Perina – 6,5: Non deve compiere nessun intervento miracoloso ma è puntuale nelle uscite ed efficace in qualche mischia in area. Sorpreso solo dal tiro cross di Sciaudone che bacia il palo, è bravo quando temporeggia su Carretta permettendo il recupero di Zonta. Sul gol di Tiritiello nulla può.
Bruscagain – 6: Quasi un’ora di gioco in cui è parso in recupero rispetto al precedente match di Monza. Al suo attivo un preciso cross che Marotta non ottimizza in rete. Si deve arrendere ad una distorsione alla caviglia che fa preoccupare mister Di Carlo (dal 52′ Zonta – 6: Ancora una volta chiamato a coprire un ruolo per lui tutto da scoprire, cerca di fare quello che può, anche se alle volte si trova nella terra di nessuno e il Cosenza cerca di approfittarne. Alza il voto il recupero decisivo su Carretta sul risultato ancora a reti bianche)
Padella – 6: Ritorno in pista del capitano della difesa che non giocava un match ufficiale da un mese. Un po’ di ruggine si è vista soprattutto nella fase di possesso palla.
Cappelletti – 5,5: Terzo match di fila post Covid e stavolta per lui che ci ha abituato a grandi prestazioni c’è un comprensibile passaggio a vuoto. Nel primo tempo si salva con mestiere su Sacko ma viene sverniciato in velocità da Carretta nella ripresa e sul gol era lui in marcatura su Tiritiello. Non appare sicuro neanche in altre occasioni. Si riprenderà.
Beruatto – 6: Buone alcune iniziative sulla fascia in concerto con Dalmonte e, nel primo tempo, anche un paio di chiusure da applausi. Ha però la tendenza a qualche peccato di presunzione, perdendo un paio di palloni in zone nevralgiche e mandando su tutte le furie il mister.
Guerra – 5,5: Detto che ci sta mettendo tutta la buona volontà, comincia a far intravvedere la desuetudine al ruolo. Imbrigliato dalla difesa dei rossoblu è nel vivo del match solo a intermittenza e senza mai essere decisivo (dal 63′ Giacomelli – 6: Non giocava dal match contro la Salernitana e lui che spesso quando entra a gara iniziata non brilla, stavolta fa la cosa giusta con l’assist per Meggiorini, nel contropiede che permette al L.R. Vicenza di passare in vantaggio)
Da Riva – 5,5: Tra i più richiamati da Mimmo nei primi minuti di gara, fatica a trovare la giusta posizione. Non è un veterano quindi qualche blackout anche in termini di esperienza va perdonato. Forse il cambio andava speso un po’ prima (dal 76′ Scoppa – 6: Esordio stagionale in campionato senza sfigurare. E’ lui a causare la punizione da cui nasce il pari del Cosenza ma non intravvediamo responsabilità particolari nell’occasione)
Cinelli – 6,5: Compito di cucitura dei reparti particolarmente gravoso in questo match perché a tratti non viene aiutato. Trova anche il modo di farsi quasi il regalo di compleanno (8 dicembre) con un fendente da fuori che però Falcone disinnesca con una gran parata.
Dalmonte – 6,5: Il Cosenza chiude bene tutti gli spazi e quindi fa molta fatica. Nonostante ciò si fa vivo con una fiondata dalla distanza e, con l’ingresso di Giacomelli, trova maggiori libertà svariando un po’ su tutto il fronte d’attacco. Tra i più utilizzati, per ora, non da segni di cedimento.
Meggiorini – 7: Una cosa si è capita: l’attacco biancorosso non può prescindere da lui, poi metteteci vicino un po’ chi volete. Il gol è una perla di intelligenza e precisione balistica ma tutta la gara è un esempio, anche per i più giovani, di cosa significa aver più di 250 gettoni nella massima serie. Chi pensava fosse venuto a Vicenza a svernare è servito. (76′ Gori – 5: Pochi minuti in campo ma serviva come il pane tenere su palla, invece non la prende mai)
Marotta – 5,5: Volitivo, ma anche pasticcione e alle volte eccede nei tocchi facendo perdere al movimento generale tempi di gioco. Ha una buona occasione nel primo tempo ma il colpo di testa è morbidoso per Falcone che non fatica a bloccare la conclusione. Va vicino al gol nella ripresa con un destro da fuori che ricordava quello vincente contro la Feralpisalò nella scorsa stagione, ma stavolta è meno preciso. Subito dopo viene sostituito (dal 63′ Longo – 5,5: Gli manca un po’ di brillantezza e si vede in un paio di occasioni dove ha lo spazio per concludere ma sembra quasi voler entrare in porta con il pallone. Serve che entri a regime in fretta perché l’attacco non può vivere del solo Meggiorini)
Di Carlo – 6: Il Lane non riesce a trovare la vittoria (che sfugge sul filo di lana) al Menti, però non perde, e in una categoria dove la continuità è probabilmente il valore aggiunto può essere una buona notizia. Nello sport non va mai bene cercare alibi ma è pur vero che tre partite (neanche di poco conto) in una settimana, preparate in maniera precaria causa le note vicende Covid, con giocatori sicuramente non al meglio della condizione, provateci voi. Ora avrà una settimana per organizzare al meglio la gara contro il Pescara dell’ex Breda e speriamo che la squadra possa lavorare sul campo senza nuovi intoppi.