Conferenza stampa settimanale, in vista di Pisa-L.R. Vicenza, per Simone Pontisso:
Come ti senti in questi giorni? Cosa hai pensato quando hai appreso la notizia dell’infortunio e, contestualmente, la positività al Covid?
“A livello di condizione sto bene, sono rientrato e da quando sono stato a disposizione del mister ho sempre giocato. Dalla prima risonanza risultava la rottura del crociato e poi si è aggiunto anche il Covid: mi ha aiutato la mia ragazza che mi è stata molto vicino, mi ha confortato così come la mia famiglia. In quei momenti pensavo peró a recuperare al più presto per poter rientrare. Successivamente si è scoperto che si trattava solo di uno stiramento al crociato, una notizia che mi ha dato una botta di vita incredibile”.
Quanto pesano i continui stop per un giocatore di prestanza fisica come te? “Danno fastidio, ho avuto problemi allo stesso ginocchio in passato. Ma sono cose che capitano, fanno parte del lavoro: bisogna rimboccarsi le maniche”.
Troppi pareggi per il Vicenza: cosa fare per invertire la tendenza?
“La squadra entra sempre in campo con la cattiveria e la voglia di vincere, con questa mentalità e compattezza la vittoria arriverà presto. La classifica non dobbiamo guardarla, pensiamo solo a noi stessi perché mancano un sacco di partite”.
Pensavi che il Pisa potesse essere a +5 dal Vicenza dopo averli visti nella gara di andata?
”All’andata non mi avevano fatto una grande impressione, peró sono diventati un’ottima squadra anche se noi sicuramente non siamo da meno”.
Quanto ti manca il gol?
”È da un po’ di partite che ci vado vicino, sono convinto che arriverà ma al primo posto c’è la vittoria della squadra”.
Dalla B con la Spal nel 2016 ad oggi: ti senti più maturo?
“Nel 2016 ho fatto la mia prima esperienza tra i professionisti, quindi dovevo ancora capire molte cose. Sicuramente ora sono più maturo sotto tutti gli aspetti, in campo e nello spogliatoio”.
Campedelli del Chievo ha detto che preparerà un dossier riguardante i presunti errori arbitrali: secondo te queste iniziative hanno qualche riscontro in campo?
“Penso che un arbitro vada in campo e prenda le sue decisioni senza il bisogno di richiami. Penso anche che sappia quando sbaglia, quando dirige bene. L’errore poi ci sta…”.