finché le forze lo hanno sorretto ha fatto una buona partita. Qui a Vicenza ho avuto la più grossa delusione da calciatore, la finale di Coppa Italia persa contro il Vicenza di Guidolin. Era un altro calcio, uno spettacolo unico. Le uniche situazioni in cui abbiamo sofferto sono state quelle in cui Dalmonte trovava spazio tra le linee, quindi ho voluto abbassare Crisetig in modo tale da coprire a uomo su di lui. Loiacono è un protagonista esemplare: ha lavorato bene e meritava un’occasione. Oggi abbiamo speso tanto e volevamo il risultato a tutti i costi. La squadra mi è piaciuta sia nel primo tempo, in cui abbiamo giocato bene, che nel secondo in cui abbiamo sofferto da squadra.”

Brocchi: “L’atteggiamento della Reggina nel secondo tempo è stato molto più chiuso. Non avevamo linee di passaggio libere, né trovavamo la superiorità numerica dietro le loro linee. C’era bisogno di meno frenesia nelle giocate, di qualche giocata del singolo che potesse dare qualità alla manovra. Abbiamo fatto fatica a superare la linea del centrocampo avversaria. Il primo tempo è stato affrontato meglio. Non meritavamo la sconfitta: abbiamo avuto 6 palle gol contro 2 loro, e loro hanno segnato su un rimpallo fortuito. Nel secondo tempo siamo stati meno incisivi perché loro si sono chiusi bene. I cambi sono entrati in un momento molto difficile della gara. Serviva un episodio che desse fiducia. Abbiamo buttato via dei calci piazzati importanti. In quelle situazioni lì devi mettere gli avversari in difficoltà e in ansia. Quando hai un calcio da fermo devi essere bravo a fare male, sia chi calcia che chi si inserisce. Diaw è sempre stato nervoso, lui dà tutto, è un lottatore e un giocatore caratteriale. Le proteste dipendono dal fatto che l’arbitro ci ha fatto innervosire dando valutazioni diverse a parità di situazione a favore loro. Io non mi lamento mai degli arbitri, perché le partite le giochiamo noi e come possiamo sbagliare noi possono sbagliare anche loro. A me piacciono gli arbitri che hanno un metro di giudizio uniforme, ma non voglio assolutamente attaccarmi a questo aspetto. Questa sconfitta è una sconfitta che non ci voleva e non meritavamo, purtroppo il calcio è questo. Dobbiamo leccarci le ferite e lavorare da Lunedì con entusiasmo e abnegazione. Ci si aspettava che dopo una vittoria potesse diventare tutto più semplice. Il nostro campionato è difficile. Il periodo iniziale è un bel peso, perché quando sei in svantaggio in una posizione come la nostra il pallone diventa più pesante. Dobbiamo andare oltre e toglierci le paure, avere più personalità e rischiare di sbagliare piuttosto che non provarci nemmeno. Dobbiamo prenderci le cose positive e continuare a migliorarle, trovando soluzioni alle cose negative. Alla squadra ho detto che dobbiamo lavorare duramente per uscire da questa situazione: una vittoria non cambiava radicalmente la situazione, e sicuramente non lo farà nemmeno una sconfitta immeritata come quella odierna. I tifosi oggi sono stati fantastici. Ci hanno dato un grande aiuto. Il nostro obiettivo è tornare a vincere per poter festeggiare con loro e ringraziarli del sostegno che ci danno sempre.”

Dalmonte: “Dispiace tanto a tutti per questa sconfitta immeritata. Dobbiamo continuare a lavorare perché è ancora lunga. Per parte della gara abbiamo fatto vedere quanto valiamo. Ho avuto un’occasione in cui potevo fare qualcosa di più, è un momento in cui ci va tutto storto, vedi il palo di Anthony. Io mi sento bene, come anche all’inizio. Stiamo lavorando bene con il mister. Da trequartista mi trovo bene, mi diverto e mi piace. Io nasco da esterno ma giocando in questo modo mi piace molto giocare da trequartista. A livello morale la sconfitta pesa tantissimo: abbiamo tre punti in classifica. Il pareggio poteva starci, ma dobbiamo lavorare per crescere e fare sempre meglio. La Curva? Giocare così è 10 volte più bello. Mi sarebbe piaciuto fare gol sotto la Curva, anche perché in casa non ho mai segnato.”

Taugourdeau: “Oggi si è visto un bel Vicenza, che ha creato palle gol importanti. Le partite si vincono e si perdono per gli episodi. Dopo il gol, preso su un rimpallo, la partita si è fatta dura. Abbiamo creato palle gol importanti per andare in vantaggio. Purtroppo ho preso il palo su quella punizione: non meritavamo di perdere. Non deve essere una scusa, però stiamo lavorando. Non basta ancora per fare risultato, ma la strada è quella giusta. La classifica preoccupa, ma è ancora lunghissima. Stavamo facendo fatica prima, non si poteva pensare di uscirne facendo cinque vittorie di fila. Dobbiamo cercare di risalire piano piano. Oggi loro si sono chiusi con esperienza, ogni cinque minuti ce n’era uno dei loro a terra. Fa parte del gioco. Nel primo tempo abbiamo fatto bene, nel secondo peggio, ma loro non hanno fatto un tiro in porta nel secondo tempo. Dobbiamo ripartire dalle ultime due partite: la squadra è quella giusta. Stiamo lavorando col mister sulle idee di gioco: ogni cosa a suo tempo. Fisicamente ho accusato il ritiro da fuori rosa: è la prima volta che mi capita. Adesso sono lì: siamo in cinque per due posti, le scelte non tocca a me farle. Ci alleniamo assieme e poi il mister fa le sue scelte.”

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net