Grandi 5.5 – In una giornata in cui c’è poco o niente da salvare è forse uno dei meno responsabili della sconfitta. Qualcosa in più poteva fare sul primo gol dove la deviazione di Valentini lo sorprende e non riesce ad essere reattivo come dovrebbe. Incolpevole invece sul secondo e terzo gol con gli avversari che gli si presentano davanti senza marcatura alcuna
Bruscagin 5 – Prestazione con tante difficoltà sia in fase difensiva che propositiva. Partecipa colpevolmente all’azione del secondo gol della Reggina
Padella 4.5 – Dopo la super prestazione con il Cittadella e quella sufficiente contro l’Ascoli, contro la Reggina commette una serie di errori non da lui. Esce male e fuori tempo nell’azione del secondo gol dei padroni di casa e anche nel terzo non è esente da responsabilità
Valentini 5 – Anche sfortunato nel tocco che infila Grandi, ma una maggiore attenzione forse avrebbe potuto evitare l’autogol. Un inizio in salita che condiziona la sua partita in cui soffre Montalto e sembra spesso in difficoltà
Beruatto 5 – Indeciso in fase difensiva, ha sui piedi un paio di palloni interessanti in avanti ma li spreca calciando senza convinzione e la necessaria precisione (dal 75′ Barlocco s.v. – Entra quando il match è già deciso e il suo ingresso passa quasi inosservato)
Da Riva 4.5 – Ad Ascoli era subentrato con il piglio giusto mostrando anche di stare bene, ma contro la Reggina la sua prestazione è di quelle impalpabili. Non trova mai la posizione e si vede poco sia in fase di chiusura che quando si tratta di ripartire (dal 55′ Mancini 5.5 – Mostra un paio di spunti interessanti e va anche vicino al gol. Conferma di avere doti importanti che ci si augura abbia la possibilità di mostrare ancora prima della fine del torneo)
Rigoni 5 – In mezzo al campo è quello che riesce a combinare qualcosa di buono come quando prima della mezz’ora mette Gori davanti al portiere avversario. Macchia la sua partita partecipando colpevolmente all’errore che regala a Denis il gol del 3 – 0 (dal 63′ Pontisso 5 – Del suo ingresso non c’è traccia nel taccuino del cronista. Subentra nel momento peggiore, questo è vero, ma non riesce a portare alla squadra nè ordine, nè agonismo)
Agazzi 4.5 – Male in fase di contenimento e non pervenuto quando si trattava di costruire. La sua prova non è nemmeno lontana parente di quella tosta e grintosa vista con il Cittadella
Vandeputte 4.5– Il gol del 2 – 0 della Reggina parte da una sua palla persa nella metà campo biancorossa, una gestione del pallone troppo superficiale in una zona del campo in cui non ci si può permettere errori del genere. Cerca poi di rimediare ma combina poco e condisce la sua partita con una sequenza di angoli calciati veramente male
Gori 5 – Rigoni lo mette davanti a Nicolas ma il suo sinistro finisce alto seppur di poco. E’ l’unico guizzo di una partita in cui perde nettamente il duello con i difensori avversari (dal 63′ Longo 4.5 – Nessuno pensava che entrando potesse cambiare il match, ma anche stavolta sfrutta male la chance che mister Di Carlo gli concede)
Nalini 5.5 – Nel primo tempo è l’unico a mettere in difficoltà la difesa avversaria impegnando Nicolas e saltando spesso il diretto avversario. Resta negli spogliatoi per limitare il mal di schiena sperando che sia cosa di poco conto (dal 45′ Giacomelli 5 – Premiato dai tifosi per le sue 268 presenze in maglia biancorossa (con quella di Reggio Calabria 269) prima della partenza, non riesce a trovare alcun motivo per festeggiare. La squadra perde, e la sua prestazione non è sufficiente anche perché si fa parare, dopo Cosenza, un altro calcio di rigore)
Di Carlo 5 – E’ il responsabile tecnico della squadra e non può essere esente dall’essere chiamato in causa dopo le brutte prestazioni di Ascoli e contro la Reggina. Cinque gol subiti e solo uno realizzato a tempo scaduto sono un bottino che, dopo la bella vittoria ottenuta contro il Cittadella, sono la prova che il gruppo inconsciamente ha “mollato” peccando in campo sia in concentrazione che in determinazione. Con sette punti di vantaggio sulla quintultima (Ascoli) e nove sulla quart’ultima (Cosenza) la salvezza è dietro l’angolo, ma è chiaro che nelle ultime cinque partite la squadra dovrà giocare con un piglio e una applicazione ben diversi, se non altro per chiudere la stagione a testa alta e ricambiare l’impareggiabile affetto della tifoseria biancorossa. Anche perché queste ultime gare dovranno servire per completare il giudizio sui singoli, per capire chi potrà far parte del L.R. Vicenza della prossima stagione che dovrà avere, come anticipato dalla dirigenza, obiettivi più ambiziosi di quelli dichiarati quest’anno.