Settimo (ottavo, contando anche l’episodio a sorpresa con protagonista mister Di Carlo nel giorno del suo compleanno) appuntamento con la diretta Instagram delle 18.00 di casa L.R. Vicenza. Protagonisti odierni i due difensori biancorossi Luca Barlocco e Daniel Cappelletti.
In base alle ultime indiscrezioni, vi sentite già in Serie B?
Cappelletti: “È lunga capire chi dovrà salire in B, ci vorrà del tempo per capire cosa si deciderà nei palazzi.”
Quando dovrebbe nascere tuo figlio?
Cappelletti: “È questione di ore perché mia moglie è nell’ultima settimana prima del parto, bisogna farlo per forza e sono preoccupato per mia moglie che dovrà affrontare tutto questo da sola per colpa dell’emergenza coronavirus, non mi faranno entrare all’ospedale.”
Quali sono i vostri idoli? Squadra preferita?
Barlocco: “Non è ho mai avuto uno, ma ci sono diversi giocatori che mi piacciono molto, tipo Fabio Grosso o Andrew Robertson del Liverpool. Sul fatto che tifo Juve invece penso non ci siano dubbi, mi si legge in faccia.”
Cappelletti: “Sono sempre stato fan sfegatato di Gattuso, da buon milanista. Avevo i poster, i libri, mi emozionavo quando lo vedevo scendere in campo.”
Come vi trovate a Vicenza?
Cappelletti: “Io vivo ancora a Padova, però di Vicenza vivo la parte calcistica e ne apprezzo molto la tradizione e l’entusiasmo dei tifosi, rappresenta qualcosa di speciale e per me è un onore vestire questa maglia. Si sente molto l’attaccamento ai colori, più che in altri posti dove ho giocato.”
Barlocco: “Io vivo a Vicenza e confermo quanto detto da Cappelletti, è molto bello e positivo vedere l’attaccamento dei tifosi, perciò direi che mi trovo molto bene.”
Come sta Saraniti?
Cappelletti: “Bene dai, ha caricato un video dove ha mostrato che sta bene, ma possiamo confermare anche noi.”
Come avete conciliato gli studi con il lavoro?
Barlocco: “Dovendo allenarmi al pomeriggio, ho cercato di riservare le mattine allo studio. Non ho avuto troppi problemi, principalmente è stato complicato gestire la questione esami, ma con la dovuta calma si fa tutto senza problemi.”
Cappelletti: “Sono d’accordo, di tempo libero ne abbiamo parecchio noi calciatori, quindi se non ci si sveglia troppo tardi o non si gioca tutto il giorno alla Playstation il tempo lo si trova. Quello che manca a volte è la voglia, costa fatica andare a fare gli esami dopo partite infrasettimanali ad esempio, ma è stata una grande soddisfazione completare questo percorso, quindi direi che ne vale la pena.”
Come è nato il soprannome Rombo?
Barlocco: “Colpa di Davide Bianchi che un giorno ha letto qualcosa relativo a un rombo collegato al mio nome su un articolo de Il Giornale di Vicenza e da lì ha cominciato a chiamarmi così.”
Gol più bello in biancorosso?
Cappelletti: “Credo quello col Modena, col Ravenna è stato abbastanza casuale, mentre quello col Modena è stato cercato: sono un amante delle palle inattive.”
Attaccante più ostico incontrato quest’anno?
Cappelletti: “Kargbo della Reggiana per la sua velocità, è stato difficile non concedergli spazi, soffro particolarmente i giocatori piccolini, mi destreggio meglio con gli attaccanti grossi e fisicamente ben messi.”
Cosa provato a venire a cantare sotto la Curva con i tifosi?
Barlocco: “È il momento più bello, arrivi stanco dopo la partita e trovi la carica giusta, vorremmo viverlo ad ogni partita.”
Cappelletti: “Quando preparo la partita e a come potrebbe essere il finale penso sempre al momento finale di gioia con i tifosi, è il momento in cui raccogli tutto ciò che hai seminato durante la settimana e durante la partita, ci siamo già tolti questa soddisfazione molte volte e si è creato un bell’affiatamento con i tifosi, manca molto questa cosa in questi momenti.”
Hai mai cucinato per tutta la squadra?
Cappelletti: “Gli anni scorsi portavo le pizze fatte da me, quest’anno mi è stato impossibile perché dovevo stare dietro a mia figlia Gioia e non avevo il supporto di mia moglie che è incinta e sta per partorire, ma spero di rimediare al più presto.”
Come siete messi con gli studi?
Barlocco: “Sono al terzo dei cinque anni di Giurisprudenza, con la dovuta calma si va avanti.”
Cappelletti: “Io ho finito in cinque anni, penso che non prenderò mai più in mano un libro se non quelli di cucina.”
Compagno che ti ha dato maggiormente soddisfazioni in carriera?
Cappelletti: “Mi completo bene con Padella, io sono più istintivo e aggressivo, lui un po’ più arretrato come posizione e con più testa.”
Come ti trovi con Giacomelli?
Barlocco: “Mi trovo bene, preferisco giocare con un compagno di fascia perché si aprono più possibilità anche per sovrapposizioni offensive, e poi ti dà una mano anche in fase difensiva quando hai bisogno di recuperare quindi direi che le cose vanno bene, non mi sento limitato.”
Cosa fate in caso di Serie B?
Cappelletti: “Non so, è già tanto capire qualcosa di questa situazione, mi faccio volentieri i capelli rossi e qualsiasi altra cosa se andiamo in B. Volendo mi metto lì anche due/tre giorni di fila a cucinare e faccio un bel buffet per tutta la Curva.”
Piatto tipico veneto che apprezzate?
Cappelletti: “Bigoli con l’arna, ne vado matto. Mi piace tantissimo anche il Baccalà alla vicentina, sono stato a Sandrigo ai tempi della Sagra e mi ha colpito molto, ho realizzato recentemente un risotto al baccalà ispirato a quello assaggiato alla sagra.”
Barlocco: “Anche a me piacciono molto i bigoli, il baccalà non l’ho ancora provato ma mi fido dei gusti di Cappe.”
Meglio un 30 all’esame o 3 punti col Lane?
Barlocco: “Se non prendo 30 posso sempre prendere 29, quindi direi i 3 punti.”
Cappelletti: “Firmerei per avere la classifica congelata ad oggi e noi direttamente in B.”
Attaccante più pericoloso affrontato?
Cappelletti: “Coppia Odogwu-Magrassi, ma anche Vano all’andata direi che ci ha messo in difficoltà parecchio.”
Perché i tifosi del Padova ce l’hanno con te?
Cappelletti: “Ci sono state delle piccole incomprensioni quando le cose andavano male, si è sempre alla ricerca del capro espiatorio. Purtroppo la retrocessione ha acuito il tutto ma ho già svoltato, non voglio tornarci più sopra.”
Giocatore più forte con cui avete giocato?
Cappelletti: “A Padova, appena uscito dalla Primavera, ho giocato con El Shaarawy, era sopra la media, faceva cose con una facilità impressionante, una qualità tecnica allucinante. Stiamo parlando di uno che è arrivato al top.”
Barlocco: “Direi Pablo Gonzalez, ci ho giocato assieme a Novara e ad Alessandria in Serie C, è un giocatore con qualità incredibili.”
Come vi allenate in questo periodo?
Barlocco: “Come possiamo, utilizziamo degli attrezzi impensabili, nonostante la società ci abbia messo a disposizione quello che era possibile reperire, ci hanno dato un programma da seguire e si fa quel che si riesce in casa.”
Cappelletti: “Io sto in mezzo ai campi quindi sono fortunato, corro in mezzo ai campi e faccio forza con le casse dell’acqua, cerco di mantenere la forma fisica per quando riprenderemo, anche se ad oggi è tutto in forse.”
Preferireste campionato congelato o giocare d’estate?
Cappelletti: “Vincerlo sul campo ha un altro sapore e sarebbe giusto finire il campionato, l’ho sempre detto. Chiaro che stiamo parlando di una cosa più grande di noi, che ci creerà problemi per tanto tempo e quindi il calcio diventa secondario, qualunque decisione arriverà la accetteremo serenamente.“