Dopo la tempesta legata al Covid-19, i campionati stanno per riprendere e la stagione regolare si concluderà ad agosto. Quello che andremo a vivere sarà quindi un calcio mercato molto diverso dal solito, con le date ufficiali che prevedono l’apertura delle trattative l’1 settembre e la chiusura fissata al 5 ottobre. Scontato pensare che società come quella biancorossa che conoscono già in che categoria giocheranno l’anno prossimo si stiano già guardando intorno e cominicino a sondare la fattibilità di alcune operazioni. Il lavoro del direttore sportivo dei berici Giuseppe Magalini è già iniziato, la solita ridda di nomi avvicinati al club di via Schio pure, con il dirigente berico al momento impegnato ad esaminare i tantissimi giocatori che gli vengono proposti. L’attacco sarà probabilmente il reparto che cambierà di più e di conseguenza sul tavolo di Magalini sono tornati in auge candidature già esaminate a gennaio anche se alcune non sono più sul mercato. Non sono più sul taccuino di Magalini i due centravanti su cui sei mesi si erano accentrate le attenzioni beriche in quanto Federico Melchiorri ha rinnovato il contratto al Perugia, e Matteo Ardemagni a gennaio è passato dall’Ascoli al Frosinone. In questi giorni si è nuovamente parlato di Daniel Ciofani, ma a quanto ci risulta la pista è decisamente fredda, circola il nome del clivense Riccardo Meggiorini, in Lega Pro piacciono Tommaso Biasci e Michele Vano del Carpi, ma tra i nomi che vi avevamo fatto lo scorso 2 gennaio resta solida la candidatura di Stefano Moreo che molto probabilmente lascerà Empoli dopo una stagione che finora è stata seriamente condizionata da un problema muscolare che ha tenuto l’attaccante milanese a lungo ai box. Moreo piace alla dirigenza berica (in particolare a Mimmo Di Carlo) per le sue qualità tecniche, un attaccante che fa del sacrificio e della generosità le sue armi migliori. Fisicamente dotato (191 cm. per 77 kg.), agisce preferibilmente da seconda punta di movimento, e sa adattarsi bene anche come attaccante esterno nel modulo 4-3-3. Un calciatore che non molla mai, una sorta di Mario Mandžukić (fatte le debite proporzioni) che identifica al meglio lo spirito e la coesione del gruppo di Di Carlo che ha vinto il campionato di serie C. Difetti? In primis ha un ingaggio non certo di prima fascia e non vede molto la porta, non si può definire un vero e proprio bomber. La cosa potrebbe far storcere il naso ai tifosi biancorossi che invocano un attaccante che abbia le qualità per andare in doppia cifra. Magalini e Di Carlo ovviamente questo lo sanno bene e, considerato che Andrea Saraniti tornerà a Lecce per fine prestito (con il Palermo degli ex Sagramola e Castagnini che stanno facendo carte false per portarlo a Palermo) e che a Rachid Arma difficilmente verrà rinnovato il contratto, un paio di innesti in attacco saranno necessari. Ecco allora che la “coppia dei sogni” potrebbe essere composta da Moreo, l’attaccante che “lotta” e lavora per la squadra, e Massimo Coda, un bomber, un finalizzatore che in serie B fa la differenza. Coda, 32 anni il prossimo 10 novembre, si svincolerà a fine stagione dal Benevento e cambierà aria, ma su di lui c’è mezza serie B con il Monza che pare avere le carte migliori per aggiudicarsi le prestazione della punta campana. Un acquisto molto difficile perchè per convincere Coda a sposare un progetto pur importante come quello biancorosso bisognerà mettere sul tavolo un contratto (pluriennale) importante, ma un reparto offensivo formato da Moreo e Coda con Marotta e (forse) Guerra pronti a subentrare non sarebbe per niente male. Al momento si tratta solo di un’idea, forse un di un sogno, ma se si vorrà essere protagonisti anche in serie B bisognerà osare.
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