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Alla vigilia dello scontro diretto tra L.R. Vicenza e Pescara, il tecnico abruzzese Gianluca Grassadonia ha rilasciato le seguenti dichiarazioni.

Sotto il profilo mentale la partita di domani sarà un test importante per verificare la capacità di tenuta della squadra dopo la sconfitta con l’Ascoli?
“Sicuramente è stata una brutta botta, con grande sincerità vi dico che nelle sei partite da quando siedo su questa panchina il primo tempo di Martedì è stato il peggiore disputato, mentre il secondo tempo dei ragazzi è stato ottimo. Meritavamo assolutamente più dell’Ascoli: abbiamo provato fino in fondo a vincerla, non rischiando praticamente mai. Anche in dieci uomini abbiamo rischiato pochissimo. Dispiace molto per i gol presi, perché sono stati tre gol presi a difesa schierata, abbiamo vanificato quanto di buono fatto sia in termini di compattezza che di equilibrio. È chiaro che il primo tempo ci ha lasciato con l’amaro in bocca, anche perché contro il Pordenone la squadra aveva fatto benissimo col 4-3-3. In entrambe le partite abbiamo avuto difficoltà nel reparto difensivo, purtroppo non è andata bene in tal senso. Ripartiamo dal secondo tempo, limitando gli errori visti che ci hanno fatto pagare dazio.”

Quali sono le condizioni di Drudi? Domani è intenzionato a schierare Machin come interno di centrocampo?
“Drudi è tornato ad allenarsi con la squadra ieri, si è allenato stamattina, la sua presenza ci permette di valutare altre soluzioni. Per quanto riguarda la seconda domanda, ci sono tanti giocatori oltre a Machin che possono interpretare quel ruolo: bisogna dare di più, e questo vale per tutti. Non mi piace fossilizzarmi su un solo giocatore: il nostro è un percorso in salita e bisogna dare tutti di più. Magari i 7 allenamenti in settimana non bastano, le due ore che stiamo in campo non bastano: dobbiamo aumentare il giro dei motori e la condizione generale. Vedremo domani come scenderemo in campo e cercheremo di schierare quei giocatori che per convinzione, determinazione, atteggiamento, peso specifico possono incidere maggiormente, dall’inizio o a partita in corso.”

C’è stato un confronto con la squadra a seguito della partita di Ascoli? Cosa vi siete detti?
“Ci siamo parlati molto Mercoledì, alla ripresa degli allenamenti. Ci ha fatto piacere la visita del presidente: le sue parole ci hanno dato la carica. Abbiamo rivisto con grande attenzione le dinamiche della partita, ciò che non è andato nel primo tempo e quanto di positivo abbiamo prodotto nel secondo. La squadra ha lavorato bene nei giorni successivi. Sappiamo che abbiamo bisogno di vincere, dobbiamo fare una grande prestazione. Tutti dovranno entrare in campo con la giusta mentalità, cercando di riproporre quanto preparato in settimana con la testa libera.

Cosa è mancato fino ad ora al Pescara per raggiungere il risultato pieno? Su cosa c’è da lavorare maggiormente in vista di questo finale di campionato?
“Leggevo le dichiarazioni di Di Carlo, che si chiedeva come mai questa squadra, nonostante il grande potenziale tecnico, abbia questa classifica deficitaria. Io da quando ho il piacere di allenare questa rosa ho visto grande attenzione, grande partecipazione, ma fino ad adesso quello che abbiamo fatto ci dice che abbiamo cercato di fare ma dobbiamo dare ancora di più da qui alla fine. Prendere il terzo gol come lo abbiamo preso noi Martedì, a un minuto dalla fine e a squadra schierata, è veramente un colpo che ci ha fatto male. Sappiamo dove abbiamo sbagliato, lo abbiamo rivisto con grande attenzione, rimarcando fortemente gli errori sul primo e secondo gol, perché sono errori inammissibili: questa squadra deve migliorare nell’atteggiamento e nella concentrazione, perché da qui alla fine del campionato di tempo ce n’è poco. Un’altra cosa che dobbiamo migliorare è cercare di finire le partite in 11, perché non possiamo permetterci distrazioni o cali di attenzione, regalando 60 minuti di superiorità numerica all’avversario.”

Da cosa dipendono secondo te i gol presi contro l’Ascoli: errori nella preparazione della partita, oppure colpa delle assenze che hanno portato anche ad un cambio di assetto difensivo?
“La mia rabbia è là: non abbiamo modo di lavorare in settimana sull’aspetto dei gol presi a difesa schierata perché giochiamo spesso e di tempo non ce n’è. Se avessimo subito il terzo gol su un’imbarcata in un momento in cui la squadra era sbilanciata, avrei potuto capirlo, ma prendere gol in un momento in cui cercavamo di vincerla mettendo Machin al posto di Busellato a difesa schierata fa saltare il banco e lascia tanta rabbia. Deve crescere la fame di arrivare al risultato. Noi abbiamo qualche assenza di troppo, ma dobbiamo andare oltre a questo aspetto e portare a casa il risultato in ogni caso, cercando di non prendere più dei gol assurdi come successo Martedì.”

Se Drudi fosse stato a disposizione, avrebbe optato per la difesa a 3 contro l’Ascoli?
“Avremmo giocato col 3-5-2. Sicuramente giocando col 3-5-2 possiamo permetterci di avere un uomo di maggiore fantasia tra i tre centrocampisti, cosa che fino ad adesso non abbiamo mai potuto proporre. In un 4-3-3 non puoi permetterti di avere un interno di maggiore fantasia e pure i tre attaccanti là davanti, purtroppo non ci sono i margini per poterlo fare.”

Il Vicenza è una squadra che propone un calcio pratico, fatto di intensità, aggressione sulle seconde palle e tanti gol ottenuti su palla inattiva: ben 15 messi a segno fino ad ora: cosa ne pensi di questo avversario?
“Ha segnato tanti gol su palla inattiva, ma ne ha anche subiti diversi. Ho letto le dichiarazioni di Di Carlo e penso siano molto chiare su quello che loro vogliono. Noi dobbiamo volerlo più di loro: mi aspetto molto dai miei ragazzi sotto il profilo della rabbia agonistica. Dobbiamo andare a riprenderci quello che abbiamo perso Martedì dopo un grandissimo secondo tempo: come si suol dire, “chi perde spiega, chi vince esulta”, per Sottil è una vittoria meritatissima ma per me la mia squadra è stata superiore alla sua ed è stata messa meglio in campo nonostante l’inferiorità numerica.”

 

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net