Grandi 6,5: Si fa trovare pronto nelle (rare) occasioni in cui il Monza è pericoloso prima del gol. Respinge su Gytkjaer da pochi passi nel primo tempo ed è attento sulla punizione di Balotelli nel secondo. Sui due gol è innocente.
Bruscagin 5,5: Per buona parte del match convince con uno stato di forma decisamente migliore rispetto a quanto visto nel recente passato. Purtroppo nel finale Dany Mota lo punisce liberandosi bene in area per il colpo di testa del vantaggio brianzolo e successivamente vede solo la targa di D’Alessandro che lo travolge per lo zero a due.
Pasini 6: Anche per lui i guai iniziano con i cambi del Monza, perché prima aveva fatto il suo, seppur con qualche ruvidezza di troppo. Con Balotelli fatica alquanto, non tanto perché l’ex azzurro faccia mirabilie ma forse per un velato timore reverenziale.
Cappelletti 7: Torna centrale e mette a referto un’altra prestazione difensiva maiuscola. Del reparto è quello che convince di più sotto tutti gli aspetti.
Beruatto 6: La sua gara vive momenti alterni. Inizialmente Diaw lo mette in croce, infilandolo più volte. Poi l’ex juventino gli prende le misure e un po’ alla volta la prestazone decolla. Nel finale però concede troppo spazio a D’Alessandro quando il neo acquisto del Monza mette in area il cross per Mota.
Zonta 6,5: Tanta corsa messa al servizio della squadra e che sfrutta spesso per inserirsi in avanti, come quando fornisce un prezioso assist per Agazzi nel primo tempo. Finisce un po’ “spolmonato” ma dei centrocampisti era quello con più minuti sulle gambe negli ultimi match giocati.
Rigoni 6,5: Essenziale in una partita dove bisognava esserlo. Sempre al posto giusto e mai con tocchi inutili. Intelligente e prezioso per la squadra, cala un po’ nel finale e Di Carlo decide per l’avvicendamento (dal 74′ Pontisso 5,5: nei minuti concitati in cui sta in campo cerca di dare ordine al reparto. Non sempre ci riesce e sembra fuori posizione nella partenza dell’azione del secondo gol degli ospiti.)
Agazzi 6: Ha sui piedi la palla per sbloccare il match in chiusura di primo tempo ma dimostra la poca confidenza con il gol, cercando una soluzione difficile che si spegne sul fondo. Globalmente però la sua è una prestazione positiva (dal 74′ Cinelli 6: rileva Agazzi nella stessa posizione, che copre con giudizio nel poco tempo a disposizione)
Giacomelli 6,5: Sfrutta l’onda lunga del post Pordenone, risultando tra i più briosi in campo. Cerca un paio di volte la soluzione dalla distanza (e in una occasione sfiora il bersaglio grosso) e si propone costantemente nel vivo del gioco (dal 65′ Vandeputte 6: il belga entra in campo con buon piglio, dimostrando di essere fisicamente recuperato. Purtroppo in seguito ai gol del Monza la partita diventa più nervosa e meno tecnica e non viene sfruttato a dovere)
Longo 5,5: Non bene come contro il Pordenone ma nemmeno male come in altre occasioni. Cerca di dare una mano alla squadra ed entra in un paio di azioni pericolose. Un colpo di testa mal giocato nel secondo tempo, quando non si accorge di essere stato lasciato in beata solitudine dalla difesa del Monza. Non sembra il centravanti in grado di “far salire” la squadra, perché fatica spesso a tener palla ma in generale, in questo momento, l’accoppiata con Jallow sembra la meno incisiva di quelle che può mettere in campo il Vicenza (dal 56′ Lanzafame 6,5: Mezzo punto in più perché bagna subito con il gol l’esordio in maglia biancorossa e forse spegne anche qualche mugugno dimostrando che li davanti ci può ancora stare)
Jallow 5: Poco da girarci attorno, non ne imbrocca una e il voto forse è anche troppo magnanimo. Non sarà in valore assoluto il Diaw del Monza ma non crediamo nemmeno possa essere il giocatore che stiamo vedendo (dal 56′ Meggiorini 6: Mezz’ora in campo dove si rende sicuramente più utile del compagno che sostituisce – ma ci voleva poco. Ha una buona occasione che fallisce, ma in realtà l’azione è viziata da una sua partenza in fuorigioco)
Di Carlo 6,5: la sua squadra tiene testa al Monza per buona parte dell’incontro. Alla fine gli ospiti pescano il jolly (leggi D’Alessandro) da una panchina da cui potrebbero tirare fuori un’altra squadra da playoff per la serie B. “Tanto c’ha ragione chi fa gol” diceva la canzone, ma il risultato è fin troppo severo per i biancorossi di casa. Una sconfitta da cui bisogna uscire comunque con nuove certezze e con la consapevolezza che con alcuni recuperi importanti, come quelli di Dalmonte e Da Riva, questa squadra ha tutte le carte in regola per salvarsi in un campionato che rimane comunque difficile, perché dietro non molla nessuno. Il cruccio è quello di un rendimento ancora piuttosto deficitario tra le mura amiche ma, di questi tempi di pubblico zero, probabilmente questo è un problema che accomuna molte squadre.