Si potrebbe dire che la montagna ha partorito il solito topolino, ma questo non può cancellare quanto (tanto) di incomprensibile è accaduto nei giorni che si sono susseguiti dopo la sconfitta di Cosenza. Da subito è parso evidente che la società aveva deciso di esonerare Mimmo Di Carlo e la lunga serie di appuntamenti ed incontri con altri tecnici lo hanno confermato in maniera inconfutabile. L’esonero ufficiale a Di Carlo però non è mai stato comunicato tanto che il tecnico di Cassino ha continuato ad allenare la squadra anche se possiamo immaginare con quale stato d’animo.
Le trattative con i vari Venturato, Liverani, Brocchi (e non solo), per finire con Oddo non hanno portato alla fumata bianca ed oggi la decisione di confermare Di Carlo non è una scelta, ma una condizione obbligata visto che il calendario non fa sconti e tra tre giorni presenta la gara contro il Pisa al “Menti”. L’allenatore che siederà sulla panchina biancorossa sabato sarà quello che oggi pomeriggio guiderà la seduta di allenamento, e il tecnico non potrà che essere Di Carlo. Con quali motivazioni lo farà (probabilmente, conoscendolo, di grande rivalsa) sarà molto importante perché dovrà trasmettere ad un gruppo abbattuto dalle tre sconfitte consecutive e sconcertato da un situazione incomprensibile, almeno quell’animus pugnandi che finora non si è visto ma che sarà necessario per fare punti contro il Pisa. Se arriverà un risultato positivo, come tutto l’ambiente si augura, non si dovrà dimenticare quanto accaduto in questi giorni in cui l’improvvisazione e il pressapochismo sono state protagoniste. Un contesto che ha colpito negativamente una tifoseria smarrita, incredula, che per il grande attaccamento, l’amore verso i colori biancorossi, riteniamo avesse il diritto sapere, di capire cosa stava accadendo. Da via Schio invece nessuno ha aperto bocca, anche se ci si augura lo possa fare nelle prossime ore. In fondo, come si suol dire, meglio tardi che mai.