Queste le parole del tecnico biancorosso, nella conferenza stampa online prima della partenza per la trasferta di Reggio Calabria:
Parliamo subito delle condizioni di Meggiorini… Come sta?
Riccardo non sarà della partita. Oggi si è allenato ma non è al cento per cento per essere con noi. I convocati saranno 23 con esclusi Dalmonte, Lanzafame e Meggiorini per infortunio, mentre Jallow è fuori per squalifica.
La partita di Ascoli ha lasciato qualche ombra. Alla vigilia aveva detto che sarebbe stata una partita dove pigiare sull’acceleratore ma qualcosa non ha funzionato…
Penso che ogni squadra debba essere al cento per cento per provare a vincere le partite. Ad Ascoli noi non lo eravamo e così i ritmi si abbassano, ci si allunga e la qualità della squadra non viene fuori. La prestazione non è stata come quelle dell’ultimo periodo e ogni volta che interpretiamo la gara a basso ritmo perdiamo. In questo campionato è successo varie volte e con i ragazzi ho fatto presente che quando non si è al massimo bisogna avere furbizia e intelligenza per portare a casa qualcosa lo stesso. In questo dobbiamo ancora migliorare. I ragazzi comunque ora hanno voglia di riscatto. Domani andremo ad affrontare una buona squadra però la gara andrà interpretata con un atteggiamento ed una attenzione diverse.
Le due squadre sono appaiate in classifica e sembrano abbastanza similari…
Loro hanno dei giocatori che stanno facendo la differenza, mentre noi agiamo più di squadra e in questo forse sta la diversità. Tutte e due le squadre con una vittoria possono ambire ad ottenere una salvezza tranquilla e magari anche qualcosa di più, però noi dobbiamo concentrarci sulla nostra partita e cercare di andare a riscattare la sconfitta di Ascoli. In questi giorni ci siamo allenati bene e sicuramente sarà una partita bellissima perché entrambe le squadre hanno nel Dna lo spirito battagliero ma anche le qualità per fare i tre punti.
Quanto le dispiace in questo finale di campionato non avere la rosa al completo e avere ancora fuori causa delle pedine importanti?
Purtroppo è un dato di fatto e non possiamo farci niente. L’allenatore deve lavorare al meglio per sfruttare i giocatori che ha. Mancheranno i giocatori che hanno alzato il tasso qualitativo della squadra ma abbiamo in rosa altri giocatori che stanno bene e cercheremo di affrontare la gara come abbiamo fatto anche nei momenti peggiori. Ci sono dei giocatori che ancora non hanno dato quello che potevano dare e hanno voglia di riscattarsi per un’annata che per loro non è stata finora delle migliori.
Cosa deve fare la squadra per supplire all’assenza dei giocatori che fanno la differenza?
A prescindere da chi scende in campo ho detto ai ragazzi che se giochiamo da squadra e su ritmi altri noi possiamo vincere contro chiunque. Da loro voglio vedere il coraggio di giocare su ritmi alti e pressare la squadra avversaria. Domani mi aspetto una partita a ritmi alti e gioco veloce e in ogni zona del campo dovremo essere più forti dell’avversario. Quando giochiamo così abbiamo quasi sempre vinto.
Parliamo del giovane Mancini che ad Ascoli ha fatto una buona mezz’ora con il risultato ancora aperto. E’ un giocatore che può già incidere in serie B, nonostante la giovane età?
Mancini nel girone di andata doveva abituarsi ai ritmi e agli allenamenti della prima squadra. Oggi sta cominciando a fare quel percorso di crescita che tutti noi ci aspettavamo. Deve stare sereno e tranquillo, lavorare come sta lavorando e se ci saranno occasioni potrà giocare anche titolare perché il nostro gioco non è basato sul singolo ma sul collettivo. In questo momento comunque Mancini è un giocatore che va considerato di prima squadra e non più della Primavera.
Vogliamo descrivere ai tifosi che tipo di attaccante è Mancini? A chi può essere paragonato?
Fisicamente è molto forte per la sua età, chiaramente in serie B, diventa come molti altri, visto che si confronta con adulti. E’ rapido e veloce nonostante la sua altezza. Intuisce dove andrà la palla, ha personalità ed è molto caparbio, un “testone”. Crede nelle cose che fa, però è chiaro che deve crescere senza avere addosso troppa pressione e aspettativa. Per quando riguarda le somiglianze, si parla di Ibrahimovic perché comunque gli somiglia fisicamente però è ancora presto per accostargli qualche giocatore, visto che il suo percorso di crescita non è ancora completo.
Da Riva è rientrato ad Ascoli. Potrà dare un contributo importante alla squadra in questo finale?
L’ha dato ad Ascoli e mi aspetto che lo dia anche a Reggio Calabria, perché le qualità che ha le conosciamo e le abbiamo viste. Lui ora sta bene e sono convinto che se toccherà domani giocare a lui farà sicuramente una prestazione funzionale alla squadra.
Che Reggina ti aspetti domani?
Con Baroni hanno acquisito maggiori sicurezze, cambiando anche il modulo. Una cosa che invidio alla loro squadra è che riescono a mandare in area sempre molti giocatori quando attaccano, cosa che noi per caratteristiche riusciamo a fare meno. Un giocatore come l’ex Bianchi, per esempio, molte volte diventa quasi una punta aggiunta e questo significa che l’allenatore è riuscito a dare una precisa mentalità alla squadra, però sono convinto che domani sapremo ribattere colpo su colpo.
Giacomelli la ha raggiunta a quota 268, al quinto posto tra i giocatori con più presenze con la maglia biancorossa in campionato…
Bene… ora quindi non lo farò più giocare, altrimenti mi supera! (ride) Scherzi a parte sono contento per lui perché avere giocatori attaccati alla maglia e sempre propositivi è un bene per tutti: dall’allenatore, ai giornalisti fino ai tifosi, perché in società come il L.R.Vicenza c’è bisogno di queste figure di riferimento che continuino a fare la storia.