Nella sfida di domani, che segnerà l’esordio stagionale dei biancorossi di Di Carlo nonchè il ritorno in serie B a distanza di tre stagioni, il Lane scenderà in campo allo Stadio Pierluigi Penzo di Venezia per disputare il derby contro i cugini arancioneroverdi, match che manca in partite ufficiali dalla Prima Divisione Lega Pro 2013/2014.
Nell’ultimo derby disputato in terra veneziana, al Mecchia di Portogruaro, furono i lagunari ad avere la meglio col punteggio di 2-1 in rimonta grazie alle reti di Cori e Bocalon che recuperarono l’iniziale vantaggio biancorosso messo a segno da Giacomelli.
Curiosamente, a distanza di quasi sette anni da quella sfida, due dei tre marcatori della serata di Portogruaro (Cori unico escluso) saranno ancora in campo, ciascuno a difendere i colori della propria squadra.
Il Venezia, al quarto anno consecutivo in cadetteria, è una squadra in cerca di stabilità: dopo un primo anno estremamente positivo sotto la guida di mister Inzaghi, conclusosi con il raggiungimento della semifinale playoff, nell’anno successivo il Venezia ha disputato una stagione nettamente sottotono, cambiando tre allenatori (Vecchi, Zenga e Cosmi) e retrocedendo ai playout contro la Salernitana.
Un ripescaggio estivo, dovuto alla retrocessione a tavolino del Palermo per illecito sportivo, ha permesso ai lagunari di mantenere la cadetteria, portando però ad alcune riflessioni sul futuro sportivo della società e alla scelta di un progetto tecnico low cost basato sulla valorizzazione dei giovani e su calciatori esperti da rilanciare.
Affidata la panchina ad Alessio Dionisi, all’epoca reduce da uno storico playoff conquistato con l’Imolese e ad oggi tecnico dell’Empoli, la società arancioneroverde è riuscita per merito del giovane tecnico toscano e del direttore sportivo Fabio Lupo a mettere in piedi una squadra quadrata, in grado di centrare l’obiettivo salvezza senza troppi patemi, seppur non avendo mai ambizioni playoff.
Al termine della scorsa stagione, complice l’uscita dai ranghi societari del presidente Tacopina, principale artefice della rinascita dalla serie D dei lagunari, è avvenuta l’ennesima rivoluzione in casa Venezia: via Dionisi, direzione Empoli, via anche Lupo, direzione Pescara, dentro figure giovani ma di grande spessore come le due bandiere veneziane Collauto e Poggi, ai quali è stata affidata la direzione sportiva del club, e il vicentino Paolo Zanetti, ex Sudtirol ed Ascoli, al quale è stata affidata la conduzione tecnica.
Per volere del presidente Niederauer, il mercato dei veneziani è stato impostato sull’acquisto di giovani di qualità, principalmente provenienti da campionati stranieri: un taglio netto rispetto a un recente passato fatto di prestiti e colpi a parametro zero.
Dentro quindi i vari Svoboda (centrale classe ’98 proveniente dal WSG Tirol), Johnsen (ala mancina classe ’98 proveniente dall’Ajax), Bjarkason (punta classe ’00 proveniente dall’Akranes) e Karlsson (punta classe ’97 proveniente dal Vikingur Rejkjavik), oltre al terzino classe ’00 Ferrarini, unico giocatore arrivato in prestito dalla Fiorentina e a Serena (’99) e St. Clair (’98) di rientro dai prestiti a Pontedera e Kilmarnock.
Non solo giovani, ad ogni modo, sono arrivati in questa sessione di mercato a rafforzare le fila dei lagunari: oltre a Forte, attaccante classe ’93 autore di 17 reti nello scorso campionato cadetto, acquistato nei giorni scorsi per un milione di euro dalla Juve Stabia, gli arancioneroveri si sono assicurati anche le prestazioni di Taugourdeau, mediano classe ’89 ex Trapani, Crnigoj, mezzala slovena classe ’95 proveniente dal Lugano e Mazzocchi, terzino destro classe ’95 arrivato dal Perugia.
Sulla linea della continuità con il lavoro svolto da Dionisi e sulla base di quanto visto in questo precampionato, Zanetti dovrebbe schierare i suoi col modulo 4-3-3, anche se non è da escludere un passaggio a un 3-5-2 che il tecnico di Valdagno ha già mostrato di apprezzare particolarmente nelle passate esperienze da allenatore.
In porta dovrebbe trovare spazio il classe ’95 Lezzerini, titolare lo scorso anno dopo aver raccolto il testimone da Vicario nell’estate 2019 e fresco di rinnovo fino al 2023.
Nella difesa a quattro, sulle corsie esterne dovrebbero essere impiegati Mazzocchi e Felicioli, con il capitano Modolo e l’ex spezzino Ceccaroni al centro. Possibile anche l’impiego del giovane Ferrarini, già ampiamente rodato nel precampionato al posto del più esperto terzino ex Perugia e Parma.
Nel trio di centrocampo i prescelti dovrebbero essere Taugourdeau nel ruolo di vertice basso, Crnigoj e Fiordilino come mezzali con Maleh possibile carta a sorpresa da impiegare da subito o a partita in corso.
Nel tridente offensivo, quasi scontata la presenza di Capello, uno dei giocatori maggiormente positiva della scorsa stagione, con Johnsen e Aramu a giocarsi un posto sulla fascia opposta e il neo acquisto Forte favorito su Bocalon per il ruolo da titolare come centravanti.
Sul piano del gioco, c’è da aspettarsi una squadra in grado di impostare gioco partendo dal basso ma allo stesso tempo in grado di colpire velocemente in ripartenza sfruttando la rapidità degli esterni, su modello di quanto già fatto vedere da Zanetti in quel di Bolzano ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Sudtirol.
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