Mister è un momento delicato sotto tutti gli aspetti, eppure il Vicenza sembra quasi esaltarsi…
Sì è un momento delicato perché ci sono ancora tante partite da disputare e, lo dico oggi, non tutti i giocatori tra quelli che hanno preso il Covid hanno recupeato al meglio la condizione fisica. Purtroppo nelle scelte bisogna guardare all’oggi, a chi recupera e a chi sta meglio però il cuore e l’identità di gioco e la voglia di essere protagonisti ci sono, nonostante tutte le difficoltà. Sabato è arrivata una vittoria di grande sacrificio come deve essere per noi quest’anno in serie B, che però ci ha dato serenità e consapevolezza e ci ha permesso anche di valorizzare i pareggi che abbiamo conseguito precedentemente.
Il momento complicato è coinciso anche l’addio a Paolo Rossi che probabilmente a Pescara vi ha fatto dare qualcosa in più…
Paolo lo porteremo sempre con noi nel cuore e sarà sempre con noi. Mi fermo qui, perché come allenatore del Vicenza, come tifoso e come suo amico non voglio aggiungere altro a tutte le altre cose che sono già state dette.
Veniamo alla partita di domani: chi si può recuperare tra gli indisponibili della scorsa partita?
Al momento possiamo dire che recuperiamo Bruscagin. Forse Samuele Longo ma su di lui c’è un forte punto interrogativo. Spero lui possa essere la sorpresa in positivo di oggi. Sicuramente non recuperiamo Pasini, Vandeputte e Nalini, più gli squalificati Gori e Dalmonte. Ierardi ha cominciato a fare qualcosa sul campo con noi ma ci vorrà ancora del tempo, mentre Beruatto credo che domani non ci sarà.
Davanti Jallow ha dimostrato di essere in una buona condizione. Potrebbe essere confermato dall’inizio?
Abbiamo aiutato Jallow a recuperare dal problema al ginocchio. Ora sta meglio, da due settimane si sta allenando bene. Sono contento di averlo schierato perché abbiamo visto le sue qualità. Meggiorini? La formazione posso averla nella testa, ma posso cambiarla già oggi pomeriggio. Se stanno bene possono giocare entrambi.
Ci sono delle previsioni sui tempi di recupero di Vandeputte e Nalini?
Vandeputte ha un principio di pubalgia che vogliamo curare al meglio, i tempi di recupero vanno valutati in base a quando passerà il dolore. Anche su Nalini, che ha avuto qualche ricaduta, andiamo con i piedi di piombo. Ne approfitto per ringraziare lo staff medico il dottor Ragazzi, il dottor Ave e tutti i fisioterapisti, che in questo ultimo periodo stanno facendo un grandissimo lavoro
Perina confermato?
Abbiamo due portieri bravi, affidabili. Sono tranquillo chiunque giochi. Partita dopo partita vedremo chi schierare. Hanno la mia fiducia e stima.
Una considerazione sul gioco di Venturato?
Il Cittadella è una società che dà continuità all’allenatore e al progetto tecnico, anche cambiando giocatori. Penso che per arrivare ai risultati ci voglia continuità. Faccio i complimenti a Venturato per il lavoro, noi li rispettiamo. Bisognerà mettere in campo concentrazione e attenzione, soprattutto sulle seconde palle, e cattiveria. Chi sarà più bravo a sfruttare gli episodi, ad essere più incisivo vincerà la partita. Sarà un match da 1X2.
Cominciare a dare continuità a questo filotto sarebbe una cosa importante…
Il nostro obiettivo è dare continuità. Abbiamo acquisito più consapevolezza, peró sappiamo che il Cittadella è la squadra più ostica che ci potesse capitare in questo momento. Tanti non la considerano una grande, ma se vai al Tombolato con questo atteggiamento perdi. Il Cittadella è una grande squadra, ma ha dei punti deboli e noi vogliamo sfruttarli per cercare di portare a casa punti importanti.
Il Vicenza quest’anno sta convincendo molto sotto l’aspetto del gioco, moltissimo sotto l’aspetto caratteriale. Su cos’è che deve ancora lavorare?
Serve essere un po’ più aggressivi, a metà campo e in difesa. Ci sono dei margini di miglioramento, perché concediamo ancora degli spazi. Dobbiamo cercare di essere un pelino più alti. Abbiamo fatto e preso 16 gol. Una squadra che fa tante reti va valorizzata perché, magari si possono pareggiare i perdere le partite, ma è un aspetto positivo perché trovi più consapevolezza e quindi solidità. Sappiamo che possiamo fare gol e vincere le partite e con questa determinazione bisogna sempre andare in campo.
E’ un caso che le vittorie siano arrivate lontano dal Menti?
Secondo me non c’è più il fattore casa e trasferta. Senza tifosi si è azzerato tutto. Non cambia nulla. Dobbiamo abituarci all’assenza della spinta dei tifosi. Dobbiamo abituarci al calcio europeo che sia che si giochi in casa o fuori casa, è volto alla vittoria. Poi ognuno può vincere con la sua mentalità e il suo gioco, l’importante è non perdere l’identità. Bisogna dare sempre il meglio per raggiungere gli obiettivi, i tre punti, attraverso il gruppo. E noi abbiamo dimostrato di avere un gruppo forte che va oltre l’ostacolo.