Il grande giorno è arrivato. Dopo oltre due mesi di voci, assemblee, indiscrezioni, litigi, algoritmi e quant’altro, il Consiglio Federale domani dovrebbe annunciare la promozione in serie B delle attuali capolista dei gironi della serie C (Monza, L.R. Vicenza e Reggina). Un ulteriore rinvio sembra proprio da escludere, per cui tra la tifoseria biancorossa l’attesa sale con la speranza che non arrivino sorprese negative. A riguardo nelle ultime ore, molti nostri lettori ci hanno chiesto cosa potrebbe succedere se il campionato di serie A e B ripartisse ma poi dovesse interrompersi di nuovo perché qualche società si trovasse nelle condizioni di dover denunciare delle positività tra i suoi giocatori dopo la ripartenza. Il probabile blocco del campionato, che secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport potrebbe addirittura essere provocato da un piano studiato da un paio di club della massima serie, sarebbe finalizzato al blocco delle retrocessioni che la Lega di serie A ha votato a larga maggioranza. In pratica, senza la conclusione del torneo sul campo, non ci sarebbero retrocessioni, a meno che le squadre in zona pericolosa non siano già condannate dalla matematica. Uno scenario, che se fosse vero non esiteremmo a definire machiavellico e a dir poco antisportivo, che ha subito allarmato il presidente del Benevento Oreste Vigorito che all’Ansa ha dichiarato – “ non ci siamo iscritti a un sistema di prestigiatori, in cui appaiono e scompaiono all’improvviso ipotesi e tesi – ha precisato Vigorito – la nostra è una preoccupazione graduale e non ci resta che aspettare e scoprire se c’era il trucco: con la promozione sarò felice, altrimenti mediterò sulle conseguenze “ – confermando che la decisione delle società di serie A è, per chi è ad un passo dalla promozione nella massima serie, inaccettabile. Lo è perché il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha spiegato che i format dei campionati non possono cambiare, e quindi che la A deve rimanere a 20 squadre. Di conseguenza se dalla serie A non retrocede nessuno, è automatico che dalla serie B non ci saranno promozioni. E qui viene il dubbio dei nostri lettori: può questo scenario, portare al blocco anche delle retrocessioni in serie B e di conseguenza delle promozioni dalla Lega Pro?
Premesso che non abbiamo la verità in mano e che per esperienza in questi casi è bene non dare mai niente per scontato, riteniamo il contesto assai improbabile e, nel caso si verificasse, la nostra idea è che la FIGC, pur consapevole di andare incontro a una lunga serie di ricorsi, ordinerebbe la retrocessione delle ultime tre classificate al momento del nuovo stop e di conseguenza la salita delle prime tre della serie B nella massima serie. Questo anche grazie ai poteri straordinari che il Governo ha concesso alla Federazione, decisione finalizzata proprio a fare in modo che la FIGC abbia il diritto di decidere i criteri per stilare le classifiche dei campionati qualora non si concludessero regolarmente sul campo. Analizzando il contesto e stando alle notizie in nostro possesso, riteniamo che la strada per il L.R. Vicenza sia tracciata e che porti alla serie B anche se non tutti in Consiglio concorderanno con questa decisione. Ma trovare una soluzione che non crei scontenti nel caos in cui si è infilata la Lega Pro era impossibile e quella della promozione di Monza, L.R. Vicenza e Reggina ci sembra (sperando che anche la FIGC la pensi così) la soluzione che crei meno complicazioni e che vada a premiare chi, anche se per due terzi di campionato, ha meritato il primato e di conseguenza la promozione. Per questo il nostro ormai famoso euro lo scommettiamo sulla decisione del Consiglio Federale che porti i biancorossi di Mimmo Di Carlo in serie B. Domani sapremo, nel frattempo qualsiasi gesto scaramantico è consentito.