⁸La brutta, bruttissima sconfitta subita sabato al “Menti” contro il Frosinone ha deluso, amareggiato e sorpreso (in negativo) i tifosi biancorossi che si aspettavano ben altra prestazione dai biancorossi. Il campo invece ha mostrato un L.R. Vicenza che ha evidenziato una preoccupante mancanza di idee e di gioco, una insufficiente determinazione e spirito di squadra, oltre ad un evidente ritardo nella condizione atletica. Se a questo si aggiunge una mancata reazione, anche solo nervosa, al primo gol del Frosinone, si capisce che il quadro non può non preccupare. Molti tifosi hanno messo sotto accusa, come accade sempre nel calcio, l’allenatore; così come era successo anni fa al capitano della squadra che ha conquistato la Coppa Italia Gianni Lopez, anche per Mimmo Di Carlo il credito guadagnato dagli anni straordinati vissuti da calciatore pare si sia esaurito.
La società ufficialmente non ha preso alcuna posizione, ma ha esaminato il difficile contesto cercando di capire quali potrebbero essere le soluzioni al difficile momento che attraversa la squadra biancorossa. Da quanto trapela da via Schio Di Carlo non è in discussione, e di conseguenza qualcosa bisognerà fare nelle ultime ore di mercato per cercare di sistemare un organico che è stato rinforzato da giocatori importanti per la categoria come Brosco, Proia e Diaw ma che, almeno finora, non hanno aumentato il potenziale della squadra come l’ambiente berico sperava. A meno di 24 ore dalla fine del mercato è inevitabile chiedersi, oltre alle evidenti responsabilità del tecnico e dei giocatori che scendono in campo, se anche la dirigenza ha commesso alcuni errori nella costruzione della squadra. Perchè, per esempio, si è lavorato su un L.R. Vicenza impostato sul 4-3-1-2 ma il campo ha detto in maniera chiara che probabilmente questo modulo potrebbe anche non essere il più adatto alla rosa a disposizione di Di Carlo. Ci chiedete perchè? Perchè in primis non c’è in organico un trequartista di ruolo con Giacomelli e Dalmonte che si adattano, ma anche i pali del “Menti” sanno che entrambi rendono meglio sull’esterno. E a centrocampo bisognerà decidere se si vuole acquisire le prestazioni di un regista, ruolo nel quale oltre ai soliti nomi (Samuele Damiani il più chiacchierato) circola nelle ultime ore anche quello di Gaston Brugman (la trattativa con Anthony Taugourdeau non si sblocca tanto che il regista francese potrebbe andare al Bari). Ma l’inserimento di un regista in squadra imporrebbe di cambiare il modo di giocare visto finora: più palla a terra e fraseggio a centrocampo, e meno (inefficaci) lanci lunghi in avanti dai terzini e dai centrali che le difese avversarie hanno controllato senza problemi.
Servono però idee chiare, perchè se a meno di 24 ore dalla fine del mercato si abbozza uno scambio con la Spal che porterebbe Samuele Longo a Ferrara e Alessandro Murgia a Vicenza, qualcosa ci sfugge. Si, perchè se è noto che il centravanti di Valdobbiadene è in uscita, è meno comprensibile pensare di acquisire le prestazioni di Murgia che di ruolo è una mezzala di corsa, come lo sono in organico Zonta, Proia, Crecco e Ranocchia, e non certo un regista.
Cosa ci si deve aspettare quindi dalle ultime ore di mercato? Molto, se non tutto, dipende da come si intende fare giocare la squadra. Si lavorerà ancora sul 4-3-1-2? Per quel poco che conta la nostra idea, con l’organico a disposizione andremo a pensare al 4-3-3 con Giacomelli e Dalmonte impiegati nel loro ruolo congeniale di attaccanti esterni, Meggiorini e Lanzafame finalizzatori, e Diaw schierato da punta esterna con la necessità di acquistare una alternativa nelle ultime ore di mercato. Come ogni edizione della campagna trasferimenti nelle ultime ore può accadere di tutto, e quindi fare previsioni è molto difficile. Quello che è certo è che il gruppo a disposizione di Di Carlo è senza dubbio più forte a livello qualitativo di quello dello scorso anno, ma ha bisogno di un paio di puntelli da non sbagliare. Poi, per fare bene e stare sulla parte sinistra della classifica, è necessario ottenere il massimo dal potenziale a disposizione. Per riuscirci tutte le componenti società, staff tecnico, e squadra devono comprendere e risolvere le difficoltà attuali (quando le cose non vanno bene nel calcio i problemi sono sempre più di uno), e remare unite e compatte verso l’obiettivo. Lo meriterebbero gli impareggiabili tifosi vicentini che non vogliono smettere di sognare un campionato all’altezza della storia e della tradizione dei magici colori biancorossi.