Grandi – 5,5: Nel primo tempo calamita la conclusione centrale di Ciurria. Sul gol, il tiro di Diaw è al vetriolo ma la copertura del palo di competenza è sicuramente perfettibile.
Bruscagin – 6: Piace più nella ripresa quando spinge sulla fascia con continuità, anche in coincidenza con lo spostamento di Dalmonte sul suo versante.
Padella – 6,5: Duello tutto muscoli e fisicità con Diaw. Gli riesce di imbrigliarlo quasi per novanta minuti perdendolo tuttavia in una sola occasione, purtroppo fatale
Cappelletti – 7: Ciurria è cliente scomodo ma il “Cappe” non fa una piega; poi riprende la bella abitudine di risolvere i match andando a bersaglio con un gesto atletico degno dei migliori bomber di razza.
Beruatto – 6,5: Positivo dalla metà campo in su, gestisce con personalità da veterano la fase offensiva della squadra. Dietro però fa correre qualche brivido a fine primo tempo con una ingenuità su Ciurria ai confini del penalty.
Vandeputte – 5,5: Non è ancora il folletto imprendibile della scorsa stagione. Perde male un paio di palloni in avanti con la squadra sbilanciata, facendo “smoccolare” il mister. Ha una buona occasione per battere Bindi ma la conclusione al volo termina malamente sul fondo (dal 58′ Giacomelli: 6.5 Stavolta entra con buon piglio, mettendo spesso in difficoltà Vogliacco che prima con Dalmonte poi con lui, non vive certo il più tranquillo dei pomeriggi)
Pontisso – 6: Una buona occasione all’alba della gara, poi bada soprattutto a contenere, senza demeritare ma anche senza grandi acuti (dall’ 82′ Cinelli: un quarto d’ora finale per dare sostanza alla mediana)
Rigoni – 7: Lavoro oscuro ma prezioso. Recupera palloni, copre le spalle a Beruatto permettendo al ragazzino di prendersi qualche libertà in più, cuce il gioco con giudizio e senza sprecare palloni. Avanti così.
Dalmonte – 7: A Menti pieno sarebbe senz’altro uscito tra gli applausi scroscianti. Giocatore che non può che piacere al pubblico biancorosso. Tecnico e combattivo, mette a ferro e fuoco la fascia di competenza, andando più volte vicino al bersaglio grosso ma il palo gli è nemico. Esce stremato ma con i galloni di migliore in campo. (dall’ 82′ Zonta: sv in campo negli spiccioli di chiusura, nell’inedito ruolo di esterno che si adatta a ricoprire)
Meggiorini – 6: Partecipa con buon movimento alla fase offensiva. Nel finale di primo tempo impegna Bindi con un sinistro dal limite, senza accorgersi che lasciando correre palla avrebbe messo Vandeputte solo davanti al portiere. Complessivamente comunque la sua ora in campo è sufficiente (dal 63′ Guerra: 5,5 Per non essere troppo severi, ma in realtà nella mezz’ora in campo si vede proprio pochino)
Gori – 5,5: Si sacrifica a schermare Calò quando il play dei ramarri si abbassa per far iniziare l’azione. Qui finiscono i meriti perché poi offensivamente parlando Camporese e Barison lo annullano (dal 58′ Marotta – 6: Mette in campo le doti che ben si conoscono, andando a far la guerra con la difesa ospite, nonostante i cento e più minuti sulle gambe della partita di Coppa di mercoledì ).
Di Carlo – 6.5: La squadra piace per idee, per personalità e perché ha una propria precisa identità. La parte facile sarà quella di amalgamare i nuovi con i vecchi, quella difficile trovare un sistema, diverso dal “bomber da doppia cifra”, per finalizzare la mole di lavoro che fanno gli esterni